Yves Rocher fuori standard?

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1 Giulia85, 17/01/12 00:24

Ciao a tutti,mi sono riguardata la discussione yves roches perchè una mia conoscente ha cominciato a vendere questi prodotti,e leggendovi e controllando la lista VIVO ho visto che non è più certificata per quanto riguarda i test sugli animali sapete com'è successo?mi sembra strano che una ditta che si professa tanto "verde" abbia ricominciato a fare test dopo più di 20 anni,sul catalogo che mi ha dato questa ragazza c'è il solito simbolino del coniglietto e sotto c'è scritto"yves roches,con il marchio one voice,s'impegna contro la sofferenza degli animali dal 1989"quindi non mi devo fidare?(il catalogo è il primo del 2012)a parte la questione di finanziare la sanofi io ho sempre consigliato a chi mi chiedeva consigli per i trucchi la lepo e questa...certo che se anche marche dello standard cambiano direzione accidenti a loro devo controllare spesso la lista vivo(cosa che non facevo perchè mi ero copiata i nomi delle marche ok su un foglietto che ho messo nel portafoglio).

2 seitanterzo, 17/01/12 01:31

Giulia85 ha scritto:
Ciao a tutti,mi sono riguardata la discussione yves roches perchè una mia conoscente ha cominciato a vendere questi prodotti,e leggendovi e controllando la lista VIVO ho visto che non è più certificata per quanto riguarda i test sugli animali sapete com'è successo?

Non c'è più, ma l'avevo solo letto qui.

mi sembra strano che una ditta
che si professa tanto "verde" abbia ricominciato a fare test dopo più di 20 anni,

quello non vuol dire proprio nulla....

(cosa che non facevo perchè mi ero copiata i nomi delle (((((
marche ok su un foglietto che ho messo nel portafoglio).

potresti scaricarti il pdf! :P

3 Marina, 17/01/12 20:42

Le ditte straniere non le trovi comunque sulla lista VIVO, per quelle rimandiamo al sito della BUAV, sennò diventerebbe un lavoro a tempo pieno, peraltro molto palloso ;-(

Comunque, Yves Rocher era sul sito della BUAV fino a poche settimane fa, anche se c'era il problema che è per gran parte della Sanofi Aventis.
Ma poi è stato tolto dal sito della BUAV, anche se non sappiamo il perché. Ma se non c'è, vuol dire che non aderisce allo Standard, per forza.

Ciao,
Marina

4 Giulia85, 17/01/12 22:36

seitanterzo ha scritto:

....
(cosa che non facevo perchè mi ero copiata i nomi delle > marche ok su un foglietto che ho messo nel portafoglio).
potresti scaricarti il pdf! :P

@Seitan :P no ora me lo ricopio rigorosamente a mano da brava bimba...

5 Giulia85, 17/01/12 22:40

Marina ha scritto:
Le ditte straniere non le trovi comunque sulla lista VIVO, per quelle rimandiamo al sito della BUAV, sennò diventerebbe un lavoro a tempo pieno, peraltro molto palloso ;-(

Comunque, Yves Rocher era sul sito della BUAV fino a poche settimane fa, anche se c'era il problema che è per gran parte della Sanofi Aventis.
Ma poi è stato tolto dal sito della BUAV, anche se non sappiamo il perché. Ma se non c'è, vuol dire che non aderisce allo Standard, per forza.

Ciao,
Marina

Bastardi...quasi quasi cerco se c'è il modo di scrivere una mail per chiedere delucidazioni.Grazie Marina
p.s. sapevo di questa cosa della sanofi aventis ma se parlando di vivisezione qalcuno mi chiedeva consigli sulle marche io nominavo questa per una questione di male minore perchè è economica e facile da trovare,ora mi resta la lepo.

6 selene1990, 18/01/12 23:54

Buonasera a tutti sono nuova.
Mi chiamo Valentina ,ho 21 anni e vengo da taranto.Sto rispondendo perchè ho scritto alla buav,alla lav (persino yves rocher).
Siccome non posso fare copia incolla dell'email della buav e della lav,vi posso tradurre in sintesi ciò che mi è stato detto dalla buav .
Manderò l'email a marina originale.
mi è stato detto che la yves rocher non aderisce più allo standard cruelty free perchè siccome ha deciso di esportare cosmetici per vendere in cina,in cui per legge qualsiasi prodotto finito va testato su animali, la buav ha deciso di cancellarla in quanto nessun membro cruelty free deve esportare in cina...
Tenevo tantissimo a comunicare ciò.

7 Giulia85, 19/01/12 00:26

Che tristezza quindi per ampliare il suo mercato quest'azienda che tanto si professava come pionera dei cosmetici "verdi" rispettosi di ambiente e animali ecc,si è messa a ritestare i suoi prodotti?sbaglierò ma se è cosi mi fanno quasi piu schifo loro di quelli che testano e continuano a farlo...io non ho trovato il loro indirizzo mail sul sito,ma se mi dai l' indirizzo gli farei volentieri presente questa cosa.

8 selene1990, 19/01/12 00:38

giulia85 ti rispondo in mp

9 selene1990, 19/01/12 00:42

x giulia85:no non li ritesta lei diretttamente..lei esporta nel mercato asiatico dove testano il prodotto finito.cmq assolutamente tristezza e squallore..da evitare proprio guarda

10 zelia, 19/01/12 10:23

Ma che orripilanza!!!! Io di questo negozio mi ricordo solo una commessa antipatica che non mi lasciava uscire se non compravo una cosa in più di quelle che avevo in mano. Così arrivavo in cassa con una cosa in meno e poi, fingendo di essermi convinta, prendevo quello che mi mancava: "beh se proprio insisti, dammi anche un deodorante, vah!". Era l'unico modo per neutralizzarla. Una volta le ho anche detto "senti, io vengo qui solo perchè siete nella lista lav e prendo solo quello che mi serve", ma niente. Avanti con la storia che mi mancava un euro per avere un bollino in più. Tutto sommato non mi dispiace non rivederla mai più, anche se sarebbe meglio se non facessero i test in Cina.

11 Lia78, 19/01/12 10:59

selene1990 ha scritto:
x giulia85:no non li ritesta lei diretttamente..lei esporta nel mercato asiatico dove testano il prodotto finito.cmq assolutamente tristezza e squallore..da evitare proprio guarda

Penso però che dove esiste obbligo di legge di testare qualcosa sia l'azienda produttrice a doversi fare carico (direttamente o indirettamente tramite commissione) dei costi associati. Non penso ci sia qualcuno che in modo totalmente indipendente da YR (e soprattutto non pagato da loro) si mette a testare i prodotti. Poi magari mi sbaglio, ma non credo.

12 AndreaIris, 19/01/12 12:45

zelia ha scritto:
Ma che orripilanza!!!! Io di questo negozio mi ricordo solo una commessa antipatica che non mi lasciava uscire se non compravo una cosa in più di quelle che avevo in mano. Così arrivavo in cassa con una cosa in meno e poi, fingendo di essermi convinta, prendevo quello che mi mancava: "beh se proprio insisti, dammi anche un deodorante, vah!". Era l'unico modo per neutralizzarla. Una volta le ho anche detto "senti, io vengo qui solo perchè siete nella lista lav e prendo solo quello che mi serve", ma niente. Avanti con la storia che mi mancava un euro per avere un bollino in più. Tutto sommato non mi dispiace non rivederla mai più, anche se sarebbe meglio se non facessero i test in Cina.

ma..! Per fortuna non esistono (esistevano ormai) solo loro nella lista vivo, dopo un paio di volte del genere non mi vedevano più.. e spiegavo loro pure perchè...

13 Sheena, 19/01/12 12:49

Questa cosa mi ha fatto abbastanza pena se è vera, e mi sembra anche un pò strana,visto che è un'azienda impegnata da anni contro lo sfruttamento degli animali (sanofiaventis a parte).Ho chiesto sulla loro pagina fb,perchè li rispondono sempre,è mi hanno scritto questo:

Ciao Monica, Yves Rocher è certificata cruetly free. Siamo stati uno dei primi Gruppi cosmetici ad opporsi ai test dei prodotti finiti sugli animali ricorrendo, nel 1989, all’utilizzo di metodi alternativi. Per questo motivo, nel 1992, la SPA (Società Protezione Animali francese) ci ha premiato con la medaglia d’oro quale riconoscimento per le nostre azioni in favore degli animali. Oggi, tutti i prodotti della Marca Yves Rocher sono certificati dal marchio ONE VOICE (La certificazione One Voice rilasciata dall'organismo di autenticazione indipendente Ecocert è attualmente riconosciuta come una delle più esigenti, poiché riprende i criteri dello standard internazionale HSC, Humane Cosmetics Standard il quale esige che né il prodotto finito né gli ingredienti che entrano nella sua composizione, siano testati sugli animali per fini cosmetici. Una garanzia che si applica alle nostre procedure interne come ai nostri fornitori.). Anche la LAV (corrispettivo italiano di One Voice) ci riconosce tra le aziende creulty free, ecco il link: http://demo.lav.nethouse.it/index.php?id=716.Quindi tranquilla, i nostri impegni erano e sono sempre gli stessi!!:-)

Le ho risposto adesso che non compare più sulla lista da nessuna parte,aspetto che mi rispondano.

Personalmente da quando sono venuta a conoscenza che un 20% è di sanofi aventis,non compro più i loro prodotti, ma mi fa oncazzare che si spaccia per cruelty free se poi fa queste castronerie di ritestare i prodotti x la cina

14 Andrea, 19/01/12 13:08

Sheena ha scritto:
Questa cosa mi ha fatto abbastanza pena se è vera, e mi sembra anche un pò strana,visto che è un'azienda impegnata da anni contro lo sfruttamento degli animali

Diciamo che è facile essere contro lo sfruttamento di animali quando si tratta solo di scegliere determinati ingredienti meno di altri, meno quando si ha la possibilità di esportare in un paese come la Cina.

Anche la LAV (corrispettivo italiano di One
Voice) ci riconosce tra le aziende creulty free, ecco il link: http://demo.lav.nethouse.it/index.php?id=716.Quindi tranquilla, i nostri impegni erano e sono sempre gli stessi!!:-)

Le ho risposto adesso che non compare più sulla lista da nessuna parte,aspetto che mi rispondano.

Nella lisa LAV ci sono, ma non viene aggiornata tempestivamente infatti indicano come fonte il sito gocrueltyfree che li ha eliminati quindi immagino sia solo questione di tempo.

In pratica la risposta valeva fino alla scoperta del fatto che esportano in Cina.

15 zelia, 19/01/12 14:25

AndreaIris ha scritto:
zelia ha scritto:
Ma che orripilanza!!!! Io di questo negozio mi ricordo solo > una commessa antipatica che non mi lasciava uscire se non > compravo una cosa in più di quelle che avevo in mano. Così > arrivavo in cassa con una cosa in meno e poi, fingendo di > essermi convinta, prendevo quello che mi mancava: "beh se > proprio insisti, dammi anche un deodorante, vah!". Era > l'unico modo per neutralizzarla. Una volta le ho anche detto > "senti, io vengo qui solo perchè siete nella lista lav e > prendo solo quello che mi serve", ma niente. Avanti con la > storia che mi mancava un euro per avere un bollino in più. > Tutto sommato non mi dispiace non rivederla mai più, anche > se sarebbe meglio se non facessero i test in Cina.

ma..! Per fortuna non esistono (esistevano ormai) solo loro nella lista vivo, dopo un paio di volte del genere non mi vedevano più.. e spiegavo loro pure perchè...

I prezzi erano convenienti, c'era molta scelta e li preferivo ai prodotti coop. In particolare trovavo i trucchi, che sono sempre un dramma. Poi ho comprato lì tutti i solari per l'estate che alla coop non ci sono (mi sembra) e bio costicchiano. Quindi avevo delle buone ragioni per sopportare quella commessa, però quando ho avuto occasione di beccare la direttrice le ho detto che io avevo un incentivo a tornare, ma non fosse stato per la lista non avrei più comprato niente da loro a causa del comportamento della commessa. Vogliamo parlare della cartolina che arriva a casa millantando sconti che in realtà non esistono? Non è che brilli per trasparenza questa compagnia, in generale.

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