Presentazione

1 Favnvs, 18/12/05 21:47

Salve a tutti!

Visto che mi sono appena iscritto mi pare opportuno ed educato presentarmi ai forumisti. Scrivo da Roma ed ho 24 anni, sono uno studente di Lettere.

Mi sono avvicinato al vegetarianismo cinque anni fa circa, ispirato innanzitutto dalla lettura di Porfirio e di altri autori classici. In seguito ad un periodo "sperimentale"
in cui mi astenevo dai cibi carnei per determinati periodi, sono diventato vegetariano circa tre anni fa, e da un annetto ho deciso di passare al veganesimo.

Nel frattempo ho fatto varie letture che mi hanno fatto capire meglio i risvolti etici ed ambientali della mia scelta, che è stata dapprima piuttosto istintiva, aiutato anche dai consigli e dall'esempio di alcuni amici.

Sono ancora vergine dal punto di vista dell'attivismo: nonostante credo fermamente che le idee debbano farsi azione, al momento non conosco affatto le realtà dell'attivismo animalista in italia. Inoltre ho alcuni dubbi su quale debba essere la natura di tale attivismo (Per intenderci ho trovato molto interessante la lettura di "a declaration of war" edito da Nuova Etica) ed ho infine un pò di timore di ritrovarmi in un ambiente troppo auto-ghettizato ed ideologico.

Per risolvere alcuni di questi dubbi ho deciso di iscrivermi e seguire questo interessante forum.

Saluti
Daniele

2 Andrea, 18/12/05 22:48

Favnvs ha scritto:
non conosco affatto le realtà
dell'attivismo animalista in italia. Inoltre ho alcuni dubbi su quale debba essere la natura di tale attivismo

Direi che ci sia bisogno di vari tipi di attivismo, dalla divulgazione di informazioni alle manifestazioni ecc.

Penso che per iniziare sia fondamentale chiedersi oltre a cosa e' piu' utile per gli animali, anche quali siano le proprie attitudini. Ad esempio io ritengo molto importanti i banchetti informativi, ma visto che non sono la persona piu' diplomatica del mondo e' meglio che ripieghi su
altre attivita!

3 Sara, 19/12/05 01:23

Intanto benvenuto ;)

Favnvs ha scritto:
Inoltre ho alcuni
dubbi su quale debba essere la natura di tale attivismo

Quella che senti più tua!
Se preferisci lavorare in gruppo ci sono parecchie scelte, tutto dipende da cosa vuoi fare.Solitamente ogni gruppo porta avanti più iniziative, quindi tu potresti dedicarti alle attività per cui ti senti più portato.
O se preferisci fare da solo...va bene uguale, prima però ti conviene sempre vedere come lavorano altri attivisti, giusto per farti un'idea.

ed ho infine
un pò di timore di ritrovarmi in un ambiente troppo auto-ghettizato ed ideologico.

Cosa intendi?
In ogni caso, ogni singolo gruppo(o attivista) lavora in maniera autonoma...alcuni uniscono le battaglie animaliste insieme ad altre(diritti umani, ambiente...), altri invece concentrano tutte le energie solo sull'animalismo, dipende un pò da quello che cerchi.Per cui sta a te decidere se un ambiente è auto ghettizzato o no.
Ideologico invece è inevitabile, capita in qualsiasi ambito che ha a che fare con l'attivismo, non solo in quello animalista.

4 Marina, 23/12/05 09:33

Ciao Daniele,

in questo forum in realta' non e' che si parli piu' di tanto di attivismo, ma di "vita vegan" in generale, anche senz'altro un thread sull'argomento e' il benvenuto :-)

Io sono convinta che ogni tipo di attivismo vada portato avanti, e che le varie modalita' non siano in contrasto l'una con l'altra, tranne quelle fatte solo per fare
soldi e per crearsi un'immagine che poi pero' non viene usata per azioni reali. In particolare, il campo dell'attivismo vegan/vegetariano e' diverso da quello dell'antivivisezionismo, perche', mentre in quest'ultimo
il singolo ha un potere quasi nullo (ci sono leggi e mentalita' degli "scienziati" da cambiare), e per questo
la "sensibilizzazione" serve solo fino a un certo punto, nel primo caso, invece, il singolo ha il potere assoluto, perche' il "cosa mangiare" non ci viene imposto per
legge, non e' una scelta di altri, ma nostra.
Per questo io credo che la diffusione di informazioni, fatta a vari livelli e con vari modi (piu' soft, piu' "shock", piu' buonista, piu' cattiva) serva, mentre nel campo dell'antivivisezionismo la questione e' molto diversa.

Poi ci sono anche tutti gli altri settori, circo, pellicce, caccia, ognuno ha le sue particolarita'.

E il volontariato di aiuto diretto agli animali, nei rifugi, nelle colonie.

Non credo ci si possa fare un'idea precisa senza farsi un'esperienza di prima mano, puoi sentire quello che ti dicono gli altri, si', ma non basta, devi farti un'idea tua, sbatterci la testa contro, rimanere deluso, schifato, o, al contrario, contento e soddisfatto, devi capire le cose man mano. Ci vogliono un po' di anni. Pero' devi cominciare.

Per come la penso io, rimane valido quanto dice Screaming Wolf: non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo salvare animali, e ogni animale salvato e' una guerra vinta, e fa la differenza.
Se poi uno e' anche convinto che si possa cambiare il mondo, tanto meglio, sara' piu' contento, ma questo non
e' che cambi l'impegno e l'azione.

Visto che sei di Roma, ti posso consigliare di contattare roma-latina@agireora.org per fare attivismo, fanno varie cose, da uscite antibracconaggio, a cene vegan, a volantinaggi di protesta, a manifestazioni, a adozioni di animali salvati dai laboratori, ecc.

Ciao,
Marina

"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

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