Il plusvalore animale

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1 Lucik, 29/09/06 17:38

Gli animali rappresentano un fattore produttivo con una particolarità economica. Sono pienamente sfruttabili nell'accondiscendenza generale e non hanno remunerazione. Non hanno diritti se non quelli veterinari, quando vige una normativa di controllo. In assenza di essa, nemmeno questo unico diritto esiste. Da questo punto di vista, sono più simili alle materie prime inanimate. Fin dall'antichità l'umanità ha utilizzato gli animali come primordiale strumento nella strada del progresso. Una strada percorsa nell'unico senso ammesso dal genere umano: la propria evoluzione materiale a scapito (oggettivo, volontario o meno) del resto del mondo. In varie latitudini del mondo gli animali sono stati usati non solo come nutrimento, cosa ammessa nella normale lotta per la propria sopravvivenza, bensì come strumenti finalizzati a scopi particolari. Animali asserviti ai progetti di creazione degli uomini. Animali prelevati dalla natura, per attuare un percorso che ha trasportato l'uomo lontano da essa, portandolo al suo stato di uomo costruttore di artifici.
Animali come forza per il lavoro. Lavoro inventato dagli uomini per gli uomini.
Animali come trasporto. Trasporto inventato dagli uomini per gli uomini.
Animali come mezzo nella guerra. Invetata da alcuni uomini, pagata da altri.
Animali come mezzo per le scoperte. Sperimentate dagli uomini, per gli uomini.
Ed ormai, in tempo di non bisogno. In tempo di
benessere...
Animali come divertimento. La caccia.
Animali come sport. L'ippica, il polo, le corse dei cani. Animali come mostra. Gli zoo. Gli acquari.
In tutto questo, sono mezzi. Sono strumenti. Asservono. Si usano. Pensando che il "senso" di ogni essere vivente animale (e spesso anche umano), di questo pianeta si definisca in base al servizio che da o non da all'uomo.
E le varie accezioni di questo mezzo, rispecchiano i vari ambiti in cui fare soldi. Nella parte attiva del bilancio entrano con tutto. Nel durante con la propria (e spesso breve) vita. Vengono trasportati, trattati, mostrati, qualsiasi sia la loro voglia o meno a fare quello che viene loro imposto. Nella fine, ci entrano con tutto il corpo. Ogni parte è sfruttata. Dalla carne, alle ossa, al sangue, alla pelle. Dalla parte dei costi c'è il solo mangiare.... mangiare erba, e spesso nemmeno quella, visto che riescono a trovare poltiglie più economiche. Il guadagno è una grande cosa. Muove molte persone. Muove i meccanismi di gran parte del mondo. E come fare a resistere a sfruttare una vita asservita a fattore produttivo che dà tutto quello che ha, senza chiedere nulla.

Eppure, loro, come ogni altro essere vivente, non chiedono nulla se non un diritto fondamentale. Poter vivere la propria vita, come natura gli ha dato.

2 Sabrina, 30/09/06 10:30

"Eppure, loro, come ogni altro essere vivente, non
chiedono
nulla se non un diritto fondamentale. Poter vivere la propria vita, come natura gli ha dato."...

concetto essenziale che purtroppo non è chiaro a tutti,proprio perchè gli animali non possono chiederlo e pretenderlo quel diritto,solo noi possiamo concederlo,e l'essere umano è più portato allo sfruttamento che alla concessione gratuita! In questa società non conta la qualità della vita,non conta nemmeno quella degli esseri umani,quindi figuriamoci quella degli animali. Ciò che conta di più in assoluto è raggiungere il maggior guadagno con il minimo mezzo,e gli animali sono quel minimo mezzo,perchè la loro vita non ha alcun valore e di conseguenza alcun costo. La cosa assurda è che questo sistema non solo va a nuocere sugli animali in primis,ma crea anche delle conseguenze per l'uomo che non sono affatto di beneficio..molti se ne rendono conto ma pensano o vogliono pensare di non poter far nulla per cambiare questo andamento delle cose ,non credono nella forza del singolo e così facendo precludono la possibilità che si crei una nuova massa capace di spostare la direzione verso cui tutti stiamo andando,volenti o nolenti :(

3 LordSalad, 30/09/06 14:40

Lucik, sei magnifico, hai trovato le parole per esprimere quello che sento dentro di me e che penso.
purtroppo non riesco ancora ad esprimere, senza espressioni contorte e divaganti, ciò che sento, che spesso è rabbia e disprezzo. Come tali sentimenti prettamente umani (gli animali non esternano mai rabbia, odio o disprezzo, forse non sanno cosa sia) sono caotici, così sono anche i miei discorsi. Pervasi di caos!!!!

4 Lucik, 30/09/06 19:33

Dai... troppo generoso. Grazie.
Sai cosa? Visto che alla fine le frasi che uno incontra si ripetono spesso e volentieri, magari se ci si prepara due tre cavalli di battaglia come risposta, si riesce a incanalare la rabbia nella propria espressione. Spesso ci si arrabbia quando sai le cose e lì per lì non ti viene da esprimerle come vuoi. Anche se poi molti continueranno a non fare i conti con la realtà.

5 LordSalad, 1/10/06 23:37

è proprio questo il punto... già sono arrabbiato di mio quando si prospetta un confronto con una persona. Già so che si tireranno in ballo discorsi patetici riciclati ed abusati. La rabbia aumenta esponenzialmente e più mi arrabbio più perdo il filo logico delle cose che so e che potrei dire. Tutto questo porta a non riuscire ad organizzare un discorso e la cosa accresce ancora di più la rabbia. Si innesca a questo punto un circolo vizioso che mi fa imbestialire e cominciare ad attaccare tutto e tutti, fino a fare esempi e discorsi che mettono sulla difensiva l'interlocutore..
ho ancora molto da imparare... da te, devo prendere la razionalità con cui organizzi logicamente i discorsi e le idee....

6 Lucik, 2/10/06 10:09

Eh... imparare... ce n'è per tutti noi... Bello quel "da te", fa capire quanto ognuno possa avere delle parti positive da cui si può trarre esempio, e che magari ogni singolo individuo ne ha di sue che son diverse da quelle di un altro.

7 LordSalad, 2/10/06 14:34

appunto.... io guardo ciò che posso imparare dagli altri... per me tutto quello di buono che ho, l'ho ottenuto sempre troppo tardi.

8 Kalpoternit, 2/10/06 19:30

Non è mai tardi lord :-)

9 Lucik, 3/10/06 11:20

Disse lo scienziato pazzo pentendosi di aver bruciato il mondo :-)

10 Kalpoternit, 3/10/06 11:26

Bè in sto caso sarebbe tardi... :-)

11 Raggio_verde, 3/10/06 14:19

Complimenti Lucik, la tua lettera è davvero molto bella

12 Lucik, 15/10/06 20:49

Oh grazie. Ho letto ora :-)
Ciao.

13 ilakira_manuelita, 23/10/06 12:09

Concordo con gli altri, davvero un discorso toccante e lucidamente vero il tuo, Lucik, e credo che interpreti il pensiero di tutti qui sul forum (almeno per quanto mi riguarda è così) ;)
Quanto al discorso sulla rsbbia e sul perdere il filo logico dei discorsi quando ci si sente attaccati, capita spesso anche a me, e ogni volta mi sento come se avessi perso una buona occasione per sensibilizzare qualcuno (di solito i miei "amici" onnivori, con cui ultimamente tendo ad evitare l'argomento per evitare, un giorno o l'altro
di litigare definitivamente, offenderli tutti e venire alle mani ;-) )
ila

14 LordSalad, 23/10/06 13:37

Esatto... Io si venire alle mani me ne frego poco. Ma vorrei che le mie parole aiutassero le persone a capire che si può vivere senza pesare così tanto sulla Natura e sugli animali. Proprio ieri ho fatto un viaggio con dei colleghi (purtroppo selezionatamente stupidi) che si arrampicavano sugli specchi per dire che è l'agricoltura e non l'allevamento ad essere così inquinanti.
Ma dico... ma secondo loro il bestiame crea carne campando d'aria?

15 Nuitari, 30/10/06 16:59

Davvero bella... rispecchia anche il mio pensiero.. : )

Per caso, posso farla leggere ad altri..?
Ovviamente dicendo le 'fonti' : )

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"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

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