zucchero

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1 MissAnneThrope, 28/01/06 23:56

Leggevo ora questo articolo su vegetariani.it, che dice:
Lo zucchero da barbabietola viene filtrato attraverso la terra diatomaciosa (pneumoconiosis), mentre il carbone animale viene usato nella raffinazione di zucchero di canna.

Ma io sapevo il contrario, e cioè che lo zucchero bianco spesso viene sbiancato con ossa animali, infatti cerco di prediligere lo zucchero di canna.
Non è così?

2 michelangelo, 30/01/06 16:32

A livello salutare:meglio quello grezzo di canna.

non ho altre info.

3 Sabina, 5/02/06 04:48

Ciao!!!
Ti riporto qua sotto alcune info che ho io e sopratutto ti invito a leggere il libro di William Dufty "SUGAR BLUES - il mal di zucchero-" della Macro Edizioni; c'è anche il secondo scritto, se non erro, da un italiano...ma ancora non l'ho letto.

Spero ti siano utili, anche se qualcosa si ripeterà...ho postato così com'erano:

100 MODI IN CUI LO ZUCCHERO PUÒ’ ROVINARE LA NOSTRA SALUTE

In aggiunta all'eliminazione dell'omeostasi del corpo (omeostasi: mantenimento dell'equilibrio delle funzioni dell'organismo e delle caratteristiche chimico-fisiche del suo ambiente interno), l'eccessivo consumo di zucchero può risolversi in un numero di altre serie conseguenze. La seguente è una lista di alcuni degli effetti metabolici tratta da alcune riviste mediche e pubblicazioni scientifiche.

Lo zucchero può:

1. sopprimere il sistema immunitario
2. sconvolgere l'equilibrio minerale dell'organismo
3. causare nei bambini: iperattività, ansia, difficoltà di concentrazione, irritabilità
4. causare nei bambini: sonnolenza, diminuzione dell'attività
5. influire negativamente sui risultati scolastici dei bambini
6. produrre un significativo aumento dei trigliceridi nel sangue
7. diminuire le difese contro le infezioni batteriche
8. causare danni renali
9. ridurre i valori di HDL (colesterolo buono)
10. favorire l'aumento dei valori di LDL (colesterolo cattivo)
11. provocare carenza di cromo
12. provocare carenza di rame
13. interferire con l'assorbimento di calcio e magnesio
14. causare la formazione di cancro al seno, ovaie, prostata e retto
15. causare cancro al colon, con un aumento del rischio nelle donne
16. essere un fattore di rischio per il cancro alla cistifellea
17. provocare un rapido aumento dei livelli dello zucchero nel sangue
18. diminuire la capacità visiva
19. aumentare il livello di un neurotrasmettitore chiamato serotonina, che può restringere i vasi sanguigni
20. causare ipoglicemia
21. produrre acidità di stomaco
22. aumentare l'adrenalina nei bambini
23. aumentare il rischio di malattie cardiache coronariche 24. rendere più veloce il processo d'invecchiamento, favorendo la formazione di rughe e capelli grigi
25. portare all'alcolismo
26. favorire la carie dentaria
27. contribuire all'aumento di peso e all'obesità
28. ad alti consumi può portare all'aumento del rischio
per il morbo di Crohn e colite ulcerativa
29. provocare forti infiammazioni intestinali in persone con ulcere gastriche o duodenali
30. portare alla comparsa di artriti
31. provocare l'asma
32. causare la candidosi (infezione da funghi)
33. provocare la formazione di calcoli biliari
34. provocare la formazione ci calcoli renali
35. causare cardiopatia ischemica
36. causare l'appendicite
37. aggravare i sintomi della sclerosi multipla
38. causare indirettamente emorroidi
39. favorire la formazione di vene varicose
40. aumentare notevolmente la glicemia e la risposta insulinica nelle donne che assumono contraccettivi orali
41. causare malattia periodontale (piorrea)
42. contibuire all'osteoporosi
43. contribuire all'acidità della saliva
44. diminuire la sensibilità all'insulina
45. portare a diminuzione della tolleranza al glucosio
46. diminuire i livelli di ormone della crescita
47. aumentare il colesterolo totale
48. aumentare la pressione sanguigna sistolica
49. cambiare la struttura delle proteine causando un'interferenza con l'assorbimento delle proteine
50. provocare allergie alimentari
51. contribuire all'insorgenza del diabete
52. in gravidanza può causare tossiemia
53. favorire eczemi nei bambini
54. causare malattie cardiovascolari
55. intaccare la struttura del DNA
56. favorire la formazione di cataratta
57. causare l'enfisema
58. causare aterosclerosi
59. favorire la formazione di radicali liberi nel sangue
60. diminuire le funzioni degli enzimi
61. causare perdita di elasticità dei tessuti
62. produrre una divisione delle cellule epatiche portando ad un aumento delle dimensioni del fegato
63. aumentare la quantità di grassi nel fegato
64. aumentare le dimensioni e produrre mutamenti patologici dei reni
65. sovrasollecitare il pancreas, provocando un danno
66. aumentare la ritenzione di liquidi
67. causare costipazione
68. portare a miopia
69. compromettere le pareti dei capillari
70. provocare ipertensione
71. causare emicranie
72. favorire l'aumento di onde cerebrali alfa, beta, delta e theta che possono alterare le capacità mentali
73. portare a depressione
74. nelle persone che seguono una dieta con alti livelli di zuccheri può aumentare l'aumento della risposta
insulinica
75. aumentare la fermentazione batterica nel colon
76. provocare squilibri ormonali
77. aumentare l'adesività piastrinica che aumenta il rischio di coaguli sanguigni
78. aumentare il rischio di comparsa del morbo di
Alzheimer
79. aumentere il rischio di cancro gastrico
80. causare dispepsia con conseguenti difficoltà digestive 81. favorire l'aumento del rischio di gotta
82. aumentare il rischio di cancro al colon nelle donne
83. rendere l'ipotalamo ipersensibile ad un'ampia varietà di stimolazioni
84. causare capogiri
85. in soggetti con vasculopatie periferiche, un alto consumo di zucchero può aumentare l'adesione piastrinica
86. portare a tumori del tratto biliare
87. ridurre le quantità di micronutrienti antiossidanti
88. nelle addolescenti in gravidanza può aumentare il rischio di parto prematuro
89. dimuinuire il tempo di attraversamento del cibo attraverso il tratto gastrointestinale
90. aumentare la concentrazione di acidi biliari nelle feci e degli enzimi batterici nel colon che possono alterare la bile favorendo la produzione di composti cancerogeni e cancro al colon
91. portare alla diminuzione di cromo nell'organismo che è collegato allo sviluppo e alla progressione della miopia
92. contribuire alla fragilità dei tendini
93. essere una sostanza che provoca assuefazione
94. essere intossicante, simile all'alcool
95. peggiorare i sintomi della sindrome premestruale
96. inibire i linfociti
97. provocare nei bambini comportamenti impropri e diminuire il rendimento
98. peggiorare i sintomi nei bambini con deficit dell'attenzione
99. aumentare l'instabilità emotiva
100. quando presente nelle gomme da masticare può causare carie dentale.
(Nancy Appleton, Ph.D.)

4 Sabina, 5/02/06 04:49

LA CUCINA DEL
DIAVOLO
E LO ZUCCHERO
di A. Sestili

Ad un piccolo libro che, per rnole, non può avere molta evidenza sugli scaffali delle librerie, l’Autore, il dottor Gunther Schwab, ha voluto dare per titolo "Cucina dei Diavolo".

La piccola mole ed il titolo costituiscono un prirno rnimetismo per il libro. Ma l'Autore è ricorso anche ad altri espedienti, non accontentandosi di essi per scrivere, con pertinenza e con precisione, di verità che sconcertano e che riguardano i mezzi ed i procedinienti con cui le industrie e le tecnologie (troppo interessate al solo loro profitto), si sono sostituite alla Natura nel fornire gli alimenti all'uomo, il quale, indifeso in conseguenza di un suo caratteristico ignorare, ha subito un condizionamento dei suoi gusti e delle sue scelte tale da non essere nemmeno più possibile allarmarlo efficacemente nell’esclusivo suo interesse. Forse per questo per dire di fatti veri di tal natura l'Autore ha ritenuto di porre le realtà descritte sulla bocca del “diavolo", al quale viene concessa ogni azione intelligentemente nefasta nei confronti della vita e della salute dell'uomo.

Immagina, pertanto, una "casa del dìavolo", con
personaggi vari e cori dei "diavoli" specializzati e preposti ad attività intese a sottrarre quanto assicura la migliore vitalità agli alimenti, a sostituire tali sostanze con altre velenose, a snaturare con procedimenti vari i cibi dell'uomo. Le descrizioni ed i risultati, fatti dire
a personaggi immaginari ed esposti con un tono che sa di fiaba, rischiano di essere letti in chiave fantasiosa: sono, invece, delle esposizioni che, nella loro realtà, dovrebbero aver allarmato milioni di uomini e da rnolto tempo.

Vediamo che cosa dice il “ diavolo Morf “, preposto alla raffinazione degli alimenti, nella sua relazione resa al "diavolo direttore del reparto veleni negli alimenti" a riguardo dello zucchero:
" ... Che cosa c'è da dire contro lo zucchero: per quanto risulta, si tratta di un alimento indispensabile!", obiet¬ta la dottoressa Rolan, amica di Morf e da lui portata a presenziare al rap¬porto. E Morf: "Ha ragione.
Lo ¬zucchero, presente nel regno vegetale quale sostanza vegetale e plastica, è un elemento fondamentale per la vita. Lo troviamo in misura del 14 per cen¬to nella canna da zucchero, dal 17 al 20 per cento nella barbabietola unitamente a clorofilla, bioelementi e minerali. In tale concentrazione e sintesi, lo zucchero, quale prodotto naturale “ vivo “, è nutrimento neces¬sario e di valore completo, insuperabile ed insostituibíle per le necessarie sostanze plastiche minerali che esso contiene in forma organica. Negli zuccherifici, però, viene sotto¬posto ad un lungo e complicato pro¬cesso industriale.
Il sugo dei vegetali che lo conten¬gono, viene riscaldato con latte di cal¬ce e da ciò risulta, anzitutto, una per¬dita dei sali minerali e delle sostanze proteiche. Con la reazione alcalina tutte le vitamine vengono distrutte. Nel corso di ulteriore lavorazione, lo zucchero viene a contatto con ossido di calcio, acido carbonico, anidride solforosa, carbonato di calcio. La massa è quíndi sottoposta a ripetuta cottura, a raffreddamento, poi a cristallizzazione ed a centrifugazione. La melassa viene poi dezuccherata con l'aiuto di idrossido di stronzio. Il pro¬dotto già senza vita, così ottenuto, passa quindi alla raffineria.
Qui è purificato con carbonato aci¬do di calce, reso bianco con l'acido solforoso, filtrato attraverso carbone animale e colorato con blu indantrene, una sostanza colorante tratta dal ca¬trame, o con il tossico blu oltremare.
Che cosa possiarno fare davanti a questa realtà?
Dovremmo cominciare col dive¬nirne coscienti come singoli: per pas¬sare, poi, ad un conseguente orienta¬mento che modifichi determinate no¬stre abitudini ed i gusti che ci condi¬zionano. Se la totale eliminazione dello zucchero industriale non è for¬se opportuna e possibile, è però realizzabile l'eliminazione di determi¬nati alimenti e, di bevande che richiedono la dolcificazione con zucchero.
E’ ad esempio fattibile l'abolizione o la decisa riduzione degli alimenti dolcificati della colazione mattutina e la loro sostituzione con minestre a base di fiocchi di cereali, con zuppe o con brodi vegetali, la rilevante riduzione nel consumo di altri alimenti o di bevande in ogni modo zuccherate; la sostituzione, nella rnisura e nelle occasioni possibili, dello zucchero con miele. Provvedendo in tali rnaniere avre¬mo gia ottenuto, nel nostro interesse e a nostro vantaggio, un efficace ri¬sultato, tale da ridurre o da contene¬re, i palesi o inavvertiti danni che ci può arrecare quel prodotto che non è poi molto esagerato definire come un "dolcissinio veleno".
Il risultato finale di questo proces¬so raffinato e complicato è una so¬stanza chimica chiamata saccarosio (C 12 H22 01 1 ), smerciata nei negozi corne zucchero cristallino, in polvere, in pani o candito. Ed ecco che, con scaltrezza e perfidia, abbiamo ridotto a strumento di morte una sostanza vi¬vente della Natura.
Lo zucchero che esce dalla raffi¬neria ha perduto ogni contatto con i sali vitaIizzanti e le ossidasi ed è una materia sintetica completamente mor¬ta, la cui digestione l'organismo uma¬no non è in grado di sostenere senza effetti negativi. Tutte le sostanze vita¬li ed immunizzanti sono state distrutte o diluite ed alterate.
Preziose sostanze proteiche, pectine e vitamine vengono separate con la melassa e utilizzate quale fo¬raggio per il bestiame. Il prodotto fi¬nale degli zuccherifici ha una densità dei 98,4 99,5 per cento ed in tali con¬dizioni agisce corne un "tossico".
"Una grossa parola che spetta a lei di dimostrarci!", borbotta la dotto¬ressa.
Morf. "Chieda ad un coltivatore cosa può succedere se egli concimasse i suoi campi con un fertilizzante ad azione sette volte maggiore di quanto essi possono sopportare! Tutte le pian¬te morirebbero. Lo zucchero industriale esercita una azione irritante sulle mucose, i tessuti, le ghiandole, i vasi sanguigni e gli organi digerenti dell'uomo.
Lo zucchero è il solo elemento a non contenere acqua.
Lor signori avranno già inteso dire cosa succede quando si deve digerire un cibo cui mancano le sostanze vita¬li. Esso agisce sull'organisino corne un invasore che arraffa per
sè tutte le sostanze che gli mancano, ma di cui ha bisogno per il suo catabolismo: e cioè sostanze vitali, bioelementi catalitici e minerali organici. Mille parti di acqua non sono in grado di assorbi¬re che una parte dì calcio. Aggíun¬gendo zucchero, la stessa quantità di acqua ne assorbe 35 volte di più. Lo zucchero si combina facilmente con il calcio: distrugge quindi, alla
pari della farina bianca, ossa e denti, dall'interno verso l'esterno.
D'altra parte l’alimento, non genu¬ino, altera la saliva, cosicché i denti vengono attaccati anche dall'esterno perché, in certo qual modo, si trovano esposti ad un bagno di aggressivi chi¬rníci. I liquidi dei tessuto dentario han¬no una pressione di circa 7 atmosfe¬re: lo zucchero industriale alimenta la pressione osmotica della saliva sino a 33,8 atmosfere e, attraverso erosìoni e fessure, penetra nei denti come un cuneo ad azione esplosiva, con una compressione di poco inferiore alle 27 atmosfere.
Dirò ancora che gli alimenti gros¬solani, ad elevato tenore minerale, sti¬molano la peristalsi intestinale, poiché questi mancano completamente nello zucchero raffinato, il nostro magnifico agente morbifero è ottima¬mente idoneo a paralizzare il rnoví¬mento spontaneo dell'intestino.
Tanto più zucchero l’uomo ingeri¬sce, tanto più pigro diventa l'intestino: ed alla pigrizia intestinale è imputabile una infinità di gravi malattie".
Fin qui il "diavolo Morf': fra quan¬t'altro potrebbe aggiungersi riteniarno di limitarci con quanto segue:
Gli zuccheri o glicidi rappresen¬tano l'alimento
energetico per eccel¬lenza. Nella fase finale di trasforma¬zione cui li sottopone ]’organismo, ven¬gono ridotti in glucosio che è l’agente e l'energetico della contrazione mu¬scolare durante la quale si consuma. Ma i glicidi naturalmente congeniali all’uomo non sono quelli trasformati dall'industria, ma bensì quelli elabora¬ti dalla Natura.
Senza addentrarci nella loro descri¬zione possiamo dire che quelli che ri¬corrono più frequentemente nell’ali¬mentazione dell'organismo umano sono compresi nei monosaccaridi (fruttosio, levulosio, ecc.), nei disaccaridi (lattosio, maltosio. ecc.) e nei polisaccaridi (amido, fecole, ecc.).
Essi dovrebbero essere assunti nei prodotti naturali che li contengono (cereali, patate, legumi ed altri ortag¬gí, latte, ecc.), nei quali sono presenti congiuntamente a sali minerali, vitamine, proteine ed altre sostanze an¬cora, conosciute e sconosciute, ma essenziali per una completa ed equilibrata nutrizione. Per contro, lo zuc¬chero, prodotto dall'industria con i procedimenti sopra descritti, è un alimento devitalizzato e squilibrato. Assunto in quantità diviene causa dei danni sopracitati e concausa di altri. Ne deriva la necessità di una sua effi¬cace limitazione che si affianca an¬che al consiglio di un ragionevole ed appropriato razionamento degli idrati di carbonío in genere.

PRENDIAMO L’ABITUDINE DI USARE ZUCCHERO DI CANNA DA ZUCCHERO

5 Sabina, 5/02/06 04:49

*** *** ***

ZUCCHERO RAFFINATO (SACCAROSIO)
Lo zucchero raffinato (saccarosio) è un alimento senza vita che può diventare pericoloso quando se ne abusa, anche perché subisce quasi 20 processi chimici (usando anche parti animali) in cui perde più del 90% degli alimenti nutritivi. Crea infatti una situazione di emergenza artificiale, in cui sembra di avere una maggior energia, mentre ciò è solo l'effetto di un momento di sovraeccitazione passeggera dovuta alla liberazione di ormoni da parte delle ghiandole surrenali e del pancreas. Lo zucchero è necessario al nostro organismo, però nella sua forma naturale, ovvero come ci viene fornito dalla frutta fresca e dagli altri carboidrati (patate, pane, pasta, riso, verdura, ecc.).
Quando si mangia qualcosa di dolce il pancreas emette dell'insulina per fare in modo che il livello di glucosio nel sangue non aumenti oltre una certa misura. Se questa situazione si ripete sovente il pancreas si danneggia ed allora emette insulina in continuazione, risultato: il livello del glucosio nel sangue resta sempre basso e la persona non ha energia sufficiente per vivere. Questa malattia, detta ipoglicemia, costringe il malato ad assumere qualcosa, magari di dolce, quando sente che le sue energie sono proprio esaurite.
Per essere debitamente assimilato lo zucchero necessita di sali minerali e vitamine, che i cibi naturali hanno nelle giuste proporzioni, mentre lo zucchero industriale non ne contiene affatto. Ne consegue che per digerirlo (e assimilarlo) deve essere utilizzata la riserva organica tra cui possiamo elencare le vitamine B2, B3, B5, B6, C, ed E; calcio, manganese, magnesio, cromo e zinco.
Ne consegue che lo zucchero raffinato ed i prodotti che lo contengono privano il corpo di queste preziose sostanze creando irritabilità, nervosismo ed il terreno per problemi ancor più gravi (ipoglicemia, ecc.). Per ovviare a simili inconvenienti è possibile ridurne il consumo in modo lento ma progressivo, sostituendolo con del malto (di grano, di riso, ecc), con del succo di mele, di uva, ecc…
Riferimenti bibliografici
1. Farmacia e Fitoterapia
Gemi Edizioni S.r.l., C.P. Monterotondo Stazione,
00016 Monterotondo (RM).
2. Piante Officinali - Integratori Naturali,
Supplemento a RNC, pubblicato a cura della Body Sprint, 37013 Caprino Veronese (VR). Tel. 045-6200111.
3. Sugar Blues
Macro Edizioni – Via Savona 66
47023 Diegaro di Cesena (FC).
** LO ZUCCHERO RAFFINATO FA BENE? **

Ingurgitare, questo è il modo con cui gli occidentali si nutrono. Gli alimenti? La maggior parte sono del tipo non naturale, il buon 70 % del tipo di produzione industriale non integrale e raffinato. Punta di diamante gli Usa che, a discapito di una macchina sanitaria potentissima ed efficientissima, presenta al mondo la popolazione maggiormente malata di patologie cronico-degenerative. La migliore macchina sanitaria e il popolo piu malato? Qualcosa non torna. Su cosa puntare il dito? In primis l'alimentazione e gli stili di vita. Un' alimentazione
che è fonte di malnutrizione e anticamera di serie patologie, con un valore misconosciuto che miete vittime.

Osserviamo, ad esempio, l'uso di quello che può sembrare banale: lo zucchero raffinato.

Gia‚ nel 1957, il dr. William Coda aveva compreso che l'alimentazione era regolata da sistemi di equilibrio omeostatico e biochimico: la biochimica moderna faceva i suoi primi passi negli studi clinici medici. Qualcosa però non si è mossa nella direzione giusta. Sono pochi i terapeuti della cosiddetta medicina ufficiale che vigilano sul modo di mangiare dei propri pazienti. Si tende a medicalizzare e "correggere " farmacologicamente. Errore
su errore. Meglio dire un orrore.

Perchè è cosi deletiero lo zucchero raffinato? Cosa è la raffinazione?

La sostanza naturale presente nella barbabietola da zucchero, viene sottratta, privandola delle sue componenti biologiche: vitamine, proteine, ecc. per renderla più bella alla vista del consumatore. Il colore bianco è migliore ed accattivante, inoltre anche il gusto dello zucchero non raffinato è diverso dalle abitudini del palato, alle quali la stragrande maggioranza dei consumatori fa riferimento. Ogni cibo raffinato, come direbbe un medico cinese, perde lo Jing. E' come se perdesse il valore biologico, le naturali funzioni per le quali è stato creato. Diamo qui qualche spunto sulla biochimica dei danni nell' organismo umano:

* Aumenta l'acidita‚ del sangue. L'assenza dei substrati vitaminici e proteici, cagionata dall'attività di raffinazione, impone al nostro organismo la necessità di consumare i propri per la scissione dello zucchero; questo va a creare molecole di ac. Piruvico in sovrabbondanza, che acidificano il sangue: situazione che altera parecchie condizioni biologiche tra cui anche la respirazione cellulare.

* Impoverisce il corpo di sali minerali. L'acidificazione forzata crea una condizione "tampone", per la quale l'organismo si mette a sottrarre calcio dalle fonti principali come denti ed ossa, nel tentativo di bloccare l'eccessivo metabolismo acido, per cui si perde per sempre il substrato principale delle ossa e dei denti, condannandolo all'osteoporosi.

* Impegna e intossica il fegato. Lo zucchero non scisso si accumula nel fegato che diventa un contenitore di molte molecole di glucosio, fin quando, diventato "grasso" e superate la capacità di immagazzinamento, fa accumulare queste molecole in altri organi vitali.

* Produce acidi grassi. Il fegato "grasso" è centrale nell'aumento del colesterolo e dei trigliceridi nel
sangue.

* Perdita di memoria. Si è notato che lo zucchero raffinato, condizionando l'intero metabolismo cellulare, determina una perdita diretta della capacità di memorizzare dati e di avere una memoria attiva.

* Sonnolenza. Altra condizione diretta da uso eccessivo.

Il paradigma alimentazione e salute era già noto dai tempi di Ippocrate (400 a.C.), per cui "fai che il tuo cibo sia la tua medicina" era l'impostazione di pensiero e regola centrale di ogni azione medica. Oggi sembra che si sia invertita la rotta, con al centro uno degli errori reiterati: la raffinazione degli alimenti che mangiamo. Ad esempio, negli Usa, il rapporto cibo naturale ed industriale è di 20 a 80. Colpa dei media? Probabilmente la faccenda piu scottante è far collimare gli interessi delle multinazionali con quelli della salute pubblica. A questo dobbiamo pensarci noi consumatori, senza dimenticare che in caso contrario non ci penserà nessun altro, politici compresi.

Ormai c'è di tutto, alimenti di ogni tipo, che imitano lontanamente l'originale, riuscendo nel colore, nel
sapore, nell'odore, ma non certo nella sostanza. Nello
Jing direbbero gli orientali. Ma questo progresso può sostituirsi alla natura? La chimica moderna può eguagliare la natura? Mi sono chiesto tante volte se esiste un chimico coraggioso e super-pagato, che riesca a "inventarsi" il valore biologico dell'uovo di gallin o del succo d'uva, rispetto a quelli che circolano sul nostro mercato: quasi 3000 sostanze diverse. Io non l'ho ancora sentito, e voi?

Per quanto possibile abituiamo sin da piccoli i nostri figli a consumare alimenti naturali, freschi, compreso zucchero integrale, probabilmente poco invitante per colore e gusto, ma sano e complementare in una dieta equilibrata.

Ricordiamo che l'atto di zuccherare e/o salare le pietanze è di per se una cattiva abitudine e comporta squilibri organici.

Giuseppe Parisi,
medico chirurgo, esperto in terapie non convenzionali

www.fomeco.orgf

BACI!!! :)

6 shivers, 7/02/06 17:16

la nipote della mia fidanzata fa impressione: ha 3 anni e mangerebbe solo dolci e zucchero: arrivano per pranzo, padre, madre e bambina e lei inizia a mangiar caramelle, poi mangia un po' di risotto, smette, prende il barattolo della nutella e via con le cucchiaiate. L'ho vista anche prendere le bustine dello zucchero e spararsele giù lisce. I genitori, quando ho fatto notare che così non va tanto bene, hanno risposto che non sanno cosa fare. Forse, ho suggerito, la cosa migliore sarebbe stata quella di non rendere le sue papille gustative dipendenti dallo zucchero, evitando di darle in continuazione dolci su dolci. Adesso è dura farla smettere, però evitare di comprare e di tenere dolci in casa potrebbe non essere una cattiva idea.

7 Sabina, 8/02/06 05:00

Si...l'ho visto tantissime volte anche io...stessa risp
dai genitori.

Penso anche io che togliere tutto sia la cosa migliore...però, dato che lo zucchero bianco da astinenza come la droga, suggerisco, essendo una bimba, di farlo gredualmente...e poi, diciamocelo: ne troverà sempre in abbondanza all'asilo, alle elementari...e via dicendo...siamo circondati dal veleno!!!

In fondo lo è anche la farina bianca...ma molti ne fanno uso ancora.

Andiamo un passo alla volta...

:o)

8 demon_vegan, 8/02/06 16:27

ma avevte rscritto la bibbia? c è da leggere troppo!!! cmq uso il fruttosio...ma il prezzo è assurdo

9 Tableboy, 8/02/06 21:44

nel muesli metto lo sciroppo0 d' acero .

10 Sabina, 9/02/06 01:34

Io uso ul Malto di Frumento...bello dolce! ^___^
Ma a volte anche lo zucchero di canna grezzo...quello vero!

"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi