sul mostrare rabbia; pagina 2
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daniele75,
26/09/06 15:37
Io "rubo" il modo di vivere di un amico per dirvi che il modo migliore per ottenere i risultati non e' mostrare rabbia agli altri, ma mostrare la nostra serenita', raggiunta con la scelta vegan, la serenita' che si raggiunge quando si e' consapevoli di essere riusciti a svuotarsi e liberarsi di tanti e tanti anni di condizionamenti...
Ma per raggiungere questo risultato, sereni (e in pace con se stessi), lo si deve essere, se no fingendola solo non si ottiene lo stesso risultato, ve lo garantisco...
La serenita' e' una cosa che si sente a pelle e si trasmette...
Chi vi sta di fronte e sente l vostra serenita' e il
vostro stato d'animo, potra' pensare molto meglio alla vostra scelta...
Se vi vede rabbiosi state certi che non lo fara'...
Daniele
Ps: ovviamente e' tutto un altro paio di maniche un presidio contro la caccia, li' sfido chiunque a contenere la rabbia... ma anche in quel caso, se ci sono degli "indecisi" che seriamente vi fanno delle domande, il
vostro stato d'animo sara' la cosa migliore che potete usare per convincerli....
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Sabrina,
26/09/06 17:10
c'è chi la rabbia non la vive come un esplosione,ma un inplosione..e io sono tra quelli. Quando qualcuno mi fa arrabbiare non riesco a sfogarmi..e mi torturo dentro,ma ad ogni modo ho notato che certe cose o che le dici con le buone o con le cattive se uno non vuole recepirle troverà sempre la via per chiudersi e voltarsi dall'altra parte. Mostrare la serenità sarebbe la cosa migliore è vero...ma pur sapendo che aver fatto questa giusta scelta è un piccolo ma importante passo,continuo a pensare che certe realtà sono ancora ben radicate e questo non mi rende serena..ma inquieta..impotente..
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Nuitari,
26/09/06 18:28
Beh, sicuramente cercare di far cambiare idea con la rabbia, nn porta a niente. E questo mi pare sia palese ogni giorno.
Il metodo, varia da individuo ad individuo. E molti semplicemente non cambieranno idea, perchè si trovano bene così, e si fanno mille ragioni trasverse per non
cambiare..
Certo che poi come esempi sopracitati, a volte viene da buttarla fuori, e non ci vedo poi nulla di male. Che so a tirar un pomodoro in faccia ad un cacciatore convinto, o ricorprilo d'insulti, per esempio : p , ma questo credo
sia il caso limite..
Nei rapporti con le persone che ci circondano, o per esempio, parlando ad un banchetto d'informazione, non si può certo fare così, per sperare in interesse e risultati..
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Kalpoternit,
26/09/06 18:41
Nuitari ha scritto:
Nei rapporti con le persone che ci circondano, o per esempio, parlando ad un banchetto d'informazione, non si può certo fare così, per sperare in interesse e risultati..
:-) bè certo che no,in queste situazioni no di certo,sarebbe quasi come voler imporre le proprie idee....però a me vien da pensare se mi trovassi in un laboratorio di vivisezione,o in un allevamento,la voglia di sfasciare TUTTO,ma proprio TUTTO (animali esclusi ovviamente) non so se riuscirei a reprimerla....non so nemmeno se srebbe giusto farlo...bho...magari è solo vendetta mia personale.....al momento la vedo cosi.
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Sabrina,
26/09/06 18:49
..io a volte vorrei che esistesse veramente la reincarnazione e che certe persone rinascessero animali..forse solo così capirebbero il male che hanno inflitto..provandolo a loro volta...scusate oggi sono drastica:(
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Kalpoternit,
26/09/06 18:52
Sabrina ha scritto:
..io a volte vorrei che esistesse veramente la reincarnazione e che certe persone rinascessero animali..forse solo così capirebbero il male che hanno inflitto..provandolo a loro volta...scusate oggi sono drastica:(
Spessissimo penso a sta cosa Sabrina,si cosi lo capirebbero....sarebbe però anche una ruota senza fine....
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Sabrina,
26/09/06 18:56
lo so..sono pensieri dettati dalla mia rabbia che inplode....:(
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Kalpoternit,
26/09/06 18:58
Stai probabilmente cercando una "giustificazione" a tutto ciò.....vero? A me capita spesso...ma non ne vengo a capo :-(
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Sabrina,
26/09/06 19:14
non riesco a comprendere perchè una stessa inconfutabile realtà possa recare tanto dolore a qualcuno e il niente assoluto ad altri...posso capire (e non accettare!) la non voglia di agire e fare qualcosa ....il fregarsene...ma il non scorgere la minima emozione mi sconvolge molto..
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Kalpoternit,
26/09/06 19:19
Verissimo,è sconvolgente,e io non ci trovo spiegazione,come non riesco a trovare spiegazione,pensando che chi ha il "potere" di fermare ste cose se ne sta a
guardare,talvolta lucrandoci su....è incredibile sta cosa!
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Sabrina,
26/09/06 19:30
inoltre non so davvero più cosa comprare a proposito di lucro...proprio ieri sera ho visitato un sito che informava che il gruppo rinascente e upim sono da boicottare perchè fanno uso di inserti di pellicce fabbricate in cina...e ho visto anche come..credimi,non so come potrò mai offuscare dalla mia mente quelle immagini...mi sento talmente immersa in questo marciume che qualunque cosa faccio mi sembra che vada comunque idirettamente a contribuire a questo marcio...lo so che non devo entrare nel panico e che non potrò mai essere "pura " al 100%...però..è davvero triste,non riesco a sentirmi e trasmettere serenità come diceva Daniele..stanotte mi sono presa il mio coniglietto in braccio ..ne avevo appena visti di squoiati VIVI...lo guardavo e non capivo come si potesse fare del male a tanta innocenza...io che ho paura di fargli male anche mentre lo prendo in braccio...
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z4nz4r0,
26/09/06 20:10
Abbiate pazienza, mi rifaccio al primo messaggio
akikai ha scritto:
Anzitutto mi domando, andando all'origine della
questione, se sia giusto oppure no arrabbiarsi;
Non credo che il domandarsi se sia giusto o meno “arrabbiarsi” possa produrre una risposta chiara e significativamente seria.
Quel genere di comportamento che suole indicarsi (forse senza un preciso impegno) col semplice utilizzo di un solo comodo piccolo termine (“rabbia”), si rifà ad un concetto che (essendo forse meno intuitivo di quel che sembra) meriterebbe un più ampio contesto.
Per quanto mi riguarda ritengo che quel genere di comportamenti siano manifestazioni di una spontaneità, di un’infrazione della formalità, una liberazione dalle regole di un sistema troppo stretto per volontà claustrofobiche. Sistema che non è necessariamente quello convenzionalmente accettato dalla comunità erudita ma in particolare, soprattutto per quanto riguarda la letteratura, quel sottosistema pseudoconvenzionale e sofistico adottato mediamente dalla ma(ta)ssa dispersa:
Uno si “arrabbia” quando si imbatte in una persona per la quale la sua padronanza linguistica non è sufficientemente redditizia..
in soccorso alla carenza formale viene la capacità, diciamo ‘cromatica’, che modula tonalità e sfumature sonore nonchè di silenzi o rapporti in generale su una classe di frasi o situazioni che meglio vi si adatta ma che senza la dovuta attenzione (molto spesso carente) rischia di scivolare nella presunzione di un’autorità fine a sé stessa.
e tenderei
a rispondermi che giusto non è, per il semplice fatto che quando mi arrabbio non sto bene.
Su questo argomento, il mio motto è:
C’è sempre un motivo per “arrabbiarsi” ..ma non và scelto. Chiamo in causa una fatiscente “giustizia cosmica” che punisce adeguatamente ogni azzardo (che può essere nondimeno sotto forma di ‘gentilezza ostentata’), senza mancar di premiare l’onestà.
..mhh giaaa, parlo strano
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LordSalad,
26/09/06 20:39
io sono completamente diviso su questo aspetto:
da un lato (quello razionale) sono totalmente d'accordo
con Dani. Mostrare la serenità che si ha nel vivere con la consapevolezza di non nuocere (o nuocere il meno possibile) ad animali indifesi con i nostri stessi diritti di esistere e vivere sereni.
Tuttavia, mi sento molto simile a Sabrina. Io personalmente sono sereno con me stesso, ma la depressione, la tristezza, e la rabbia provocata dal comportamento ottuso ed egoistico della gente prevale. Diciamo che esistessi solo io (ovviamente con voi ed altri che la pensano così) sarei veramente sereno, anzi felice.
Purtroppo questo caso è la prova che il proverbio "il
mondo è bello perchè è vario" è sbagliatissimo. Come fa ad essere bello un mondo in cui esiste una varietà infinità di massacrare, sfruttare o maltrattare essere capaci di soffrire quanto noi, se non di più?
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LordSalad,
26/09/06 20:40
scusate gli errori ma sono di fretta :-D
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Neomys,
26/09/06 20:42
Ammetto le mie colpe, non ho avuto tempo di leggere gli altri messassi, quindi forse ripeto le opinioni di altri, mea culpa...
Io ho passato diverse fasi, una prima di tristezza, sensazione di impotenza, pianti continui e disperazione. Venivo presa per una povera pazza da compatire. Poi il dolore interno, invece di sfogarlo contro di me, è esploso e aggredivo tutti quelli che la pensavano in modo diverso. Venivo presa per una psicopatica isterica. Ora, dopo circa dodici anni (mamma come sono vecchia, oggi faccio pure gli anni... :-( ) ho capito che il modo migliore per far passare il "messaggio" è dimostrare senza parole di stare bene, benissimo, in forma, raggianti e sempre allegri. Se ti chiedono come fai, come mai sei così felice, magro, bello ecc. cogli l'occasione di dire che il tuo stile di vita è sano e ti fa stare in pace con il mondo. Ma, mi direte, come fai a controllare la rabbia? Beh, non la controllo, e soprattutto non la trattengo. Cerco di veicolarla, di trasformarla in forza per combattere, di regire... O anche fisicamente, con l'attività sportiva... Ma anche, lo ammetto contro quelle persone così cretine che non riescono a cpire proprio un accidente di quello che gli stai dicendo, parlando dal cuore. Certe persone sono ottuse, vuote, orrende e con loro, ebbene sì, sfogo i miei nervi. Ma cerco di non farlo con chi invece potrebbe ragionare su quello che gli ho detto e che se venisse aggredito etichetterebbe tutta la categoria di vegan o di animalisti come dei pazzi feroci. Meglio dimostrare che se siamo vegan è perché abbiamo usato il cervello, no? ;-)
Poi gli scatti d'ira sono umani, qualcuno scappa sempre...