RISPETTO RECIPROCO: ecco il mio concetto!; pagina 3
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monicaAprilia,
3/08/11 13:25
flokim ha scritto:
Lifting_Shadows ha scritto:
...Io 'sta gente nè la rispetto nè la compatisco, mi fa una > rabbia, la farei trovare in una girandola di ceffoni ogni > volta che fa la faccia strafottente di chi ha dalla sua i > grandi numeri e le usanze.
Grande Lifty! La girandola di ceffoni poi è fantastica!
LA GIRANDO DI CEFFONI E' FANTASTICA! ME LA POSSO RIVENDERE?
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monicaAprilia,
3/08/11 13:35
Andrea ha scritto:
monicaAprilia ha scritto:
Mi dicono: io rispetto la tua scelta di non mangiare carne > tu devi rispettare me che la mangio; ma io dico è tanto > difficile capire che loro sono tenuti a rispettare me che > non uccido,e che io invece non "posso" rispettare loro che > uccidono?
Hai appena avuto la dimostrazione del fatto che perfino su un sito vegan se provi a dire una cosa del genere c'è gente che si iscrive appositamente per darti addosso e metterti sullo stesso piano di chi fa disciriminazioni razziali.
Io spero che non sia una di quelle persone. Voglio piuttosto pensare che sia una donna molto fragile, che di fronte al boigottaggio del marito non riesce a far valere i suoi giusti pensieri.
Grazie Andrea sei un tesoro.
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Lifting_Shadows,
3/08/11 14:01
monicaAprilia ha scritto:
LA GIRANDO DI CEFFONI E' FANTASTICA! ME LA POSSO RIVENDERE?
Certo, certo, fate girare la girandola!
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Marina,
3/08/11 15:13
monicaAprilia ha scritto:
oh!! l'hai detto e ... splash ... è uscita fuori!! ma che sei una vegente?? ih ih
No, è che la maggior parte delle persone la pensa così, vegan e non vegan.
Comunque non facciamoci influenzare ne rovinare la giornata con queste eresie.
Credo che dietro a questo pensare ci siano persone molto influenti, come il marito ed il figlio.
Non credo sia solo quello, abbiamo dovuto "combattere" con altre persone qui sul forum che tiravano fuori 'sta cosa che mangiare o meno animali è una scelta personale e che la scelta di mangiarli va rispettata.
Poi alla fine diversi di loro capiscono che è un errore dovuto al fatto che hanno ancora la mentalità da carnivori, e superano la cosa, altri invece si mettono a insultare, a dire una cosa e poi il suo contrario, giocare con le parole, insomma, fanno un casino della madonna per dimostrare che han ragione e non ne vogliono sapere di ammettere di aver detto una tavanata galattica...
Ciao,
Marina
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Aelice,
3/08/11 17:25
Scusate, ma voi come la affrontate tutta questa gente ogni giorno?
Perché se vivete su marte in un paese tutto vegano allora ditemelo che faccio le valigie e vi raggiungo.
Io è da quando ho 13 anni che soffro perché vivo fra i carnivori ottusi. Questa mia sofferenza ha segnato pesantemente la mia adolescenza.
Vivo come un'Alice in un wonderland horror. Mi sento l'unica (unica che conosco di persona) che vede le cose nude e crude.
All'inizio scleravo, cercavo di spiegarmi con le persone ma non ho mai trovato nessuno che minimamente fosse interessato a cambiare le proprie abitudini per evitare il male altrui (e non parlo solo di animali: non sono mai riuscita ad ignorare le brutalità contro i piu' deboli).
Passano gli anni e continuo a sclerare. Da ragazza ho provato a farla finita milioni di volte: non riuscivo proprio a gestire una situazione del genere.
Ho fatto anni di psicanalisi. Il mio punto di vista non è cambiato ma ho imparato a... oddio è orribile anche ammetterlo. Ad abituarmici.
Sono i miei genitori, le persone con cui lavoro ogni giorno. Ahimè anche il ragazzo che amo. E non solo. Il 99,9% della gente con cui ho avuto a che fare in tutta la mia vita.
Ora cerco di motivare le mie scelte, fare riflettere le persone. Dimostrare che vegan non vuol dire pazzo ma persona equilibrata che fa scelte ponderate.
Mi chiedo, voi come vivete ogni giorno questa angoscia, se le vostre prese di posizione (che sono anche le mie, ben chiaro) sono così drastiche?
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Vale_Vegan,
3/08/11 17:41
Beh io ho cominciato a "potare" le frequentazioni malsane: in primis la famiglia (ma vivo per conto mio da moooolto tempo) solo che ora non presenzio a pranzi domenicali, natalizi, pasquali etc... mentre gli altri parenti non li frequento, proprio come prima, quindi ok; poi ho scelto i miei partners (e quelli vanno scelti visto che a differenza dei parenti non te li ritrovi per tenerteli!!!), poi ho selezionato gli Amici, sono tutti veg!! ;D
e così di mangiamorti ne sopporto solo sul lavoro dove si vive evitando certi argomenti perchè da quando mi son resa conto che non hanno speranze ho rinunciato a qualsiasi tentativo di dialogo...
poi sai, quando mi capita di mangiare/bere in giro faccio "le 3 scimmiette" e mi tappo il naso per non vedere e non sentire e non parlare ..se passo davanti ad una macelleria penso che un giorno non esisteranno più (forse!) e così pure dentro i supermercati...
..insomma non ti angosciare troppo altrimenti non vivi ok? ;)
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Andrea,
3/08/11 17:49
Aelice ha scritto:
Mi chiedo, voi come vivete ogni giorno questa angoscia, se le vostre prese di posizione (che sono anche le mie, ben chiaro) sono così drastiche?
Il paragone più calzante che mi viene in mente è quello con una persona che finisce in carcere a causa di un errore giudiziario (o, visto che siamo in Italia, per essersi difeso da un'aggressione): si trova in mezzo a rapinatori, criminali di vario genere di cui disprezza le scelte. Però visto che l'uomo è un animale sociale inizierà a scambiare qualche parola. Certo, non con uno stupratore seriale. Ma magari con altri, con i "meno peggio" scoprirà di avere in comune l'interesse per uno sport, e ne parleranno. O l'hobby degli scacchi, e faranno qualche partita insieme. Magari non si farà degli amici, ma intratterrà comunque dei rapporti "anestetizzandosi" per non pensare alla persona che ha di fronte.
Questo per quanto riguarda colleghi e persone che non si possono scegliere. Per rapporti più profondi il mio consiglio è quello di fare attività a favore degli animali, il che porta a conoscere persone vegan e quindi col tempo a trovarsi una cerchia di persone che condividono le proprie scelte (cerchia che può essere di 1 o di 50 persone, dipende da quanto si è socievoli, io tendo al minimo indispensabile).
Con questo non non invito ad isolarsi tra vegan, anzi, proprio stando tra gli altri possiamo far conoscere la nostra scelta, ma direi che servano entrambe le cose.
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Marina,
3/08/11 18:43
Aelice, le nostre non sono affatto posizione drastiche, sono solo logiche.
Stiamo solo dicendo che la scelta di uccidere animali non è una "scelta personale" che se uno fa bene, se non fa va bene lo stesso. Non è così, ammazzare è una "scelta", se così la vogliamo chiamare, sbagliata, non va rispettata, ed è ingiustificabile. Su questo non credo ci sia nulla da discutere, perché uccidere esseri senzienti per sfizio non può certo essere una cosa che uno ha il "diritto" di fare (morlamente parlando; legalmente, ce l'ha).
Questo però c'entra poco su come si vive nella pratica. Nella pratica, è ovvio che hai a che fare con persone: familiari per cui provi comunque affetto, colleghi e conoscenti con cui hai qualche rapporto. Non è che a queste persone sputi in faccia in continuazione, li vuoi vedere morti, li prendi a pugni, li insulti. Ci convivi perché altro non puoi fare, e perché la quasi totalità degli umani è così.
A chi è più sensibile spieghi le cose, e cerchi di farlo cambiare, a chi se ne frega non dici più nulla. Ci sono tante di quelle persone là fuori, sconosciuti, che invece puoi sensibilizzare, dedicando del tempo all'attivismo, che è inutile intestardirsi con chi ti sta vicino ma non è interessato.
Ma sto un po' divagando, vado sempre a parare sull'attivismo ;-)
Quel che volevo dire è che si può benissimo avere rapporti con le altre persone pur non "rispettando" minimamente la loro scelta di ammazzare (e vorrei ben vedere come si può rispettarla, sarebbe assurdo), il difficile è sopportare il pensiero di tutto quello che sta accadendo agli animali. Ma questo lo si deve fare, perché o si impazzisce completamente, o in qualche modo la nostra testa mette in atto un meccanismo di autodifesa per cui per la maggior parte del tempo non ci pensi, non ci pensi a livello profondo, anche se sai che tutte quelle cose orrende ci sono.
In questo modo, puoi riuscire a vivere senza farti distruggere dalla sofferenza per gli animali. Non è però che per soèravvivere devi arrivare all'alstro estremo, cioè a pensare che ammazzare o meno gli animali sia lo stesso, e quindi sia "rispettabile". Questo non ha senso, è solo una presa in giro verso te stessa.
Ciao,
Marina
Per cui,
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Aelice,
3/08/11 18:50
:) infatti sono d'accordo con te al 100%.
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Marina,
3/08/11 18:52
Ops, mi è sfuggito un "per cui" alla fine del post di prima, non tenetene conto.
Volevo comunque consigliare a tutti i vegan che hanno ancora le idee confuse sul come considerare la loro scelta, che mi pare ancora non bene interiorizzata, a tutti quelli che hanno ancora rimasugli di mentalità carnivora, il mio
libro:
https://www.agireoraedizioni.org/catalogo/libri/libri/veganismo/vegan-nasce-diventa/ Non è per farmi pubblicità, tanto non ci guadagno nulla, però penso veramente che possa essere una lettura utile, perché solo con una mentalità davvero vegan, cioè davvero rispettosa degli animali (che non dia lo stesso peso alla morte dell'animale e a una mera "preferenza culinaria" degli umani), possiamo rendere un buon servizio alla causa, e far capire davvero alle altre persone le nostre ragioni, perché sempre più persone smettano di mangiare quelle povere creature imprigionate.
Ciao,
Marina
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Marina,
3/08/11 18:54
Aelice ha scritto:
:) infatti sono d'accordo con te al 100%.
Bene, aggiungo solo che in una situazione come la tua (di difficoltà pratica a sopportare questo peso enorme) l'attivismo possa aiutare, perché sai che aiuta gli animali, e ti fa sentire utile.
Ciao,
Marina
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monicaAprilia,
3/08/11 19:03
Aelice ha scritto:
Scusate, ma voi come la affrontate tutta questa gente ogni giorno?
Io affronto questa gente con grande naturalezza e un pizzico di vanto, quello di aver preso coscienza di una realtà che esiste e che loro ignorantemente non ne vogliono sapere.
Ora cerco di motivare le mie scelte, fare riflettere le persone. Dimostrare che vegan non vuol dire pazzo ma persona equilibrata che fa scelte ponderate.
Prova a fargli capire che è anche un loro interesse salutistico informarsi quali sono veramente gli alimenti che noi umani dovremmo mangiare, spiega loro che siamo anatomicamente dei "frugivori" e non onnivori o carnivori.
Mi chiedo, voi come vivete ogni giorno questa angoscia, se le vostre prese di posizione (che sono anche le mie, ben chiaro) sono così drastiche?
Tranquillamente io me ne frego ma al tempo stesso piango per i nostri amici animali.
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monicaAprilia,
3/08/11 19:23
Marina ha scritto:
Volevo comunque consigliare a tutti i vegan che hanno ancora le idee confuse sul come considerare la loro scelta, che mi pare ancora non bene interiorizzata, a tutti quelli che hanno ancora rimasugli di mentalità carnivora, il mio libro:
Ciao,
Marina
Ma tu sei Marina Berati del libro? ma dai!? non ci posso credere! stò leggendo proprio questa settimana, l'ho quasi finito. Stò alle indicazioni sull'attivisto. Proprio oggi ho ascoltato l'intervista che ti hanno fatto sulla radio di civitavecchia.
Oddio sono felicissima!!!!!
Dimmi la verità sei tu?
O ho preso una bufala e ho capito male?
Comunque questo libro è adatto a tutti anche quelli convintissimi come me. Anzi consiglio a tutti i vegan convinti e non, di acquistarlo e farlo girare per casa, prima o poi qualcuno della famiglia preso dalla curiosità comincerà a leggerlo.
Sarà la volta buona che comincieranno a comprendere.
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Marina,
3/08/11 19:43
monicaAprilia ha scritto:
Ma tu sei Marina Berati del libro?
Beh, sì, non è che di Marine Berati ce ne siano tante :-D (qualcuno potrebbe dire: "per fortuna". Prevengo le battute cattive :-P )
Comunque questo libro è adatto a tutti anche quelli convintissimi come me. Anzi consiglio a tutti i vegan convinti e non, di acquistarlo e farlo girare per casa, prima o poi qualcuno della famiglia preso dalla curiosità comincerà a leggerlo.
Speriamo ;-)
Ciao,
Marina
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Aelice,
3/08/11 20:11
grazie dei consigli, ragazze.
Il libro lo leggerò di sicuro!