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Lucik,
25/03/07 16:22
- Il mondo non sarà mai piatto, nemmeno per chi lo vuole -
Ti scrivo perché voglio affermare con chiarezza e senza equivoci alcune cose su cui è inaccettabile sentire cose diverse e contraddittorie da quel che sono.
Che uno sia menefreghista, che si senta protetto dalle proprie responsabilità grazie agli errori della maggioranza, che trovi tante scuse per non pensare, che si nasconda dietro a difese artificiali per non accettare l'evidenza, che non voglia affrontare le cose, che ami la comodità del non fare nulla di diverso e di doverlo rappresentare nei confronti degli altri, è un conto.
E' sbagliato ed ha conseguenze ingiuste, prevaricanti e gravissime sulla pelle altrui, ma è un conto.
L'altro invece, quello che non dipende dai comportamenti soggettivi, ma è OGGETTIVO per chiunque, che lo si voglia o meno, è quello della realtà e della conoscenza.
Studi vecchi e nuovi, conferme su conferme, evidenza su evidenza, presenti sulla letteratura storica da molto tempo nonché nell'inarrestabile afflusso di dati, han portato sulla base della constatazione dei risultati univocamente accettati dalla scienza medica ad AFFERMARE ufficialmente per nome dell'American Dietetic Association e i Dieteticians of Canada (riprese dalla Fao e dall'Associazione Mondiale della Sanità) NON SOLO l'adeguatezza nutrizionale delle diete vegetariane, ma sottolineandone anche la capacità ed i vantaggi nella cura e prevenzione di molte gravi patologie. Di recente, l'incontrovertibilità di questa realtà è stata inserita all'interno delle stesse linee guida alimentari per la popolazione americana redatte dall'amministrazione degli Stati Uniti.
Che il mondo è pieno di persone impreparate ed incompetenti non rende la scienza meno reale. Un esempio? Ieri sono stato alla conferenza sull'alimentazione vegetariana di Alessandria, presente la Presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, Luciana Baroni, che conosco. Nel 1987 lei era alla sua seconda specializzazione, e pensava lei stessa, come medico, che le diete vegetariane comportassero carenze di tutti i tipi. Ha affermato di come nel suo ambiente c'era una assoluta disinformazione sulla questione, lei compresa.
Si crede che i medici siano bravi solo perché hanno uno studio medico? Eppure spesso e volentieri si parla di come bisogna girare 4-5 dottori prima di trovarne uno competente. Di come passano mesi ed anni prima di trovare qualcuno con un'pò di preparazione che ti dia la diagnosi esatta.
Un'altro esempio? Una volta ho fatto presente a un diabetologo la questione dell'alimentazione vegetariana,
mi ha dato una risposta generale e larga: non era informato. Tempo dopo appare sul sito di Yahoo lo studio condotto negli Stati Uniti in cui si mette a confronto l'alimentazione tradizionale prescritta dai medici ai diabetici con quella vegetariana: ennesima dimostrazione dell'esito notevolmente migliore di quest'ultima.
E' PARADOSSALE che da una parte la scienza presenta dichiarazioni, documentazioni, affermazioni UFFICIALI che esaltano e CONSIGLIANO l'alimentazione vegetariana, e dall'altra parte ci siano medici completamente disinformati. E' vergognoso. In Italia per essere medico (non nutrizionista) non fanno nemmeno esami in campo nutrizionale! Il medico di base è medico senza avere avuto l'obbligo di studiare l'argomento.
Pian piano le cose migliorano perché pian piano che il mondo evolve, non puoi più fare a meno di evitare la realtà ad oltranza. Ma son processi lenti, e in questo caso, sempre troppo lenti.
Il mondo è già ricco di persone a cui non gliene frega un gran ché di non essere ingiuste, attente o responsabili. Ed è già difficile che qualcuno si metta a pensare a qualcosa di diverso che non sia il proprio egoismo e la propria pancia. Ma non è accettabile che oltre a questo menefreghismo, ignoranza e pigra abitudine, qualcuno si metta pure a dare aria alla bocca parlando di cose di cui non sa nulla, o spacciando la propria stupidità per
realtà.
Già troppi animali muoiono, dopo una vita di sofferenza e patimenti disumani (umani) inutilmente e senza senso.
Che qualche saputello contribuisca ANCHE a spacciar tra le persone l'idea che questo serve, è gravissimo e deplorevole.
Certo, è molto comodo illudersi di togliersi ogni responsabilità chiedendo e trovando il parere favorevole del primo che passa.
Ma non accetto che di fronte alla morte, dolore, e sofferenza ingiuste, inutili ed ingiustificabili, che di fronte alla mattanza ed all'olocausto eterno di innocenti senza voce, privati del loro diritto ad esistere, qualcuno venga a dirmi che il mondo è piatto perché qualcuno dice che lo è!
Gli animali non hanno meno diritto a vivere di quanto non lo abbia tu o lo abbia io. Un vitello, un maiale o un coniglio non hanno meno diritto di vivere rispetto a quanto lo abbia un cane, un gatto o un bambino.
E la cosa più assurda è che smettere di ucciderli alla fine non è nulla di concesso o di pregevole, è il minimo del minimo: non è un atto di bontà, è un dovere scontato. Così come non ti aspetti lodi e premi se non ammazzi una persona, così non c'è nulla di eccezionale a smettere di uccidere gli animali. L'unica cosa pregevole è quella di averlo capito in mezzo a un mondo che ti fa sembrare normale quello che non lo è.
In tutto questo, in questo sterminio "ignorato", uno che
ne è reso consapevole deve scegliere, ed ha una solo scelta da fare di fronte al problema: o ne fai parte, o lo contrasti. E ogni giorno passato, sono animali in più che continuano a morire ingiustamente!
Per questo, in un mondo già rinxxxxxito di suo, non accetto che la morte ingiusta di innocenti, venga anche protetta con questioni scientifiche che non hanno dignità di esistere.
Grazie per l'attenzione e per il tempo che hai dedicato a leggere questo scritto.
Resterò sempre e profondamente dalla parte di chi soffre e di chi subisce, in nome di una bistecca, condannando la prevaricazione, l'indifferenza e le scuse per mascherare con una parvenza di senso una cosa che mai l'avrà. Eticamente, empaticamente, e scientificamente. Le realtà è lì, basta volerla. E' solo questione di organizzare le
cose in modo differente. Ma è molto più comodo trovare riferimenti che mantengano le finte certezze, piuttosto che accettare quelli che le mettono in dubbio.
Spero anche che qualsiasi pensiero personale nei miei confronti, non pregiudichi coloro che di tutto questo subiscono le conseguenze: gli animali.
Luciano.
"Colui che non rispetta la vita, non la merita.
L'uccisione di un animale verrà considerata alla stessa stregua dell'uccisione di un uomo". Leonardo Da Vinci
"Ogni impulso di uccidere gli animali senza giustificazione, ogni maltrattamento e ogni crudeltà verso di loro, vanno senz’altro condannati. Anche perché tale comportamento esercita una nefasta influenza sull’animo dell’uomo e tende a renderlo abietto". Papa Pio XII
"Secondo la mia mentalità la vita di un cane non è meno preziosa di quella di un essere umano. Ritengo che più una creatura sia importante, più diritto abbia alla protezione dalla crudeltà dell’uomo". Ghandi
"Il compito più alto di un uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà". Emile Zola
"L'uomo è l'unico animale che arrossisce, ma è anche l'unico che ne ha bisogno". Mark Twain
"Gli animali non possono parlare, ma come possiamo io e te non parlare per loro e astenerci dal rappresentarli? Ascoltiamo, noi tutti, il loro silenzioso pianto di agonia e aiutiamo quel pianto a essere ascoltato nel mondo". Rukmini Devi Arundale
"Non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te". Qualcuno che venne considerato un estremista.
"In un mondo flessibile su tutto, responsabilità e valori compresi, diventa radicale il concetto stesso di giustizia". E' mia.
Razzismo, schiavismo, semitismo. Se non si impara dalla storia, gli errori continueranno a ripetersi uguali. Il mondo sarà evoluto, quando il valore della vita sarà realmente universale. Ognuno vi partecipa interamente, da un lato o dall'altro, con la propria imprescindibile
parte.