Facciamo un gioco; pagina 2

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16 Lucik, 13/01/06 11:18

Si, si.. fantastica sulla mia! :-)
Emy é anche saggia, ed essendo ragazzi, il crescere e imparare é fisiologico :-)

17 dada, 13/01/06 11:23

Secondo me sta storia sta prendendo una piega un pò troppo smielata.. credo però che siate ancora in tempo a non affogare nello zucchero! Non vi sembra un pò Dowson Creek?? :P
Dai Luciano, confido in te..

18 shivers, 13/01/06 12:02

Vedrai che adesso succede qualcosa di splatter...
Del tipo, Emy torna a casa, apre il frigo, e si ritrova a fissare sua madre.
Emy pensa: "sto finendo le scorte, devo andar a far provviste", e compone il numero di telefono di suo cugino.

19 dada, 13/01/06 12:31

shivers ha scritto:
Vedrai che adesso succede qualcosa di splatter...
Del tipo, Emy torna a casa, apre il frigo, e si ritrova a fissare sua madre.
Emy pensa: "sto finendo le scorte, devo andar a far provviste", e compone il numero di telefono di suo cugino.

Speriamo!! :D

20 Lucik, 13/01/06 14:05

Secondo me sta storia sta prendendo una piega un pò troppo smielata.. credo però che siate ancora in tempo a non affogare nello zucchero!

Fammi capire. Due ragazzi che si parlano, che ci tengono, e che decidono per una pizza... è di già una cosa smielata?!?!

Non vi sembra un pò Dowson Creek??

Mi verrebbe da dire che per questo scenario tutto il mondo é paese.
Ma focalizzate bene i miei personaggi. Sono maturi, consapevoli, e sicuri di sè (ovviamente nei "limiti" umani).

Dai Luciano, confido in te..

Ma quello che ho scritto a me va benissimo. Sentite, autorevoli critici. Tra qui e la strada verso casa di Emy potete anche intervenire di vostro! Ad esempio la ragazza nervosetta della pizzeria che odia i giocatori di football, e il poliziotto corrotto che fa verbali a discrezione possono sempre subentrare :-)
Volendo Matt é ancora (ci eravam lasciati lì) seduto sugli spalti... può accadere tutto. Che volete, il piatto pronto senza fare nulla?!

Ieri nessuno guardando "Smallville" ha pensato a me? :-) Comunque volevo dire una cosa. Oggi andando al supermercato, mi son fermato a vedere lo scaffale dove ci sono i vari tipi di latte. Vedevo così... se ce n'era uno di riso (visto che in questo periodo evito i derivati dai legumi. Poi volevo anche vedere come cambiava da marca a marca, perchè il primo e l'ultimo che avevo provato era
una delle cose più disgustose che abbia mai bevuto). In mezzo ai soliti che avevo già visto... eccone uno... di riso! Indovinate come si chiama? :-)
Matt.
Ed é buonissimo!
Destino! :-) (Eh, Shivers? ...lui é "Darwiniano" :-) ).

21 Lucik, 15/01/06 21:53

Visto che i critici si son "lamentati" e non hanno
scritto nulla in più, aggiungo per il loro immenso piacere che nella scena finale in cui Matt resta solo sugli spalti, l'inquadratura si allontana salendo, prendendo come scenario tutto il campo, e tutto il contesto circostante. In sottofondo una bella colonna sonora di una band sconosciuta... (un sound che per istinto suscita certe sensazioni).

Shivers, per Rossellini l'inquadratura "semovente"
sarebbe immorale eh? :-)

22 shivers, 16/01/06 13:04

Lucik ha scritto:
Shivers, per Rossellini l'inquadratura "semovente" sarebbe immorale eh? :-)

Ah lo sai eh? Abolizione di steadycam e dolly, con quelle anche Muccino sembra un regista.
Aggiungo che Robert Bresson (che ha girato il più bel film animalista della storia, forse anche l'unico, "Au hazard Balthazar") diceva "Non voglio immagini belle, ma
immagini necessarie".

23 Sabina, 20/01/06 04:23

Lucik ha scritto:
Si, si.. fantastica sulla mia! :-)
Emy é anche saggia, ed essendo ragazzi, il crescere e imparare é fisiologico :-)

Eh ma poi devo abbandonare la mia................

..................ok, ci sto!!! ;oP

24 Sabina, 26/01/06 23:59

...Vedo che non sono l'unica ad aver abbandonato la
cosa...

...sono in crisi artistica, non riesco neanche a disegnare...vuoto totale nella mente. Problemi a casa.

...Però vi leggerò volentieri.

Baci.

25 Lucik, 27/01/06 14:25

Ho capito... senza di me fallisce la produzione.

#2 (puntata n.2)
"La cozza".

Una doccia energizzante e Matt era pronto per uscire di casa. Prese le chiavi della sua Mustang, le inserì nel quadro e si mise la cintura. Accese il il motore, e uscì lentamente dal vialetto di casa sua immettendosi sulla strada. Mancavano 20 minuti alle 9... il tempo necessario per passare a prendere le pizze e arrivare a casa di Emy coi soliti 15 minuti di ritardo... perfettamente nella norma. Era sera, e Matt si gustò l'aria tiepida, tipica delle sere d'estate. Tirò giù i finestrini e accese la radio. Era in jeans, maglietta a maniche corte e scarpe sportive in tela. Un braccialetto "etnico" fatto di
paglia gli attorniava comodamente il polso sinistro. Matt guidò, gustandosi l'atmosfera che lo circondava, fino a destinazione, parcheggiò nel posto auto accanto all'entrata, ed entrò a colpo sicuro. Era la pizzeria dove era solito andare. Salutò un paio di persone che conosceva, e si avvicinò al bancone. La ragazza delle ordinazioni sembrava una nuova...

M - Ciao! (Disse con simpatia...).
R - Ciao. Dimmi pure (rispose senza averla recepita più di tanto).
M - Due marinare con verdure.
R - Marinare? Ah, vuoi dire quelle con pomodoro, aglio e acciughe?
M - No... pomodoro e aglio. Le acciughe non le avete mai messe prima d'ora...
R - Ah, ok. Sai, qui sono nuova, e io la marinara l'ho sempre presa così. E' molto più buona.
M - ....sono vegetariano...
R - Oh, anche io ho un amico vegetariano, ma il pesce lo mangia!
M - Allora non lo é, vegetariano! Comunque, le pizze... senza acciughe.
R - Ok.... va bene. Ci vorranno 10 minuti.
M - Aspetto.

Matt si mise comodo, sedendosi a un tavolo discostandone una delle sedie. Pensò alla fredda consapevolezza con cui ormai affrontava il mondo. Per la sua maggior sensibilità ed apertura mentale aveva visto nelle persone tanti di quei luoghi comuni, superficialità, riferimenti predefiniti a casaccio, che non si stupiva più di tanto nel constatarlo ogni volta. La cosa che lo faceva riflettere era l'eccezionale ricorrenza tra le varie persone nel dire
cose simili, o addirittura uguali, quasi come se la mente delle persone fosse un macchinario con delle regole e un suo funzionamento proprio. Errori e banalità compresi. E questo pensiero era quasi inquietante. Pur dando per normale che le persone potessero avere reazioni e percorsi di ragionamento comuni, quello che infastidiva Matt era l'idea che la mente umana, e i suoi schemi, potessero prevalere sulla persona stessa. L'idea di essere non padroni ma succubi del governo della mente, toglieva il concetto stesso di personalità, di individualità, di libertà. Matt sapeva di aver visto e di essersi reso conto di cose che gli avevano fatto prendere molta più consapevolezza anche di questo fatto, molto più del resto delle persone, che lui guardava ormai come da un punto sovrastante di libertà, vedendo gli altri rinchiusi nella loro perseveranza ignorata. E si chiedeva se il suo stato privilegiato rendesse effettivamente diversi, o se era solo uno scalino in più rispetto agli altri, rimanendo comunque schiavo di qualcosa... se fosse uno spirito libero, o un dipendente di un meccanismo senza anima fatto di scatole ed ingranaggi chiamato mente.

S - Capitano, le pizze sono pronte!
Matt riprese il contatto con la realtà, riprendendosi dai propri pensieri..

M - Grazie, ciao Sam!
(Questi era un ragazzo sulla trentina, proprietario del locale).

S - Ciao. Vedi di rimetterti presto, che la squadra ha bisogno di te! Quest'anno non possiamo permetterci di mandare in fumo la stagione!
M - Non é la cosa che dici ogni anno...? Tranquillo, dammi qualche giorno e tornerò più in forma di prima.
S - Bravo, così si parla. Prendi, le pizze le offro io!
M - Ma...
S - Prendi e non discutere. Non sia mai che Sam Daniels faccia mancare il suo contributo alla squadra!

Matt ringraziò sorridendo,e si apprestò ad uscire. Notò di sfuggita la ragazza di prima e tra sè pensò..."ringrazia i vegetariani che non mangiano le cozze!".
(Scusate, ma qualcosa a chi dice di avere un amico "vegetariano" che mangia pesce bisognava pur dirlo).

Si avvicinò all'auto, aprì la portiera, appoggiò le pizze sul sedile stando attento che fossero in piano e richiuse lo sportello. Avviò il motore. Si guardò nello specchietto. Vedere il proprio volto gli faceva piacere. E, dopo essersi fissato per un breve attimo, mise la retromarcia, fece manovra e ripartì. A questo punto, doveva solo andare da Emy...

(Ciao Sabina, un saluto. Luciano).

26 sally, 31/01/06 16:54

Scusate questo non c'entra niente:Lucik mi dai la tua
mail? l'ho persa non so dove.
baci

27 Lucik, 31/01/06 20:26

ibcela (chiocciola) tin.it

28 Lucik, 8/03/06 14:48

#3 Un bacio tra due amici...

Non ho voglia di scrivere tutto in dettaglio... quindi sappiate che Matt entra in casa, stanno lì, poi senton quello che c'è tra l'uno e l'altra. Pensano a come sono amici.. Alla fine l'istinto e la naturalezza di quel che provano li porta a vivere le cose così come sono... Bene. Fine terza puntata :-)

Va beh... almeno vi racconto il momento centrale...

Matt vedeva che quel momento era vero, era reale. Che tutto quello che lo circondava era rimasto sospeso e stava per evolversi in quello che desiderava. Ora poteva. Ora stava succedendo. Erano seduti sul divano l'uno girato verso l'altra. Fino a qualche momento prima stavano guardando la televisione (film di Cronenberg... due cucche!)... Emy stava seduta abbracciando le gambe coi piedi raccolti sul divano. E il volto appoggiato di lato sulle ginocchia. I capelli lugni, lisci, setosi si posavano e lasciavano andare su di lei, in un'immagine perfetta. Matt vicino a lei con la schiena di traverso contro il poggiabraccia, la gamba sinistra piegata di lato (tipo yoga) verso lo schienale, e l'altra che ci poggiava sù con la scarpa da tennis a penzoloni. La sua maglietta evidenziava le sue linee levigate da atleta. Lei sollevò lentamente il viso e lo guardò. Nel silenzio Matt fissò il suo sguardo, che conosceva così bene.
A volte le cosè succedono così, all'improvviso. In un momento in cui non c'è nessun motivo particolare per farle succedere proprio allora... eppure, le cose prendono e accadono, come una dolce e forte scintilla che si accende inspiegabilmente. (Se comincio a esagerare nella
"fantasia" ditelo eh... :-) Macchè, ormai siete miei succubi!).
Emy staccò la sua mano dall'altra che abbracciava le ginocchia, l'allungo e prese quella di Matt. Aveva aperto le dita, intrecciò le loro mani, e le appoggiò giù sul divano, come in un gesto forte e insieme rilassato. Il mondo si era fermato. O meglio, il loro mondo stava vivendo, mentre tutto il resto quasi non si ricordavano che dovesse esistere.
Si conoscevano così bene, così tanto... era come il rendersi conto di una cosa grandissima che faceva battere il cuore, assieme alla sicurezza e l'armonia di tutta la loro amicizia e conoscenza.
L'intensità di quel contatto tra le loro mani, proseguiva fino al cuore, per diffondersi in tutto quello che provavano.
Matt e Emy si avvicinarono... Emy accennò un dolce breve sorriso, quasi per l'emozione, e lascio nuovamente spazio
a uno sguardo attento e a un respiro per metà sospeso, trattenuto. Matt risentì il calore delle mani. E lentamente si bac... (censura! Sono troppo per bene per scrivere in pubblico anche queste cose innocenti!!!).

Ora la critica degli anti-dociosi pioverà a catinelle... :-)
(Io l'ho detto che ognuno poteva cambiarlo :-) ... ma son troppo pigri, quindi vi prendete la versione unica!).

29 Lucik, 8/03/06 14:56

anti-dociosi

anti-dolciosi... dolciosi!

30 demon_vegan, 8/03/06 17:10

io:
idromassaggio..due belle gnocche dentro con me(vegane ovviamente)...
Rocco siffredi che mi porta le patatine "amica chips"...

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi