Per Daniele 75
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indelli,
6/02/06 11:09
Ciao, ho letto il tuo thread "Aiuto!" (del 23 gennaio credo) e mi ci sono identificata. Ti scrivo per condividere con te lo stato d'animo di totale impotenza e struggimento per il modo in cui l'umanità tratta gli animali. Per me è stata relativamente una scoperta recente... improvvisa, casuale e assolutamente devastante.
Non avrei mai immaginato cose simili, e cosa ancor più grave, non mi sono mai posta il problema: mangiavo carne, compravo roba di pelle, usavo medicinali quando + mi faceva comodo, vivendo queste scelte in modo superficiale e indiscriminato... ho sempre amato cani, gatti e me ne sono presa in casa 2, ma nulla più. Poi un giorno per puro caso ho visto il famoso video sull'allevamento dei procioni in Cina, quello che tutti conosciamo... beh, è stato allora che la mia vita si è spaccata in due. Nulla è stato più uguale. Io neppure. Anche io come te ho vissuto lo stesso sconvolgimento interiore, ho introiettato dentro di me quelle immagini che sono divenute un'ossessione che non mi ha più abbandonato, tuttora sento il suo fiato sul collo, è un'ombra che è calata sulla mia anima, sulla mia vita, su ogni mio pensiero e credo che ci resterà per sempre.
Ho riflettuto su quello che mi è successo e sono arrivata alla conclusione che non voglio cambiare, che è stato un bene, una fortuna per me venire a contatto con questo nuovo mondo, seppure così orribile. Perchè tutto questo ha dato un senso alla mia vita: ora sì, che so cossa voglio. In un certo senso, paradossalmente, tutta la mole di dolore degli animali, che solo nella misura di una goccia nel mare, posso immaginare, mi "serve". E serve a tutti noi, perchè ci fa capire che abbiamo un compito, che non abbiamo il diritto a restare fermi e indifferenti, non abbiamo il diritto di disperarci. Non c'è tempo per questo. Serve a mandarci in strada a gridare, a cercare di rendere la nostra vita, e quella anche di una sola persona in più, un po' migliore, cercare di non macchiare il nostro cammino
su questo mondo del sangue innocente di una creatura sfortunata. Quello che succede e continuerà a succcedere ai nostri fratelli animali è qualcosa che vorremo cancellare per sempre, così come anche certi ricordi dalla nostra mente, ma forse sarà servito, se noi l'abbiamo fatto valere. Spetta a noi riscattarlo, Spetta a noi dare un senso a quel dolore, quel dolore che un senso l'ha dato alla nostra esistenza.
Questa è l'unica cosa che mi fa andare avanti su questa strada.
Ciao.
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daniele75,
6/02/06 13:32
grazie per il bel post :-)
anche per me e' successo come a te, solo con le foche al posto dei procioni :-/
ora un po' mi sto facendo una ragione, ma sicuramente non voglio far finta di niente e non faro' mai piu' finta di niente...
questa nostra scelta e' una via senza ritorno, e ne sono felice
ciao
Daniele
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shivers,
6/02/06 15:33
Sapete che io non vi capisco: certo, prima di realizzare e finalmente "introiettare" la presenza nel mondo della sofferenza animale, avevate un motivo in meno per angosciarvi, ma immagino che anche prima questo mondo apparisse (e vi apparisse) per quello che è: un bello schifo di dolore, sofferenza, malattia, morte, violenza, fame, miseria, sopraffazione, etc etc etc etc etc etc etc e oggi sono particolarmente ottimista
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daniele75,
6/02/06 16:09
shivers ha scritto:
Sapete che io non vi capisco: certo, prima di realizzare e finalmente "introiettare" la presenza nel mondo della sofferenza animale, avevate un motivo in meno per angosciarvi, ma immagino che anche prima questo mondo apparisse (e vi apparisse) per quello che è: un bello schifo di dolore, sofferenza, malattia, morte, violenza, fame, miseria, sopraffazione, etc etc etc etc etc etc etc e oggi sono particolarmente ottimista
certo Shiv, non hai tutti i torti, non ho detto che prima il mondo mi apparisse un luogo tutto "rose e fiori"...
ma quello che mi ha fatto "angosciare" e' l'essermi
reso conto di aver partecipato attivamente, anche se in modo indiretto, a questo schifo...
a te non e' capitato? per te e' tutto uguale a prima?
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shivers,
6/02/06 16:38
daniele75 ha scritto:
shivers ha scritto:
Sapete che io non vi capisco: certo, prima di realizzare e > finalmente "introiettare" la presenza nel mondo della > sofferenza animale, avevate un motivo in meno per > angosciarvi, ma immagino che anche prima questo mondo > apparisse (e vi apparisse) per quello che è: un bello > schifo di dolore, sofferenza, malattia, morte, violenza, > fame, miseria, sopraffazione, etc etc etc etc etc etc etc e > oggi sono particolarmente ottimista
certo Shiv, non hai tutti i torti, non ho detto che prima il mondo mi apparisse un luogo tutto "rose e fiori"...
ma quello che mi ha fatto "angosciare" e' l'essermi
reso conto di aver partecipato attivamente, anche se in modo indiretto, a questo schifo...
a te non e' capitato? per te e' tutto uguale a prima?
Se penso a chi ho mangiato mi vien da vomitare, ma in fatto di angoscia esistenziale la differenza non è molta... nel senso che già prima non è che fossi particolarmente spensierato.
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daniele75,
6/02/06 18:37
shivers ha scritto:
Se penso a chi ho mangiato mi vien da vomitare, ma in fatto di angoscia esistenziale la differenza non è molta... nel senso che già prima non è che fossi particolarmente spensierato.
come ti ho detto sono completamente d'accordo con te dal punto di vista della vita in questo mondo, nel suo complesso...
infatti ti ripeto che il mio post era appunto riferito al rendermi conto di quello che "avevo fatto" senza
pensare...
per il resto non sono contento di cosa ci sta intorno, di tutti i condizionamenti forzati, delle storie che ci raccontano, dell'approfittarsi della buona fede e delle credenze popolari, del rendermi conto che, per quanto mi sforzi, pure io ho comunque dei comportamenti e dei modi di fare che mi sono stati inculcati e non sono frutto del mio essere....
il mio percorso ti assicuro che e' lungo, mi spiace solo che sia iniziato tardi, ma da 3 anni a questa parte non ho piu' smesso di fare scoperte e soprattutto di cercare sempre di *pensare* a tutto quel che faccio...
il non sfruttare animali e' solo l'ultima di queste scoperte, ma come tutti (credo) i vegan sono anche seriamente incaxxato per tutto il resto, non sono come gli "estremisti dei diritti animali" dipinti dai media che pensano al cane o al gatto ma ammazzerebbero le persone... in questo sono fortemente un non violento e credo ce questa sia la strada giusta, anche se sono quasi certo che non vedro' i risultati dei *nostri* sforzi per migliorare le condizioni di vita di tutti....
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Lucik,
7/02/06 09:28
ma in fatto
di angoscia esistenziale la differenza non è molta... nel senso che già prima non è che fossi particolarmente spensierato.
Per forza... credi nella materia!
Chissà se diventassi padre, se cambierebbe qualcosa :-)
E comunque sia, perchè l"angoscia esistenziale" (intesa come l'hai descritta prima)? Birra, farinata, un bel panorama, due chiaccere... e il ritrovarsi sempre lì nel tempo :-)
Se ti capita alla radio, ascoltati la canzone dei Baustelle, "la guerra è finita"... che il groove è
energico (e non solo...) :-)
Se vuoi ci iscriviamo in una squadra di rugby, che magari teniam impegnati i pensieri... :-)
Seconda linea? :-)
Io so qual'è la soluzione per tutti... prendiam un bel cascinale e andaiam a fare gli agricoltori/ristoratori con agriturismo, guadagnando soldi, con una bella casa, vivendo sotto il cielo azzurro :-)
(A parte: sto ancora aspettando una spiegazione per quello che è successo ai messaggi del forum).
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lemurella,
7/02/06 13:10
punto primo:bravissimi,i baustelle.
punto secondo:malgrado abbia smesso da tempo i pregiudizi romantici su quanto la sofferenza renda nobili, nessuno mi toglie la convinzione che le persone sensibili meritano più stima di quelle che non lo sono.
Che poi questo non debba tradursi in stare male,farsi male,incazzarsi con tutti,penso trovi tutti d'accordo-ma chiunque conduca una vita 'normale' e riesca a essere felice malgrado si senta 'senza pelle' merita il massimo rispetto,da parte dei suoi simili e di coloro che proprio così simili non sono,malgrado le apparenze.punto.