Vivisezione no, allevamenti si?

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1 Ilaveg, 3/09/13 15:05

Non so se l'avete notato, ma la lotta contro la sperimentazione animale ha inglobato tantissime realtà onnivore. L'altro giorno hanno passato lo spot di Stop.Vivisection a Virgin Radio e in generale mi pare che il post Green Hill abbia scosso abbastanza gli onnivori.
Il colmo è stato vedere un volantino contro la vivisezione in un negozio che vende animali, inclusi polli da carne!!

Però è proprio questo che mi lascia perplessa: come è possibile che per una persona onnivora-specista venga prima nella scala delle priorità la bistecca della medicina? Voglio dire perchè la vivisezione - che secondo il sentire comune della società serve al progresso medico anche se noi sappiamo che non è così- è sbagliata per loro e invece gli allevamenti vanno bene?

Ovviamente è positivo che qualcuno abbia iniziato a rifletterci ma considerando che il numero degli animali uccisi per mangiare è infinitamente più alto di quello degli animali uccisi nei laboratori, questo non dovrebbe come minimo sollevari dei quesiti negli onnivori?
Secondo voi che cos'è? Perchè c'è gente che va alle manifestazioni contro Green Hill mangiandosi il panino al salame? E' che il beagle fa più pena di un maiale? Che le persone comuni sentono di potersi scagliare contro gli scienziati perchè magari è un mondo a loro oscuro ma non contro quello che hanno nel piatto?

Voi non avete notato questa cosa?

2 DaniellaVeg91, 3/09/13 15:18

Un po' sicuramente è la solita mentalità specista che salva alcuni animali ma ne condanna altri...quindi se si tratta di indignarsi per esperimenti su cani, gatti, scimmie o conigli tutto bene, se si trattasse di polli non li vedremmo sicuramente.
Poi c'è anche da considerare che gli animali e i loro derivati vengono visti come "cibo di prima necessità" non sostituibile, senza il quale non si potrebbe sopravvivere, e pertanto considerato su un gradino più alto rispetto alla ricerca medica.
È più facile che un onnivoro ammetta di usare troppe medicine piuttosto che ti dica di eccedere nel cibarsi di animali.

3 Andrea, 3/09/13 15:23

Ilaveg ha scritto:
Voglio dire perchè la vivisezione - che secondo il sentire comune della società serve al progresso medico anche se noi sappiamo che non è così-

Credo che oltre la metà degli italiani sappia che la vivisezione è inutile o dannosa o al limite crede che aiuti un po' la ricerca ma che si potrebbe evitare con una minima rinuncia al progresso medico (ovviamente neppure questo è vero, è dannosa e basta).

Per rispondere alla domanda comunque credo che essere contro la vivisezione non costi niente e faccia sentire bene, mentre essere contro gli allevamenti significa dover cambiare qualche piccola abitudine, cosa che pochi sono disposti a fare.

Per le associazioni è una fonte di guadagno inesauribile: una qualunque petizione per l'abolizione delle vivisezione (che non ha senso perché una pratica fatta in tutto il mondo e che entra in tutte le leggi per la messa in commercio ed esportazione dei prodotti non può certo essere abolita così) porta visibilità e guadagno e chi la promuove può continuare a indossare pellicce, mangiare carne, ecc. ecc.

Ci sono due modi per guadagnare dalla vivisezione: fare vivisezione o fare campagne contro la vivisezione.

Ovviamente ci sono anche un sacco di anti-vivisezionisti che veramente hanno a cuore gli animali, ma allora devono minimo essere anche vegan.

4 Ilaveg, 3/09/13 15:34

Per le associazioni è una fonte di guadagno inesauribile: una qualunque petizione per l'abolizione delle vivisezione (che non ha senso perché una pratica fatta in tutto il mondo e che entra in tutte le leggi per la messa in commercio ed esportazione dei prodotti non può certo essere abolita così) porta visibilità e guadagno e chi la promuove può continuare a indossare pellicce, mangiare carne, ecc. ecc.

Infatti l'altra cosa che ho pensato è stata: ma quanti soldi hanno che possono permettersi lo spot alla radio???

5 Andrea, 3/09/13 16:44

Penso siano cifre che nemmeno ci immaginiamo..

6 Ikki, 3/09/13 17:04

Io penso un'altra cosa invece: la gente comune è sensibile alla vivisezione perché i vivisettori utilizzano i cani negli esperimenti. Tutto il polverone che è venuto fuori da Green Hill, secondo voi ci sarebbe stato se invece dei bracchetti ci fossero stati i ratti? Io non credo proprio. La gente è contro la vivisezione perché non vuole che si tocchino gli animali da affezione, ma se venisse comunicato che la sperimentazione sui cani verrà abolita e d'ora in poi si utilizzeranno solo topi, secondo me a molta gente andrebbe bene e finirebbero con l'accettare la sperimentazione. Così come molti urlano contro i coreani perché si mangiano i cani ma loro stessi si mangiano i maiali e non hanno nulla da rimproverarsi.
Anche perché essere contro la vivisezione richiede i cambiamenti di abitudine, non solo il diventare vegan. Tocca stare attenti ai cosmetici, ai detersivi, a comprare i farmaci generici, e questo sicuramente molta gente contro la vivisezione lo fa, non è propriamente il cambio di abitudini che spaventa. E' proprio il menefreghismo verso qualunque animale che non sia un cane.

7 Ilaveg, 3/09/13 17:13

Senz'altro Ikki. Probabilmente è anche che per qualche motivo i media la trovano una cosa che fa notizia e gli viene data molta più visibilità, non so se è per via dei politici che vi si infilano in mezzo o cosa. Fatto sta che nessuno mai ha fatto vedere al tg - o comunque non cosi spesso- ciò che avviene all'interno di allevamenti di animali da carne e da pelliccia.

8 Andrea, 3/09/13 18:37

A dire il vero in tutta la mia vita non ho mai conosciuto una persona che si dichiara contro la vivisezione comprare prodotti cruelty-free o fare qualche cambio di abitudini. Se notate chi propone queste fantomatiche campagne o raccolte firme contro la vivisezione, se non si tratta di veri animalisti (quindi anche vegan) non parla di prodotti cruelty-free o altro, sono solo slogan generici.

9 jessie, 3/09/13 18:58

Ricordo che ad una manifestazione contro Green Hill a cui partecipai più di un anno e mezzo fa, una signora che manifestava tentava di spiegare ad un passante perchè eravamo lì.
Il passante, che era un ragazzo poco più che ventenne, si disse d'accordo con noi, e che era terribile sperimentare sui cani e i gatti, pure i conigli, ma che era okay sui topi e le scimmie, dato che erano test da fare, che servivano alla ricerca, bla bla bla, nonostante tutte ste boiate, allo stesso tempo gli dispiaceva per questi animali.
Mentre ricordo che ad un tavolo per la raccolta di firme (un annetto fa), tantissima gente firmò per la petizione 'Cruelty Free 2013'... ma erano tutti ben lontani dall'essere animalisti, molti dicerto compravano prodotti crudeli, eppure erano super presi dal dover firmare la petizione, perchè i test di vivisezione erano terribili e da abolire il prima possibile.

Io spero che in questo lasso di tempo molta gente si sia chiarita un pò le idee e si sia, soprattutto, informata a dovere.
Rimango dell'idea che molti siano contro la vivisezione, ma che non abbiano esattamente idea di che cosa sia fino in fondo, e che sono ben lontani dal diventare vegan.

Alcuni, invece, diventano vegetariani, si sentono meglio e vedono il vegan come cosa faticosa a cui pensaranno in secondo momento. Come che fossero loro a soffrire se variano alimentazione... e non pensano alle sofferenze e morte a cui sono destinati milioni di animali innocenti.
A me ste cose fanno incazzare a morte, perchè sono di un'incoerenza assurda.

10 cristy, 3/09/13 19:06

jessie ha scritto:
Mentre ricordo che ad un tavolo per la raccolta di firme (un annetto fa), tantissima gente firmò per la petizione 'Cruelty Free 2013'... ma erano tutti ben lontani dall'essere animalisti, molti dicerto compravano prodotti crudeli, eppure erano super presi dal dover firmare la petizione, perchè i test di vivisezione erano terribili e da abolire il prima possibile.

Sperano che i test vengano aboliti dall'alto così loro non devono fare sforzi. Conosco molta gente così, in tutti gli ambiti: l'idea che i cambiamenti avvengono "dal basso" e che tutti ogni giorno possiamo fare una piccola rivoluzione, cambiando abitudini ed influenzando i consumi comporta troppa fatica.
Io spero che in questo lasso di tempo molta gente si sia chiarita un pò le idee e si sia, soprattutto, informata a dovere.
Rimango dell'idea che molti siano contro la vivisezione, ma che non abbiano esattamente idea di che cosa sia fino in fondo, e che sono ben lontani dal diventare vegan.

Alcuni, invece, diventano vegetariani, si sentono meglio e vedono il vegan come cosa faticosa a cui pensaranno in secondo momento. Come che fossero loro a soffrire se variano alimentazione... e non pensano alle sofferenze e morte a cui sono destinati milioni di animali innocenti.
A me ste cose fanno incazzare a morte, perchè sono di un'incoerenza assurda.

Più vado avanti più mi rendo conto che la gente è suonata, incoerente e menefreghista; un minimo di senno eviterebbe problemi, sofferenza, dispendi enormi di energia in chi cerca di rattoppare come può.

11 jessie, 3/09/13 19:15

cristy ha scritto:
Più vado avanti più mi rendo conto che la gente è suonata, incoerente e menefreghista; un minimo di senno eviterebbe problemi, sofferenza, dispendi enormi di energia in chi cerca di rattoppare come può.

i migliori sono quelli che se la defilano dicendo che non possono stare a sentire/leggere/vedere gli animali in certe condizioni, perchè poi ci soffrono, perchè loro amano gli animali... eh!
e, in più, te sei stronza e sadica a dire certe brutte cose, perchè loro ci stanno male porelli.
inoltre secondo sti deficenti i vegan sono estremisti brutti e cattivi, mentre loro gli animali li amano tanto, così tanto da non cambiare le loro ignorantissime abitudini, perchè è troppo difficile bere il latte di soia, anzichè quello vaccino...
grrrrrrrrrrrrrrr... temo che prima o poi darò di matto :S

e scusate lo sfogo, ma credo che possiate capirmi benissimo, PURTROPPO!

12 cristy, 3/09/13 19:21

Già!! come quelli che vorrebbero, ma non fanno volontariato in canile perchè SONO TROPPO SENSIBILI!! Fortuna per gli animali che c'è qualche str.. insensibile

13 Ilaveg, 4/09/13 09:55

cristy ha scritto:
jessie ha scritto:
Mentre ricordo che ad un tavolo per la raccolta di firme (un > annetto fa), tantissima gente firmò per la petizione > 'Cruelty Free 2013'... ma erano tutti ben lontani > dall'essere animalisti, molti dicerto compravano prodotti > crudeli, eppure erano super presi dal dover firmare la > petizione, perchè i test di vivisezione erano terribili e da > abolire il prima possibile.

Sperano che i test vengano aboliti dall'alto così loro non devono fare sforzi. Conosco molta gente così, in tutti gli ambiti: l'idea che i cambiamenti avvengono "dal basso" e che tutti ogni giorno possiamo fare una piccola rivoluzione, cambiando abitudini ed influenzando i consumi comporta troppa fatica.

Ma anche in quel caso, se i prodotti animali venissero aboliti dall'alto credete che nessuno protesterebbe? Credete che accetterebbero una vita 'forzatamente' vegan? Secondo me assisteremmo a dei cortei pro-bistecca...

14 Marina, 4/09/13 12:56

Ilaveg ha scritto:
Ma anche in quel caso, se i prodotti animali venissero aboliti dall'alto credete che nessuno protesterebbe? Credete che accetterebbero una vita 'forzatamente' vegan? Secondo me assisteremmo a dei cortei pro-bistecca...

Il problema non si pone, perche' non potra' mai esistere una legge che va contro a quello che la quasi totalita' della popolazione trova normale e giusto fare.
Anche perche' e' una cosa fanno i legislatori stessi.

Bisogna prima che cambi il sentire comune, solo allora e' pensabile che possa esistere qualche legge in proposito, per quei pochi che vorranno andare contro il modo "normale" di comportarsi.
Un po' come oggi succede per i combattimenti tra cani, tanto per fare un esempio.

Non potra' succedere il viceversa, e' proprio una cosa che non credo sia umanamente concepibile.

15 Andrea, 4/09/13 13:32

Ilaveg ha scritto:
Ma anche in quel caso, se i prodotti animali venissero aboliti dall'alto credete che nessuno protesterebbe?

Sì protesterebbero perché dovrebbero cambiare le loro abitudini, mentre se venissero aboliti i test su animali non dovrebbero cambiare niente della loro vita.

In sostanza per me la maggio parte della gente non vuole fare il minimo sforzo, aspetta un cambiamento dall'altro, ma anche questo che non comporti nessun cambiamento.

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Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!