Dubbio sull'etico; pagina 2
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Puzzola,
26/04/17 10:34
Jei ha scritto:
Grazie.
Darò un'occhiata al link.
Grazie sempre delle risposte...credo di sembrare molto confusa vista dall'esterno ma in realtà, più che altro, sono confusionaria nell'esposizione :-)))
ciao, io mi pongo gli stessi dilemmi... ovvero, vorrei che esistesse un mercato del tessile etico - non solo per quanto riguarda il lavoro.. il cotone è una delle coltivazioni più inquinanti e impattanti al mondo. anche per gli animali, visto che sono inondate di pesticidi. e poi trasporto, tintura, tutte le fasi della lavorazione sono inquinanti.
sai come risolvo? compro poco, e il più possibile da negozi di usato. costa meno e spesso ci sono vestiti di qualità ottima, usati poco, che durano una vita. evito ovviamente lana, pelle, seta ecc anche se usato, e mi oriento su lino, cotone...
provaci, sarà una goccia nel mare, ma il mare è fatto di gocce ;-)
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Erminiaegiulia,
27/08/17 23:43
Cara Marina, anch'io sento le ingiustizie che si celano dietro ogni acquisto di cui non posso conoscere la provenienza ed anch'io non posso permettermi le scarpe vegan per i prezzi eccessivi. Ciò mi ha portata a rivedere l'elenco delle mie necessità ed ho scoperto che c'è una soluzione. Iniziare a frequentare il mondo dei sostenitori della decrescita. I problemi degli animali sono legati alla produzione di beni di consumo...di cui hanno bisogno gli imprenditori capitalisti per arricchirsi. Decrescita significa smettere di cadere nella trappola dei bisogni indotti, costruiti, falsi, e quindi, alla fine significa difendere gli animali. Un abbraccio.
Erminia Giulia
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Marina,
28/08/17 00:20
Erminiaegiulia ha scritto:
Cara Marina, anch'io sento le ingiustizie che si celano dietro ogni acquisto di cui non posso conoscere la provenienza ed anch'io non posso permettermi le scarpe vegan per i prezzi eccessivi.
Questo è un problema che non esiste: quella delle scarpe (o altre cose) vegan che costano di più è un'invenzione, e noi vegan dobbiamo combattere questa disinformazione, non sostenere questa leggenda metropolitana!
Ci sono scarpe vegan da 20 euro come ci sono scarpe di pelle da 20 euro e ci sono scarpe vegan da 300 euro come ci sono scarpe di pelle da 300 euro. Tutto dipende dalla qualità, dalla marca, ecc.
Quindi questo problema non si pone.
Ciò mi ha portata a rivedere l'elenco delle mie necessità ed ho scoperto che c'è una soluzione. Iniziare a frequentare il mondo dei sostenitori della decrescita. I problemi degli animali sono legati alla produzione di beni di consumo...di cui hanno bisogno gli imprenditori capitalisti per arricchirsi. Decrescita significa smettere di cadere nella trappola dei bisogni indotti, costruiti, falsi, e quindi, alla fine significa difendere gli animali.
Direi proprio di no. Chi sostene la decrescita mangia carne come chiunque altro, quindi non è certo questa filosofia che difende gli animali. Solo quella vegan lo fa. Ovvio che l'industria delle carne e del latte farà di tutto per aumentare le sue vendite, ma la risposta non è consumare di meno, ma consumare cibi vegetali.
Piuttosto, visto che frequenti quegli ambienti, cerca di far notare loro che la produzione di carne consuma un sacco di risorse, magari li colpisci su qualcosa che gli interessa, visto che della vita degli animali a loro importa tanto quanto a chiunque altro.
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Vale_2O17,
28/08/17 10:31
Marina ha scritto:
Direi proprio di no. Chi sostene la decrescita mangia carne come chiunque altro, quindi non è certo questa filosofia che difende gli animali. Solo quella vegan lo fa. Ovvio che l'industria delle carne e del latte farà di tutto per aumentare le sue vendite, ma la risposta non è consumare di meno, ma consumare cibi vegetali.
Piuttosto, visto che frequenti quegli ambienti, cerca di far notare loro che la produzione di carne consuma un sacco di risorse, magari li colpisci su qualcosa che gli interessa, visto che della vita degli animali a loro importa tanto quanto a chiunque altro.
Sono perfettamente d'accordo purtroppo... anch'io frequento persone pro decrescita, persone che vivono in campagna e conducono davvero una vita quasi a impatto zero, con autoproduzioni a go-go, vita spartana e libera nella natura... Però loro vedono comunque gli animali come una risorsa. I loro animali stanno liberi e sono sicura che facciano una vita bella, davvero degna di essere vissuta, fino a quando non gli infilano un coltello in gola :(
E visto che loro davvero non finanziano gli allevamenti intensivi ma mangiano carne e derivati solo quando i loro animali ne producono o sono in surplus, la loro uccisione diventa davvero una regolazione della popolazione in quel determinato territorio. A quel punto bisognerebbe che capissero che così come non fanno riprodurre il cane per mangiare i cuccioli e fare formaggio di cane non ha senso che lo facciano con gli altri animali... Ma sinceramente per il tipo di vita che fanno non mi sento in diritto di dare lezioni di sostenibilità o etica... ovviamente esprimo la mia opinione non sto dicendo che gli batto il cinque!! Ma visti i problemi che crea la maggior parte dei consumatori loro mi sembrano il male minore.
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Andrea,
28/08/17 10:54
Vale_2O17 ha scritto:
Sono perfettamente d'accordo purtroppo... anch'io frequento persone pro decrescita, persone che vivono in campagna e conducono davvero una vita quasi a impatto zero, con autoproduzioni a go-go, vita spartana e libera nella natura...
Visto che mangiano carne hanno un impatto sul pianeta infinitamente superiore a quello di una persona vegan che non sa neppure cosa significa decrescita. Il fatto che i cibi animali sprechino 15 kg di vegetali e migliaia di litri d'acqua per ogni chilo di prodotti animali vale per tutti i cibi animali, non solo per gli allevamenti intensivi.
Però loro vedono comunque gli animali come una risorsa. I loro animali stanno liberi e sono sicura che facciano una vita bella, davvero degna di essere vissuta, fino a quando non gli infilano un coltello in gola :(
Ne dubito fortemente.. non vedo perché dovrebbero trattare bene animali che hanno già deciso di uccidere.
E visto che loro davvero non finanziano gli allevamenti intensivi ma mangiano carne e derivati solo quando i loro animali ne producono o sono in surplus,
Ma cosa vuol dire che gli animali producono carne in surplus e loro la mangiano? Gli animali sono vivi, loro li ammazzano e ne mangiano la carne, non esiste carne in surplus.
E non esistono neppure latte e uova in surplus. Per avere latte fanno inseminare gli animali, uccidono il vitellino e prendono il latte. Non esiste altro metodo.
la loro uccisione diventa davvero una regolazione della popolazione in quel determinato territorio.
Ma è uno scherzo? Fanno nascere animali in cattività per poi ammazzarli e mangiarli, non ha niente a che vedere con la regolazione della popolazione. Quella al limite è una favola che raccontato i cacciatori, ma anche in quel caso non è vera. Da quando in qua serve l'uomo per regolare la popolazione degli animali?
Ma sinceramente per il tipo di vita che fanno non mi sento in diritto di dare lezioni di sostenibilità o etica... ovviamente esprimo la mia opinione non sto dicendo che gli batto il cinque!! Ma visti i problemi che crea la maggior parte dei consumatori loro mi sembrano il male minore.
Lezioni di etica le meritano eccome, perché non hanno neppure la scusante del non averci pensato allevano e uccidono a sangue freddo.
E anche di sostenibilità visto che l'impatto degli onnivori è molti simile tra loro. Un vegan che si preoccupa di impatto ha senso,. un onnivoro no, perché si lascia la immutata la principale causa di impatto ridurre le altre è trascurabile.
Infine, ma non meno importante, come non mettiamo sullo stesso piano l'uccisione di un bambino, lo stupro e assassinio di una ragazza e la decrescita così' non abbiamo il diritto di farlo per gli animali. Sono vite che valgono come le nostre. Non che non sia importante ridurre il nostro impatto, ma è tutt'altra cosa dall'uccidere o meno qualcuno (persona, cane, gatto, mucca, maialine che sia)
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Marina,
28/08/17 11:16
Uccidere gli animali in questi allevamenti che si vorrebbero definire "di animali felici" (ma mai definizione è stata più errata) è in realtà ancora più grave, dal punto di vista etico, di quanto avviene negli allevamenti intensivi. Invito alla lettura di questo articolo e conseguenti riflessioni:
Il tradimento degli allevamenti 'alternativi'
https://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1467L'uccisione di animali per mangiare i loro cadaveri, in qualsiasi circostanza siano allevati e uccisi, è sempre indifendibile, non c'è nessuna scusante.
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Vale_2O17,
28/08/17 11:44
Ragazzi temo di essermi spiegata male.
Non volevo dire che fanno bene a fare quello che fanno. Ovviamente è una loro scelta cosciente prendere bestiame, rubargli i figli e il latte, mantenerli finché conviene loro poi sgozzarli... Tutte cose che potrebbero benissimo non fare.
Il mio è un paragone che nasce da confrontare gli allevamenti intensivi con animali liberi. OVVIAMENTE IN ENTRAMBI I CASI FINISCONO UCCISI INGIUSTAMENTE, quindi la mia non voleva essere una giustificazione o un incentivo ad allevare animali. Era una riflessione scritta forse troppo di getto senza dare giusto peso alle parole. Mi dispiace che queste ultime siano state fraintese.
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Marina,
28/08/17 11:58
Vale, abbi pazienza, ma hai detto delle cose ben precise, non è che non ti sei spiegata.
Leggi la risposta di Andrea per favore, così per il futuro potrai evitare di sostenere delle tesi che non stanno proprio in piedi e che veicolano solo mancanza di rispetto per la vita degli animali.
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Andrea,
28/08/17 11:59
Vale_2O17 ha scritto:
Mi dispiace che queste ultime siano state fraintese.
Beh no.. se rileggi il tuo messaggio, hai detto in modo chiaro che prendono solo carne e altri prodotti in surplus (affermazione falsa), che riequilibrano la popolazione (altra affermazione falsa) e che **non possiamo dare loro lezioni di etica**.
Quindi no, non sei stata fraintesa. magari hai scritto cose che non credevi veramente (non so per quale motivo), ma non mi pare che tu possa dire di essere stata fraintesa.
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Andrea,
28/08/17 12:01
Vale_2O17 ha scritto:
Il mio è un paragone che nasce da confrontare gli allevamenti intensivi con animali liberi. OVVIAMENTE IN ENTRAMBI I CASI FINISCONO UCCISI INGIUSTAMENTE,
E comunque anche se avessi scritto solo questo (ma non è così), non c'è praticamente alcuna differenza tra un tipo e l'altro di allevamento, vedi l'articolo linkato sopra da Marina.
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Vale_2O17,
28/08/17 12:28
Andrea ha scritto:
Beh no.. se rileggi il tuo messaggio, hai detto in modo chiaro che prendono solo carne e altri prodotti in surplus (affermazione falsa), che riequilibrano la popolazione (altra affermazione falsa) e che **non possiamo dare loro lezioni di etica**.
Quindi no, non sei stata fraintesa. magari hai scritto cose che non credevi veramente (non so per quale motivo), ma non mi pare che tu possa dire di essere stata fraintesa.
Credo sinceramente di avere difficoltà a spiegarmi. E non me la sento di spiegare perché ho scritto quelle cose e come la penso perché temo di lasciare messaggi sbagliati che verranno fraintesi nuovamente. Non credevo di aver scritto qualcosa di così offensivo come invece mi è stato fatto notare, quindi è inutile continuare questa discussione...
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Andrea,
28/08/17 12:48
Vale_2O17 ha scritto:
temo di lasciare messaggi sbagliati che verranno fraintesi nuovamente.
Non voglio ripetere le stesse cose, ma come scritto sopra non si può parlare di fraintendimento, hai detto cose molto precise e temo che tu le creda veramente visto che continui a parlare di fraintendimenti invece di dire che non sono vere.
quindi è inutile continuare questa discussione...
Su questo sono d'accordo..
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AnaK,
28/08/17 19:43
La decrescita può avere un senso, ma alla base ci DEVE essere il non consumo di prodotti animali. Vivere sposando la filosofia della decrescita continuando a consumare prodotti animali è del tutto inutile e ovviamente dannoso.
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Andrea,
29/08/17 10:01
AnaK ha scritto:
La decrescita può avere un senso, ma alla base ci DEVE essere il non consumo di prodotti animali. Vivere sposando la filosofia della decrescita continuando a consumare prodotti animali è del tutto inutile e ovviamente dannoso.
Esatto.. anche tralasciando del tutto l'aspetto etico, quasi tutto l'impatto ambientale di un onnivoro è dovuto al consumo di carne. Dedicare la vita a ridurre la parte di impatto irrisoria dovuta ai cibi vegetali ha un effetto praticamente nullo sul totale.
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Puzzola,
31/08/17 21:44
Ormai la questione della "carne green", "allevamenti felici" e compagnia cantante è davvero diventata IL nemico per eccellenza. A vari livelli è ormai comunemente accettato che gli allevamenti intensivi siano una cosa sbagliata, nessun onnivoro vuole pensarci anche se non smette comunque di mangiare carne latte e uova. Sento spesso discorsi come "lo so che è orribile ma (non ce la faccio \ è buono \ le proteine \ qualunque cavolata", e sono un chiaro segno del fatto che un piccolo passo è stato fatto. Ci sono milioni di persone che provano qualcosa a riguardo, che due domande se le sono fatte, che hanno dei dubbi, Magari mangiano meno carne, magari diventano vegetariani, magari soffocano i loro dubbi attaccando i vegani, ma almeno non sono indifferenti, sono coinvolti nel discorso.
Invece l'allevamento estensivo, "pietoso", "felice" che dir si voglia.... sta sdoganando di nuovo il concetto che è giusto e lecito appropriarsi della vita e del corpo di un altro animale PURCHE' lo si tratti bene. Purchè viva libero, pascolando, insieme agli altri. Purchè muoia bene. Per queste persone il problema non è abusare di un altro animale, ma farlo "umanamente". Questa è la mentalità più pericolosa secondo me. Una persona che si interroga sulla questione animale, che è disturbata e turbata dal trattamento che gli esseri umani riservano agli altri animali.... e trova una risposta nell'ammazzare, stuprare, rapire.... "umanamente". Follia.