Questa vita...

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1 Lucik, 21/12/05 01:02

Volevo chiedere una cosa, a quelli che lo leggeranno... Voi la "assaporate" la vita? C'è gente che vive sotto una
palma guardando il cielo. C'è gente che trova la bellezza nelle piccole cose di ogni giorno. C'è gente che trova la vita buttandosi a capofitto in un suo ideale o una sua passione. C'è chi semplicemente respira e sente la grandezza. C'è chi ha il tempo e il denaro per poterla osservare. C'è chi é preso notte e giorno dalla routine degli impegni volando sopra le settimane e gli anni. C'è chi sente l'amore, l'amicizia, l'allegria. C'è chi non sente nulla, almeno in un dato momento. C'è chi sente la vita perchè ha speranza di fare ancora mille cose. C'è chi la sente perchè é tutta lì, come é sempre stata, senza dover fare altro.

Per la maggior parte delle persone la vita é un percorso stabilito in partenza. Ci sono le tappe. La "libertà"
fino a un certo punto. Poi lo studio. Il lavoro. E il tempo fila, ritrovandoci di anno in anno, passando di età in età. Trovando nuove cose belle, e pensando che quelle passate appartengono a qualcuno che eravamo (anche se lo siamo ancora). Il tempo passa, e le infinite strade future, possibili e imprevedibili, sono affiancate a quelle che fino a quel punto sono già state: certe, conosciute, scelte.
Come la vorreste vivere, la vita? Quanto tempo si dedica ad essa? Si organizzano i giorni e le ore, tra lavoro, impegni e scadenze. I ritmi segnano tanta parte delle cose che fa la gente da quando si sveglia a quando arriva a sera. Per avere alla fine una cosa: il giorno dopo, "uguale". Si personalizzano le giornate, si ritagliano spazi personali. Il tutto é segnato dall'unicità di una persona. Il tutto viene "intermezzato" dagli amici, dalle serate, dagli interessi, dalle vacanze, dai casotti, e dai momenti che comunque ci sono di tempo libero. Ma qual'è il rapporto
tra questo tempo, in cui magari ti guardi attorno, sentendo... pensando... e quello che scivola via?
Vi ricordate di guardare questa vita in fondo, o ne assaporate solo alcuni momenti, caduti da qualche parte tra un momento e l'altro di rincorsa quotidiana verso qualcosa che scivola via, diventando passato?

Ciao.

2 demon_vegan, 21/12/05 09:35

io la "assaporo" e mi piace parecchio...ah ah...

3 samuele, 21/12/05 13:55

Lucik ha scritto:
Volevo chiedere una cosa, a quelli che lo leggeranno... Voi la "assaporate" la vita? C'è gente che vive sotto una palma guardando il cielo. C'è gente che trova la bellezza nelle piccole cose di ogni giorno. C'è gente che trova la vita buttandosi a capofitto in un suo ideale o una sua passione. C'è chi semplicemente respira e sente la grandezza. C'è chi ha il tempo e il denaro per poterla osservare. C'è chi é preso notte e giorno dalla routine degli impegni volando sopra le settimane e gli anni. C'è chi sente l'amore, l'amicizia, l'allegria. C'è chi non sente nulla, almeno in un dato momento. C'è chi sente la vita perchè ha speranza di fare ancora mille cose. C'è chi la sente perchè é tutta lì, come é sempre stata, senza dover fare altro.

Ho un'idea di come poterla assaporare, ma spesso mi sento come se non ne avessi la possiblità, ed ogni mia azione fosse fine a se stessa. Mi capita spesso di osservare il cielo e tutto ciò che, più in generale, mi circonda. Purtropo però, la negatività prevale sempre sul resto, e non ho mai il tempo (ed il coraggio) di dirmi: "Guarda oltre". Penso spesso al passato, e ho come la sensazione
di essermi fermato, almeno a livello emotivo, a qualche anno fà.

Ogni volta che saluto qualcuno sapendo che non lo rivedrò anche soltanto per alcune ore , mi volto verso di lui nel tentativo di capire dove sia diretto, pur sapendo che qualunque sia la sua strada, io non ne farò mai parte, neppure nel futuro piu' lontano ed inimmaginabile. In quel momento le nostre strade si dividono, e fra noi non può esservi piu nulla se non, per l'appunto, il nulla.
Voltarsi può sembrare da stupidi sentimentalisti, e non farlo equivale ad avere dimenticato quella persona. Così io mi volto una, due volte, cercando il suo sguardo, invano. Mi giro e continuo a camminare per la mia strada, trascinato dal mio destino verso una vita sempre identica a se sessa. Penso di comportarmi in quest modo almeno da quando avevo sette o otto anni, cioè dal tempo in cui potevo ancora sperare di avere, come sono soliti dire i genitori, od ancor di piu' i nonni, un futuro radioso davanti a me. La lontananza da una persona che si volta, e smette quindi di scambiare opinioni ed emozioni con me, rappresenta la mia lontananza dal mondo, la mia incapacità di far sì che qualcuno si affezioni a me, la vicinanza fra chi mi stà intorno e fra chi non avrò mai il piacere di conoscere.
Passeggando lungo un viale alberato mentre tocco i rami più bassi e mi alzo in punta di piedi credendo di trovarmi al di sopra di essi, immagino per un momento di poter ricongiungermi alla persona che mi ha abbandonato, ma in realtà ciò serve a poco. Essere a terra, con i piedi attaccati al suolo, mi rammenta quanto sia difficile alzarsi dalla propria posizione, e quanto il vento possa smuovere soltanto le emozioni ed i sensi fragili. Misento scosso, ma so di non potere nulla e di dover rimanere in balia di me stesso per ancora molto tempo.
Il viale è lungo, e le foglie cadono al mio passaggio, posandosi sui miei capelli come si posa un piccolo animale sui rami degli alberi da cui le foglie cadono. Il viale prosegue e la mia vita resta immobile, senza aggiungere nulla a ciò che è stato finora. Le persone ci dimenticano, e quando ci incontrano, si ricordano di noi, o almeno così dicono. Saluto la persona che ho davanti con un breve cenno della mano, che rimane comunque vicina a me, senza che la trattenga in modo particolare. L'aria passa e gli sguardi, immobili, si incrociano, senza studiarsi, come se la loro profondità non necessitasse di presentazioni. I capelli si muovono,mossi dal vento, e gli occhi si inumidiscono pensando a ciò che è stato, accompagnati dalla durezza di uno sguardo che non può ammettere i propri sentimenti. Insomma, stò buttando via la mia vita, e ciò che assaporo, non corrisponde a quello che desidererei.

4 shivers, 21/12/05 16:23

Abbiamo sempre il pensiero e i sogni proiettati nel futuro, sempre pronti a fare programmi e tabelle su cosa dovremo, vorremo, essere e avere, incapaci di assaporare il presente che in quanto vissuto diviene subitaneamente passato e si insinua nel ricordo, da rievocare, dimenticare. Non ci è data la possibilità di essere felici, se non
nell'ignoranza inconsapevole, ma come ha detto Bob Dylan, "essere felici? e a cosa serve?"

5 Lucik, 21/12/05 17:28

Oggi da Corrado Augias c'era un ospite... il suo libro, forse, cade su queste parole. L'autore é Massimo Donà, il titolo del libro "Serenità". Il concetto é che invece di vedere il nostro presente e quello che c'è già dentro di noi, pensiamo di dover CERCARE qualche cosa nel FUTURO che, rincorrendo costantemente in un domani continuo, non troveremo mai. Non leggo, ma so anche consigliare... :-) Beh, si sa che io faccio eccezione :-)
(Fatevelo prestare).
Quando amavo l'amore della mia vita, ero veramente in cima al mondo. Ora lo sono comunque. Ma era diverso :-) (sorriso dolce). Forse lo erano anche altre cose. Forse tutto il tempo passato é diverso... per il fatto che é passato. Ma guardo anche il presente...ed é grande. In questo momento vedo il promontorio che scende nel mare, con dietro l'orizzonte. Io sono sulla collina di fronte. Finestra vetrata senza tende. Strisce di rosa attorniato da tonalità varie di nuvole, intense tagliate da qualche sciarita che apre il cielo alto. Cioé... é fantastico. Lo sfondo aperto dietro la collina evidenzia le forme delgi alberi sulla parte più estrema. Le luci delle case che sono acese. Io qui...

Samuele, io ho ben presente quello che dici nel salutare le persone!!! Certe volte, dividere dei momenti in compagnia di qualcuno e poi salutarsi ritrovandosi soli, fa uno strano effetto al momento in cui si prendon le rispettive strade. E non ti verrebbe da dire "ciao" - "ciao" e
andare via. E' come se tu volessi, o avessi bisogno, di vedere esplicito per tutti quello che é stato... quello che fino a quel momento si presume aver diviso tutti insieme, nelle atmosfere, nei luoghi...in un legame in cui si son divisi dei sentimenti, delle sensazioni...una parte della vita.

6 Lucik, 21/12/05 23:58

Ho visto "The family man", e fa pensare.
Samuele, c'è ancora tempo. Ma non va capito solo quando
non c'è più, solo quando sarà passato. Tutti gli anni da venire sono preziosi (forse soprattuto questi, di questa età), ed é il caso di capirlo prima e non dopo. Se no tra dieci anni si penserà al presente, mentre non lo si fa nel momento in cui si vive. Sì, certe cose, come dici, non capitano solo perchè le vorresti in un certo modo. Ma è il caso di non avere rimpianti per non averci provato in fondo. Magari sogni un mondo, ma non basta immaginarlo perchè si realizzi intorno a te. C'è gente che aspetta, VOLENDO, ma aspettando che qualcosa piova dal cielo. Forse é destino che sia così. Ma sicuramente possiamo provare a crearcelo, creando più occasioni. Di mio domani mi prenderò la mia focaccia, comprerò una bottiglia di vino bianco, e passerò la giornata qui come al solito. Ma quante cose potrei fare domani...domani, potrei cambiare il mondo. Anzi, potrei farlo in questo istante, perchè il mondo non dorme mai, e perchè la nostra vita ha tanta energia da bruciare senza fine, pronta a prendere la scintilla in ogni istante. Se si continua a fare le cose in modo ricettivo e non proattivo (cioè ti crei le cose che vuoi e le fai succedere) si vivrà adagiati sulle cose che siamo abituati a fare. Chiarisciti quello che vuoi. E una volta fatto, cercalo nelle persone che incontri. Metti da conto che ci saranno esiti che non faranno per te, e che altri nemmeno ci saranno, ma cogli ogni attimo di possibilità. Ovviamente vale prima di tutto per me che lo dico. Vai Samuele! E' troppo grande questa vita perchè tu sia il solo a provare quello che provi!!! :-)
Infatti non lo sei.

Ciao.

7 shivers, 22/12/05 09:42

Pare uno sforzo improbo pretendere di sostenere che l'esistenza da scapolo elegante, finanziere di massimo successo, circondato dal lusso, è molto peggiore e più infelice dell'esistenza da padre di famiglia dei suburbia con brutto lavoro, villetta, bambini, suoceri, cane e moglie risentita".
Il film, con rispetto parlando, è una melensa porcata. :-)

8 Lucik, 22/12/05 11:28

Shivers... sei un individuo "senza anima"! :-)
Eppure uno così é capace di sentimenti... (o saran reazioni chimiche...?!).
A dirla tutta, guardando il film mi son reso conto di non voler più rimandare le mie convinte potenzialità nel raggiungere i vertici aziendali. Oltre al fatto di essermi "innamorato" della persona interpretata da Tea Leoni (la moglie del venditore di gomme).
E' un film bellissimo, e melenso sarà il miele che ti
mangi di nascosto :-) (Non é vero, non lo fa!).

L'amore... fondamentele.
Non "avendolo", tanto vale cominciare a dedicarsi a fare miliardi su miliardi (ovviamente non mi interessa accumulare denaro senza senso, li userei per fare del bene).
Per quel che riguarda il "materialismo" economico... dai, lo sai già (ovviamente in modo "simpatico") :-) Andato
bene il tennis poi...? :-)

9 shivers, 22/12/05 11:40

Sì grazie, ma non stiamo andando OT?
Era un argomento interessante, poi hai tirato fuori quella boiata di family man...
in argomento (ossia sul tempo che scorre, sull'apatia, sull'incapacità di cogliere il presente), decisamente meglio è "Alcuni giorni nella vita di Oblomov" di Nikita Michalkov, diretto da un russo tratto da un grande romanzo russo, che altro vuoi?
No, non ce l'ho, mi dispiace. Se vuoi ho il libro.

10 Lucik, 22/12/05 12:46

(Il tennis era una battuta riferita al materialismo).
La storia di Oblomov è la caratterizzazione di un personaggio che vive la vita con un fondamentale: l'inerzia. (Non l'ho mai letto, ma si consiglia
fortemente la lettura).
Il film era attinente all'argomento.
Nel proseguire il discorso, mi vien da pensare che certe cose sono apprezzate quando si sa che hanno durata limitata. Gli ultimi giorni di una vacanza, magari sono vissuti più appieno, o in modo diverso, dai primi. Se pensassimo che una cosa finirà tra pochi giorni, forse la vivremmo diversamente rispetto al saperla durare in modo indeterminato. Tuttavia il fatto di non vivere le cose del presente é una parte di un discorso, che comprende molte altre cose. Ci sono persone che sono "viaggiatori". Che invece di pagare bollette del telefono ecc, girano il mondo con uno zaino, passando tra le varie culture, tra i vari posti di questa terra. Se il lavoro non fosse per molti una cosa per sopravvivere, ma per vivere, le cose potrebbero associarsi. Impegni e libertà dovrebbero alternarsi, rompendo gli schemi di una vita troppo consolidata su un solo modo convenzionale di viverla. E' la rottura degli schemi che apre gli occhi all'essenza. Questo non vuol
dire che uno non possa essere contento di vivere le cose in un unico modo. Ma obbligo e scelta sono due cose diverse.

11 Sabina, 26/12/05 03:21

"Ci sono persone che camminano sotto la pioggia e altre
che semplicemente si bagnano."
(R. Miller)

...Beh...io cammino sotto la pioggia...

Credo che le cose più belle della vita non siano i grandi gesti o i grandi avvenimenti...ma le sfumature...i particolari...notare quello che altri non notano...gioire dei piccoli miracoli di ogni giorno...assaporare ogni istante come se fosse l'ultimo...gioire delle gioie
altrui, senza invidie...
E' notare il battito d'ali di una farfalla...seguir con
gli occhi un gabbiano immaginando di volare con lui...partecipare con il cuore allo sforzo di una formichina mentre trascina via una mollica 3 volte più grande di lei...notare che quella nuvola ha la forma di un coniglietto...e quando c'è un lieve colpo di vento, fermarsi, chiudere gli occhi...e sentire la sua carezza che ci avvolge, affidando al suo lungo vagare, una parte del nostro essere, con la speranza che la prossima persona che sfiorerà possa sentire anche la nostra carezza...

...Assaporare la vita per me vuol dire saper ogni giorno vedere sempre il lato positivo delle cose, cogliere il buono delle persone, sapere che ogni dolore è in realtà una benedizione perchè ci fa crescere, assimilando tutto quello che si puo' da ogni esperienza.

...Assaporare la vita per me vuol dire andare a letto la sera pensando: "Domani è un'altro giorno...chissà quante cose belle possono accadere..." e svegliarsi la mattina
con il sorriso sulle labbra e trasmetterlo ad ogni Essere che incontriamo...a volte anche solo un buongiorno o addirittura uno sguardo dolce più rendere più lieta la giornata sia a noi che a quella persona che non conosciamo, ma che abbiamo semplicemente incrociato in un bar.

...Assaporare la vita per me vuol dire tenere presente i miei problemi materiali, ma concentrarmi sopratutto su quegli degli altri e occuparmi anche del mio Spirito e non solo del mio corpo.
Far star bene mi fa stare bene...e questo mantiene leggera la mia mente e mi rende più lucida per affrontare, poi, i miei problemi.

...Assaporare la vita per me vuol dire fermarmi un attimo, nella frenesia di una giornata, a riflettere su me, sugli altri, su ciò che succede...ponderare bene le mie scelte; farmi le mie domande e darmi le mie risposte...ma anche lasciare andare la fantasia, per non dimenticare il bambino che c'è in me, in modo che possa non perdere mai ogni attimo di questa stupenda vita...

12 blackberry, 3/01/06 04:30

shivers ha scritto:
Pare uno sforzo improbo pretendere di sostenere che l'esistenza da scapolo elegante, finanziere di massimo successo, circondato dal lusso, è molto peggiore e più infelice dell'esistenza da padre di famiglia dei suburbia con brutto lavoro, villetta, bambini, suoceri, cane e moglie risentita".
Il film, con rispetto parlando, è una melensa porcata. :-)

ahuahauah :D :D

13 Barbi, 3/01/06 13:40

Mi capita spesso di domandarmi se sto realmente vivendo appieno la mia vita assaporando ogni attimo.Credo che la chiave di tutto stia nel lasciare il passato lì dov'è,dietro alle nostre spalle e gustarsi il futuro immediato, non quello che potrà accadere tra 5 anni ma tra 5 minuti.Personalmente cerco di vivere ogni attimo tenendo gli scazzi quotidiani da parte e cogliendo al volo tutte le opportunità che trovo lungo la mia strada.Sto viaggiando moltissimo e cerco sempre di relazionarmi con gente nuova perchè credo che la curiosità e la voglia di conoscere ciò che è diverso da te sia uno stimolo fondamentale per vivere.
Il presente non esiste perchè nel momente in cui lo nomini è già passato ma io voglio assaporarmi anche questo attimo e tutti quelli che verranno.....che bella la vita!

14 sally, 12/01/06 16:04

demon vegan ha scritto:
io la "assaporo" e mi piace parecchio...ah ah...

ahahah ah

15 shivers, 12/01/06 17:34

sally ha scritto:
*ahahah ah>

E' una risata o qualcosa di diverso e più divertente?

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!