Boicottare Olio di Palma!; pagina 2
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Ilaveg,
27/11/13 11:01
Comunque, anche se si vuole ignorare la questione umana per cui molte popolazioni vengono sfollate, come è citato nell'articolo riportato da Evelina, il fatto che si tratti di animali esotici rende il tutto più brutale, non solo per i bracconieri:
"Of the 50,000 or so surviing orangutans, more than 2,500 are killed every year in relation to palm oil. [...] Not only are [they] losing their treetop dweelings, but they face starvation [...] are beaten, their limbs are cut off with machetes, hot oil is thrown at them, they're burned. [...] Often mothers are killed on or near plantations and their babies are taken for the pet trade".
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Marina,
27/11/13 13:05
Tenete conto comunque che qualsiasi coltivazione toglie spazi agli animali selvatici, che non hanno piu' posto dove stare e o muoiono da soli o vengono uccisi.
Siamo abituati alle nostrane stragi di ungulati (caprioli, cinghiali, cervi, ecc.) che avvengono con la motivazione dei "danni all'agricoltura", perche', appunto, sia agricoltura che altri insediamenti umani tolgono spazi all'ambiente naturale.
La distruzione della natura e l'uccisione di questi animali non e' meno grave.
Per questo va considerato che il problema e' generale, per qualsiasi tipo di coltivazione - ricordandoci che la maggioranza delle coltivazioni non e' per consumo umano ma per mangimi per gli animali d'allevamento. Non e' piu' grave se avviene dall'altro capo del mondo.
A noi - vegan, animalisti - importa di tutti gli animali, quindi tutto va messo sullo stesso piano e dobbiamo sapere che qualsiasi spazio tolto alla natura genera questi problemi.
La mia impressione e' che invece a un sacco di gente faccia impressione quel che avviene agli animali "esotici" e non tenga conto di questo fatto. Senno' si batterebbero con altrettanta foga contro la distruzione di qualsiasi territorio dovuta principalmente all'allevamento. In primis la foresta amazzonica brasiliana, ma anche tanti posti piu' nostrani.
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Ilaveg,
27/11/13 13:24
Marina ha scritto:
Tenete conto comunque che qualsiasi coltivazione toglie spazi agli animali selvatici, che non hanno piu' posto dove stare e o muoiono da soli o vengono uccisi.
Siamo abituati alle nostrane stragi di ungulati (caprioli, cinghiali, cervi, ecc.) che avvengono con la motivazione dei "danni all'agricoltura", perche', appunto, sia agricoltura che altri insediamenti umani tolgono spazi all'ambiente naturale.
La distruzione della natura e l'uccisione di questi animali non e' meno grave.
Per questo va considerato che il problema e' generale, per qualsiasi tipo di coltivazione - ricordandoci che la maggioranza delle coltivazioni non e' per consumo umano ma per mangimi per gli animali d'allevamento. Non e' piu' grave se avviene dall'altro capo del mondo.
Questo si, però è anche vero che da noi vi è un minimo di regolamentazione e vi sono comunque metodi meno cruenti per tenere lontani gli animali dalle coltivazioni (recinzioni, reti etc..), nel sudest asiatico si fa tutto in barba alle leggi.
E' vero che tutto il dibattito sull'olio di palma è stato gonfiato dai conservazionisti ma è anche vero che molto facile farne a meno, e resto dell'idea che sia meglio sbattersi un attimo a cercare le omunque un prodotto alternative visto che è comunque un prodotto che ammazza animali/distrugge le foreste e la vita degli indigeni ed è assolutamente evitabile..
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Andrea,
27/11/13 16:21
Ilaveg ha scritto:
ed è assolutamente evitabile..
In realtà è molto più difficile da evitare di carne, latte, uova, ecc. ecc. Più che altro per l'aspirante vegan non è una differenza da poco pensare di doverlo eliminare o meno.
Ma il punto è che se uno vuole eliminarlo va bene, dire che è un prodotto con un impatto ambientale maggiore della media (vedi post di Lia) anche, quello che è assurdo è dire che è un prodotto non vegan perché uccide animali o far credere che abbia qualcosa di diverso da centinaia di altri prodotti.
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Andrea,
27/11/13 16:21
Ilaveg ha scritto:
Comunque, anche se si vuole ignorare la questione umana per cui molte popolazioni vengono sfollate, come è citato nell'articolo riportato da Evelina, il fatto che si tratti di animali esotici rende il tutto più brutale, non solo per i bracconieri:
"Of the 50,000 or so surviing orangutans, more than 2,500 are killed every year in relation to palm oil. [...] Not only are [they] losing their treetop dweelings, but they face starvation [...] are beaten, their limbs are cut off with machetes, hot oil is thrown at them, they're burned. [...] Often mothers are killed on or near plantations and their babies are taken for the pet trade".
E' questo che non capisco, perché sarebbe più brutale delle talpe dilaniate dalle trebbiatrici? Degli animali massacrati dai cacciatori al di fuori del "normale" periodo di caccia per "proteggere" i campi che ci sono qui in Italia?
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Andrea,
27/11/13 16:21
Ilaveg ha scritto:
Posso essere d'accordo sul fatto che molte altre coltivazioni creano dei problemi, ma non credo che questo debba essere una scusa per non cambiare i nostri comportamenti o orientare meglio i nostri consumi.
Mah.. non vedo come prendere un prodotto a caso tra centinaia che hanno lo stesso imatto e dire che non è vegan sia orientare meglio i consumi. Capirei un'analisi sugli ingredienti vegetali più o meno impattanti.
Non è proprio un problema da poco, perché
1) Siamo arrivati al punto in cui perfino molti vegan scrivono che è meglio consumare latte e uova dell'olio di palma (il che è follia pura, i cibi animali sono comunque 10-20 volte più impattanti di quelli vegetali, oltre all'uccisione diretta di animali che comportano)
2) All'aspirante vegan viene sempre più spesso che tutti i prodotti con olio di palma sono da evitare per essere vegan, facendo apparire la scelta infinitamente più difficile proprio perché l'olio di palma è onnipresente
3) Diverse attività che stanno introducendo varianti vegan, soprattutto nel campo della pasticceria ne ricavano valanghe di insulti sulle loro pagine facebook, siti ecc. E quando chiedono spiegazioni nessuno sa farlo.
Qui c'è un buon esempio, un articolo (trovato sul momento con google) chiede che differenza ci sia tra olio di palma e "banane, noci di cocco, zucchero, e ogni altro cereale che viene coltivato in modo non sostenibile". Zero risposte, solo decine di "Guarda questo video su youtube, l'olio di palma uccide animali" (coem se qualcuno lo avesse negato..)
http://eatingconsciously.tumblr.com/post/30330216488/palm-oil-is-veganL'unica risposta vera è quella dell'ambientalista che dice di non essere vegan, ma che gli orango sono in via di estinzione e che per questo l'olio di palma è diverso dagli altri prodotti.
Mi pare che come dice l'articolo sia stato fatto da parte di gruppi ambientalisti "un eccellente lavoro nell'impacchettare la questione [dell'olio di palma] in una campagna di facile marketing".
22
Marina,
27/11/13 16:30
Ilaveg ha scritto:
Marina ha scritto:
Tenete conto comunque che qualsiasi coltivazione toglie > spazi agli animali selvatici, che non hanno piu' posto dove > stare e o muoiono da soli o vengono uccisi.
Siamo abituati alle nostrane stragi di ungulati (caprioli, > cinghiali, cervi, ecc.) che avvengono con la motivazione dei > "danni all'agricoltura", perche', appunto, sia agricoltura > che altri insediamenti umani tolgono spazi all'ambiente > naturale.
La distruzione della natura e l'uccisione di questi animali > non e' meno grave.
Per questo va considerato che il problema e' generale, per > qualsiasi tipo di coltivazione - ricordandoci che la > maggioranza delle coltivazioni non e' per consumo umano ma > per mangimi per gli animali d'allevamento. Non e' piu' grave > se avviene dall'altro capo del mondo.
Questo si, però è anche vero che da noi vi è un minimo di regolamentazione
Veramente la regolamentazione fatta da parte delle istituzioni (Province e Regioni) consiste nell'approvare ogni anno, in quasi tutte le province, un "piano di abbattimento" di centinaia di animali...
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Ikki,
27/11/13 17:27
Sono d'accordo con quello che dice Andrea, mesi fa (molti mesi fa) su un gruppo facebook vegan o presunto tale ho consigliato una marca di biscotti che si trovano al supermercato, al cioccolato con le gocce di cioccolato, veramente buonissimi tra l'altro. Non mi si sono scagliati tutti contro perché tra gli ingredienti c'era l'olio vegetale (quindi implicitamente di palma) e quindi quei biscotti secondo loro non erano vegan? Uno addirittura è arrivato a dirmi che non si dovrebbero nemmeno comprare le patatine prefritte surgelate, e che quando si ha voglia di patatine bisogna farsele da soli e autoprodursi tutto (in pratica, secondo lui non sarei dovuta più uscire di casa per trovare il tempo di autoprodurmi tutto; chissenefrega poi se una ragazza ha mille impegni tra fidanzato, università e scout). Oh, la prossima volta i biscotti me li tengo per me.
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Andrea,
27/11/13 19:17
Ecco, questo è il problema. Pensiamo al potenziale vegan che legge 'sta roba.. Io ad esempio non ho l'auto, cambio cellulare solo quando mi si rompe ecc. ecc. ma non mi sognerei mai di dire che se uno ha l'auto o vuole comprarsi uno smartphone pur avendo già un vecchio cellulare non è vegan (e spero almeno che siamo tutti d'accordo sul fatto che siano cose che impattano infinitamente più dei cibi con l'olio di palma).
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Ilaveg,
27/11/13 21:47
Probabilmente allora mi sono spiegata male: per quel che penso, l'impatto che ha sugli animale E sull'ambiente E sulle popolazioni locali (queste 3 variabili assieme) me lo rende un prodotto incompatibile con la mia scelta, ma mi rendo conto che analizzando solo la questione animale potrebbe non essere lo stesso per altri.
26
Marina,
27/11/13 22:13
Quello che stiamo dicendo è che sono tanti altri i prodotti così, sia alimentari che non, e anche peggio di questo.
Per cui va benissimo che ognuno faccia le sue scelte, ci mancherebbe, altra cosa è dargli un significato maggiore senza che ci siano delle basi e soprattutto legarlo alla scelta vegan.
In sostanza, quello che ha già spiegato Andrea, e che quindi non sto a ripetere ;-)
27
Andrea,
28/11/13 08:21
Ilaveg ha scritto:
Probabilmente allora mi sono spiegata male: per quel che penso, l'impatto che ha sugli animale E sull'ambiente E sulle popolazioni locali (queste 3 variabili assieme) me lo rende un prodotto incompatibile con la mia scelta, ma mi rendo conto che analizzando solo la questione animale potrebbe non essere lo stesso per altri.
Il che comunque è diverso dalle posizione della maggior parte dei boicottatori dell'olio di palma. Ma anche considerandole tutte insieme, non ho mai trovato un solo articolo (e da 2 anni lo sto chiedendo a tutti quelli che invitano a boicottarlo quindi ai diretti interessati) che lo confronti con i danni di centinaia di altri prodotti.
Se guardi l'articolo che ho linkato è successa esattamente la stessa cosa. Linkare un articolo sullo sfruttamento delle popolazioni locali non ha senso, perchè te ne posso linkare per le banane, il caffè, ecc. ecc. anche se vanno molto meno "di moda".
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AndreaIris,
28/11/13 09:03
Andrea, il link all'articolo però non l'hai inserito :D (a meno che non sia tordo io :/ )
In ogni caso, pure io finora sono sempre stato un pochino perplesso riguardo alla questione olio di palma... per ora ho un po' sospeso i giudizio.. ma il ragionamento che fate tu e Marina mi sembra più sensato di altri sentiti in merito..
29
Andrea,
28/11/13 09:16
AndreaIris ha scritto:
Andrea, il link all'articolo però non l'hai inserito :D (a meno che non sia tordo io :/ )
Che scemo, l'avevo dimenticato.. aggiunto ora (messaggio 21)
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Ilaveg,
28/11/13 10:46
Si alla fine si ritorna al "Dovrei consumare quello che non so da dove viene e come viene prodotto?" che è una discussione infinita.
Concordo comunque sul fatto che un neovegan potrebbe confondersi le idee, credo che sia una posizione sulla quale ognuno trae le proprie considerazioni dopo un pò di tempo e riflessione!