Yves Rocher

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1 Jei, 15/09/17 19:55

Allora...io sto acquistando solo prodotto nella lista di consumo consapevole. E fin qui ok.
Vorrei però sapere qualcosa sulla faccenda Yves Rocher.
Era in lista. Non lo è più perché ha iniziato a vendere in Cina.
A quanto ho capito però (posso ovviamente sbagliare eh) loro non testano sugli animali,non commissionano test a terzi e non acquistano materie prime testate. Sono gli "enti cinesi" che si riservano la facoltà di testate i loro prodotti finiti prima di commercializzarli (perché in Cina la legge è così).
Io mi chiedo... i loro prodotti li devo considerare testati sugli animali? Oppure sono più che altro da boicottare in quando commercializzare in cina alimenta (in sede cinese ovviamente) la sperimentazione animale, seppur non commissionata dalla ditta?
Perché...magari sono ingenua eh...ma se fosse il secondo caso, non sarebbe un pò come comprare un tofu Vegan da una ditta ché produce anche prodotti non vegan? Sinceramente io lo faccio. Compro prodotti vegan anche da ditte che non fanno solo vegan. E i miei soldi vanno in qualche modo a rintuzzare il loro gruzzolo che poi usano anche per lo sfruttamento animale. D'altronde comprare tutto da ditte che producono 100%vegan è utopistico per me.

Il discorso con queste ditte che si sono aperte al mercato cinese non è un pò lo stesso? Il prodotto che compro è vegan e non testato,i miei soldi alimentano una ditta che ha voluto il commercio cinese nonostante la legge vigente...posso non essere daccordo... ma il prodotto resta vegan e non testato.
Si capisce ciò che voglio dire?
Ho un po di confusione in merito a questi depennamenti da lista.

Se ho detto un mucchio di inesattezze me ne scuso in anticipo.
Grazie.

2 Marina, 15/09/17 21:07

Quella dei test su animali è una cosa molto specifica, non può essere paragonata al comprare cose vegan in un negozio non vegan o da un produttore non vegan.

Al fine di eliminare questo genere di test, è da decenni in atto un boicottaggio verso le aziende che ancora li fanno, e attività di lobby delle associazioni contro la vivisezione; e grazie a questo sono stati ottenuti importanti divieti in Europa, anche se non al 100% blindati come avremmo voluto. Questo significa che un'azienda che fa qualcosa per incrementare la vivisezione bisogna continuare a boicottarla.

Decidere di vendere in Cina, sapendo che a causa di questo verranno fatti dei test su animali vuol dire incrementare la vivisezione, non è che se li fanno gli altri allora va bene. Loro possono benissimo non vendere in Cina, non c'è mica qualcuno che gli punta la pistola alla tempia per farlo. Lo fanno solo per soldi. Dovrebbero invece rifiutarsi di farlo, finché questi test su animali non verranno fatti più nemmeno in Cina (e mi pare che ci sia una legislazione che sta andando avanti in questo senso, ma mancano ancora anni).
Per questo chi vende in Cina è considerato non aderente allo Standard cruelty free. Proprio perché è prevista un'adesione a uno Standard specifico non è che ci possano essere vie di mezzo: una ditta o aderisce o no.

Di marche che aderiscono veramente ce ne sono tante, non è il caso di andare a dare i soldi a chi non lo fa e se queste vedono il boicottaggio possono cambiare idea.

3 Andrea, 15/09/17 21:18

Jei ha scritto:
Perché...magari sono ingenua eh...ma se fosse il secondo caso, non sarebbe un pò come comprare un tofu Vegan da una ditta ché produce anche prodotti non vegan?

Mi rendo conto che il discorso del cruelty-free sia un po' un casino, comunque le due situazioni sono diverse.

Diciamo che una ditta di prodotti alimentari inizia a produrre un sugo con ingredienti animali e un sugo privo di essi. Il primo sugo uccide animali, il secondo no.

Adesso immaniamo che una ditta che esporta in Cina inizi a produrre un nuovo shampoo; sa che automaticamente quello shampoo verrà testato su animali.
In altre parole: se una ditta esporta in Cina allora ogni suo prodotto fa vivisezionare animali. Non dico che il singolo flacone che si compra nei negozi uccida animali, ma quel particolare tipo di shampoo sì.


Molte ditte proprio per evitare di causare vivisezione (o per non perdere clienti) hanno deciso di evitare di esportare in Cina, e quindi la Cina, per evitare di rinunciare a questi prodotti, sta discutendo di eliminare questi test.

Più evitiamo di comprare prodotti di ditte che esportano in Cina, più questa catena va avanti.

4 Jei, 16/09/17 09:59

capisco il senso... però tolgono dalla lista ditte che commerciano in Cina ma non quelle che usano ingredienti animali.
Questa cosa non mi è molto chiara. I miei soldi vanno comunque ad una ditta che sfrutta gli animali, usandone i derivati...in una maniera che reputo ben più diretta e immediata del commercio in Cina.
Perché allora non boicottare quelle ditte? Potrebbero cambiare idea anche loro.
Non sto dicendo di farlo eh...sto dicendo che capisco il principio ma non il criterio.

5 Andrea, 16/09/17 10:18

Jei ha scritto:
capisco il senso... però tolgono dalla lista ditte che commerciano in Cina ma non quelle che usano ingredienti animali.

E' impossibile comprare solo da ditte che hanno solo prodotti vegan, come hai scritto tu stessa.


Questa cosa non mi è molto chiara. I miei soldi vanno comunque ad una ditta che sfrutta gli animali, usandone i derivati...in una maniera che reputo ben più diretta e immediata del commercio in Cina.

Il problema non è solo che i tuoi soldi vanno a una ditta che sfrutta o uccide animali, il problema è che quel particolare prodotto che compri sfrutta e uccide animali, solo che invece di fare i test in Italia o nel paese di origine vengono fatti in Cina.

E' come ho scritto sopra: se una ditta fa sia prodotti alimentari vegan che non vegan, i prodotti non vegan uccidono animali,mentre quelli vegan no. Invece nel caso delle esportazioni in Cina, non esistono prodotti che non uccidono animali perché nel momento in cui la ditta decide di esportare in Cina sa che quei prodotti verranno testati.

6 Marina, 16/09/17 11:00

Jei ha scritto:
capisco il senso... però tolgono dalla lista ditte che commerciano in Cina ma non quelle che usano ingredienti animali.
Questa cosa non mi è molto chiara.

Lo standard riguarda solo i test su animali, non gli ingredienti dei prodotti, sono 2 cose diverse. Sono 2 battaglie completamente diverse, sia a livello dei consumatori che legislativo.
Tu come consumatore puoi comprare un prodotto senza ingredienti animali, basta che guardi gli ingredienti, mentre per verificare l'aspetto dei test su animali servono controlli complessi, non puoi farlo tu, devi affidarti all'adesione allo Standard, che ti assicura che quella ditta non incrementa la vivisezione. Di fatto se quella ditta esporta in Cina sta incrementando la vivisezione.

7 Jei, 16/09/17 12:54

ho capito. grazie

"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi