C'ERA UNA VOLTA IL VEGAN...; pagina 3

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31 Lucik, 14/04/05 19:35

Sì è quello. A me è piaciuto molto. Anche, e proprio, per i sentimenti. Comunque....anche i film con Kirk Douglas son bellissimi eh...ma mi fermo qui. Con c'era una volta il vegan non quadra molto (anche se il titolo ricorda qualcosa... :-) ).

32 Bacca, 14/04/05 19:42

mazinger z ha scritto:
Cosa pensate di chi era vegan e che ora non lo è più?

Non penso né bene né male, ognuno fa quel che si sente.

Bacca

33 mazinger_z, 14/04/05 19:46

E meno male che ve ne siete accorti! Comunque chi era vegan e ha mollato per un qualsiasi motivo, credo che avrà sempre un peso sulla coscienza, poche storie! Non si può essere testimoni del massacro, delle torture, della schiavitù, dello sfruttamento e far finta di niente... tra ex-vegan e carnivori non ci vedo nessuna differenza. Dite quello che vi pare, che è estremismo, che qui, che là, che sù e che giù: sulla vita degli altri esseri viventi non c'è da giocare!

34 Lucik, 14/04/05 21:25

Sta appunto tutto qui.....una scelta o un dovere?Una libertà o un'ignobile azione?

Visto che prima ho espresso la mia parte "filosofica" dell'inesistenza assoluta della verità, ora scrivo un mio estremo diverso, a cui ho pensato dall'ultimo messaggio di mazinger z....anch'esso, dalla sua parte, pone delle considerazioni sul tutto....e quest'estremo mi chiede:

Insomma, facciamo quello che facciamo per stare in pace con noi stessi o perchè lo consideriamo sbagliato, orribile, inaccettabile...una cosa meschina che mostra la viltà e la bassezza del genere umano?
La gente fa quello che si sente......?! Uno è libero di fare quello che vuole finchè non fa del male ad altri, al limite potrebbe esser libero di far male a se stesso, ma agli altri no, non deve, non ne ha il diritto! La gente è libera? Di uccidere?! Di far morire?! Di farlo per il gusto di farlo?!

Cos'è che vogliamo? Non partecipare al male, o impedire
che innocenti senza voce soffrano ingiustamente. Riguarda noi, o riguarda tutti. E' una riflessione sulla nostra vita, o è un giudizio implacabile sull'abisso della spregevolezza che si è raggiunto? Basta scegliere la nostra parte, o vogliamo che cambino le cose? Se non ho il potere della conoscenza assoluta per poter condannare un essere umano, posso condannare quello che fa quando fa del male. Se accetto che uno può sbagiare, non vuol dire che io non cercherò di impedirlo. Se accetto che può sbagliare, non vuol dire che va bene che sbagli.

Siamo liberi? Di prevaricare la vita degli altri? Di dire a me nessuno mi tocchi, ma io tocco chi mi pare? Allora anche io sono libero....sono libero di sparare a chi uccide gli animali...perchè anche se non ne ho diritto, ed anche se chi lo fa non se ne rende conto....la scelta è tra un innocente che muore ed un inconsapevole che uccide, perchè preferire quest'ultimo. Perchè mai la vita di chi uccide "ingenuamente" vale di più di chi la perde senza poter difendersi? L'uomo ha ridotto la vita a fattori di produzione, dove la differenza tra vita e morte, è data da quento c'è da guadagnarci. E se più morte uguale più guadagno....bene! E se dolore uguale più guadagno....bene! Tanto sono gli altri che soffrono e che muoiono.

Va bene, accettiamo che esiste la debolezza degli uomini....ma noi da che parte combattiamo. E poi vogliamo combattere? Lo facciamo solo per noi, o vogliamo che gli altri cambino, che l'ingiustizia non ci sia più. Io faccio per me e gli altri scelgano da sè, o lotto contro le ingiustizie per salvare quelli che vengono trattati senza pietà (vedi gli agnelli trasportati in agonia!!! dai paesi dell'Est per le "nostre feste"). Forse dovremmo
ricordarci di loro quando diciamo che ognuno è libero di scegliere. Forse dovremmo pensare che gli innocenti muoiono....e soffrono....e che in parte dipendono da quello che facciamo per come facciamo sentire tramite noi la voce che non hanno loro. L'ingiustizia riguarda solo la scelta per voi stessi, o non la tollerate e non siete disposti ad accettarla negli altri?

Potremmo chiederci anche questo.

Luciano.

(Visto che cito la libertà di scelta, tengo a precisare che non è assolutamente uno scontro suscitato dal messaggio di Bacca. Ho voluto provare a proporci questo punto di
vista).

Luciano.

35 Marina, 15/04/05 09:33

Bacca ha scritto:
mazinger z ha scritto:
Cosa pensate di chi era vegan e che ora non lo è più?

Non penso né bene né male, ognuno fa quel che si sente.

Oh, beh, questa poi...!
Ognuno fa quel che si sente?!
Allora se uno ammazza animali o li aiuta e' lo stesso?
Che non si possano costringere le persone - purtroppo - a rispettare, non ammazzare, non far soffrire gli animali, come si puo' invece in un certo senso "costringerle" a
fare altrettaneto con le persone (tramite leggi e "punizioni") lo sappiamo bene... ma da qui a dire che e'
lo stesso... ce ne corre.

Non capisco questa "tolleranza" a spese degli animali...

Magari ho capito male quello che intendevi dire.

Ciao,
Marina

36 Sara, 15/04/05 12:52

Sono tolleranti perchè per loro essere vegan è solo una scelta come un'altra, come quella di vestirsi di nero piutosto
che in rosa.Quando ci si rende conto che è una necessità, che l'uccisione di animali non può essere tollerata...forse...

Quasi quasi adesso mi affaccio alla finestra, prendo il fucile e sparo a tutti gli umani che passano.Che c'è di male?Ognuno fa le sue scelte...
:-/

37 Marina, 15/04/05 13:08

Sta' buona Sara, non ti arrabbiare :-)

Comunque dalla finestra cerca di centrare prima di tutto vivisettori, pellicciai, macellai, cacciatori, ecc., cosi' il tuo "sport" e' ancora piu' utile :-)

Oddio, spero non venga considerata istigazione a delinquere :-/
;-)

Ciao,
Marina

38 Daniele, 15/04/05 13:09

Mi dà una fastidio terribile quando si dicono frasi del tipo "per loro essere vegan è come scegliere di vestirsi
di rosa piuttosto che di nero"... mi chiedo come si fanno
a dire bestialità del genere.

39 Sara, 15/04/05 13:25

Danielino era una battuta su...tra l'altro non avrei nemmeno il coraggio di prendere in mano un fucile, ho una repulsione immediata per le armi.Però a parte le mie arrabbiature, se si dice "ognuno fa quel che si sente" quando questo implica l'uccisione di qualcuno (e guarda caso quel qualcuno sono solo gli animali), perchè non si accetta riferito ad altro?

40 Daniele, 15/04/05 13:44

Ma a me quello che mi fa arrabbiare non è il fatto che tu vorresti prendere un fucile e passare ai fatti ;-) quanto il fatto che si debba dire che se uno è tollerante nei confronti dei non-vegan allora questo implica che questo non dà molta importanza alla sua scelta (e quindi al discorso generale di salvare gli animali). Io non voglio nemmeno dire che sia giusto un modo di comportarsi piuttosto che un altro, di certo ci sono modi più costruttivi e altri che lo sono meno... ognuno si rapporta ai non-vegan nel modo che gli pare, secondo anche il suo carattere e secondo i momenti. Io stesso sono altalenante nel mio rapporto con i non-vegan, a volte sono molto tollerante e autoironico... altre volte, dipende pure da chi mi trovo davanti, non riesco a trattenermi e perdo un pò le staffe. Però non sono nemmeno il tipo che parla garbatamente con un onnivoro e poi, se questi non cambia immediatamente idea, penso "che stronzo". Almeno, non sempre!:-)

41 Lucik, 15/04/05 13:54

Per un caso particolare....se nessuno mi scoprisse....se dovessi sparare a uno che sta per togliere la "pelliccia"
a una foca e scuoiarla mentre ancora è viva, agonizzante di dolore.....lo farei. Gli sparerei lasciandolo vivo se questo bastasse a non farglielo fare più. Se non bastasse e l'alternativa fosse o la foca, o lui gli sparo dritto al cuore. Chiederei perdono a me stesso per aver ucciso un essere umano. Ma se per impedire una bestialità del genere, che sembra la pura manifestazione del vile e del male, se dovessi esser lì, davanti a questa scena, difenderei l'innocente. Se dobbiamo essere "selvaggi", sarebbe
meglio esserlo per tutto, non fare distinzioni tra
"leggi" per gli uomini e "leggi" per gli animali.

Lo dico qui, e lo direi ovunque, perchè è quello che sento, ed è quello che so.

Luciano.

42 Sara, 15/04/05 14:05

Ma vedi, io non dico che la tolleranza è sbagliata o che chi è tollerante non ha fatto una scelta etica.Anche tu, tendenzialmente, sei tollerante (almeno mi sembra),
ma non credo da ciò che scrivi che la tua scelta non è etica.

Il fatto è che leggere qualcuno che dice "ognuno fa quello che si sente" senza nemmeno prendere in considerazione gli animali e quello che sentono loro, la loro impossibilità di scelta, mi fa venire dei dubbi.Se facciamo una scelta tanto radicale come quella di essere vegan, in teoria siamo consapevoli che questo è l'unico modo che abbiamo per salvare tantissimi animali SUBITO.E chi la scelta l'ha fatta può avere degli atteggiamenti, più o meno morbidi o tolleranti, ma la priorità numero uno restano gli animali, o almeno così dovrebbe essere.

43 Lucik, 15/04/05 14:15

E se mi si scoprisse......fa niente.

44 Lucik, 15/04/05 15:39

Forse non era il caso di scriverlo oggi: il giorno in cui qui nei forum mi hanno chiesto un passaggio in macchina....se è la prima cosa che si legge di me, magari si trasmette un'pò d'inquietudine.... Spero di no. :-)

Ciao, Luciano.

45 shivers, 15/04/05 17:56

Luciano se ti scoprissero ti difenderi volentieri.
Però, per facilitarmi la linea difensiva, evita di lasciare tracce così evidenti perdio!

Io, anche se dai miei post potrebbe apparire il contrario, sono fondamentalmente poco tollerante sia verso i carnivori che verso i vegetariani (questi ultimi non li capisco proprio, per me sono i più fuori di tutti).
Mi ritrovo spesso a rispondere a male parole, a litigare, a mandare direttamente a fare in c. Per me sono degli incivili.

Però poi cerco di razionalizzare: anch'io ero come loro, ero come loro! Troppo comodo per me trincerarmi dietro l'alibi del fatto che credevo che la carne fosse indispensabile e che i vegetariani non godessero di buona salute. Potevo informarmi prima.
Marina, tu stessa sei stata vegetariana per anni e ce ne hai messo per passare al veganismo, pur sapendo in cuor tuo che essere vegetariani non poteva bastare. Eppure non
l'hai fatto subito, hai dovuto metabolizzare il problema. Ecco, io credo che chiunque possa metabolizzare il problema. Dico: CHIUNQUE. Nessuno è irrecuperabile.
Il punto è trovare la chiave d'accesso.

Per quanto concerne l'assassinio dell'assassino, io sono per il "nessuno tocchi caino", anche se spesso vorrei toccarlo io a scarpate nelle gengive. Ma, come diceva Cesare Beccaria, "il male è dentro di noi" e quindi, essendo tutti potenziali colpevoli, non abbiamo il diritto di giudicare e di condannare. Possiamo solo fare di tutto per impedire il perpetrarsi del male. Ma gandhianamente e quindi senza fucili.

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!