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16 Samy, 4/04/06 14:37

Lucik ha scritto:
Però il silenzio no. Ognono deve sapere che se dice una cosa, va incontro a una risposta... perchè quando è facile dire tutto quello che si vuole, lo si fa in modo liberissimo... Create un'pò di difficoltà su!

Su questo concordo: d'altra parte chi mi conosce sa che
per zittirmi mi devono sparare =P , vero? =)))))

Però, parlo per quanto ho scritto sopra, quando dico "soprassiedo" o "lascio perdere", intendo dire che
chiudo quella che diventerebbe una discussione sterile e polemica con una dichiarazione di dato di fatto, tipo "visto che non è strettamente necessario x la
sopravvivenza (che di solito è l'unica cosa a cui possono PROVARE ad attaccarsi) allora mi rifiuto di essere causa di sofferenza per qualcuno. Semplificarsi la vita o "il prosciutto è buono" per me non sono argomenti sufficienti, solo egoistici ...PUNTO... Ora mi passi quelle buonissime frittelle di finocchi?" ^___^

17 Lucik, 4/04/06 20:49

scrivi un sacco di cose interessanti ma dopo un po' mi perdo....scusami ma non ci arrivo proprio io...
:)

No... effettivamente il dubbio poteva venire...
E per il perdersi... a volte do contributi e incentivi di mio...
Grazie per l'apprezzamento... :-)

Lo frase esatta era un'pò anche come battuta...
L'aggiunta sottesa del "dite qualcosa" era: tra le tante alternative sensate, o utili, o semplicemente che rispondon pan per focaccia... :-)
...che vi faccian stare bene, o che non permettano agli altri di pensare a una parvenza di tacita conferma... o accettazione di subire battute stupide...
Insomma... il silenzio da conferma per proseguire in futuro...
Tanto per dirla anche in generale per certi casi... chi reagisce si guadagna il "rispetto" (o comunque una sua forma... o comunque almeno un sapere chi hai di fronte e non andarci leggero)... chi resta in silenzio... subisce (di fronte a certe cose)...
Dai un segnale... lo terrai come riferimento per il futuro...

E poi qui ci lego anche un'altra cosa... che avevo già scritto da un'altra parte nel forum...
Quando fai un discorso con qualcuno e vien fuori qualcosa detto in modo naturale sulle abitudini (non vegetariane) o su qualche argomento (che riguarda sempre la "normalità" non veg)... può venir da non dire nulla pensando che a volte soprassiedi perchè non puoi iniziare tutto un discorso per una frase/riferimento inserito in tutto per 10 secondi nel discorso...
Caso reale: l'altro giorno al ristorante c'era un signore simpatico con cui abbiam conversato delle merendine (di quello che c'è dentro), dei prodotti biologici, dei coloranti... poi proseguendo in altro ha detto (collegato a un riferimento), "no... noi ai nostri figli abbiam insegnato a mangiare di tutto" (nel senso "positivo",
senza nessun richiamo all'essere veg o no... non ne
avevamo parlato)...
Nessuno dice che devi (tu impersonale) iniziare a fare la dissertazione delle cose... ma semplicemente dare il tuo riferimento (o paletto) affinchè le cose che si dicono (anche senza pensare alle possibili questioni) non siano confermate nella loro naturalezza...
Ho mancato nel farlo... e avrei semplicemente dovuto dire il richiamo a me stesso... che esistono altre cose... che la cosa detta non ricadesse in modo fluente nella solita naturalezza, ma che avesse quel giorno un dato di risposta, che desse una contraddizione alla parvenza di normalità che fino ad allora può aver ricevuto.

Bastava che dicessi "io no, sono vegetariano". Esprimendo una realtà. Chiaro, semplice, sereno ma consapevole. Punto. Non importa se non cambia il mondo... ha il suo significato :-)

18 Lucik, 4/04/06 20:51

Va beh... "sereno" o non...

19 Lucik, 4/04/06 21:00

Su questo concordo: d'altra parte chi mi conosce sa che per zittirmi mi devono sparare =P , vero? =)))))

Boh... non so, a me piace sentirti parlare :-) :-) :-)

(La precisazione sulla serenità di prima non voleva dire: non serenità, quindi aggressività o non calma o rispondere a malo modo... ovviamente.
Semplicemente anche se si è calmi, riflessivi, chiari ma garbati...
la serenità come calma interiore, potrebbe anche non esserci. Questo.
La calma e l'argomentazione restano per me le cose migliori).

20 mat, 4/04/06 21:41

mia nonna me ne ha sempre combinate tante riguardo agli animali. Ricordo in particolare che una volta da piccola ero seduta sul divano e ho visto un rospetto saltellare sul pavimento di casa. Doveva essersi intrufolato dalla porta che dava sul giardino. A me faceva senso, ho chiamato mia nonna, le ho detto in modo concitato di spingere il rospetto fuori ma... delicatamente! Lei ha preso una scopa e gli ha dato un bel colpo e dopo l'ha buttato nel WC dicendo che era solo polvere... E' una cosa che ancora adesso mi fa rabbrividire.
E' vero, a volte i nonni fanno cose terribili dal nostro punto di vista, ma pensate come saremo noi a 90 anni! Ripeteremo solo più due o tre cose di continuo e i tempi migliori saranno sempre i nostri, esattamente come per i nostri nonni.
Credo che ogni gesto debba essere valutato a seconda della persona che lo compie. O no?
ciao,
mat

21 ania, 4/04/06 22:07

mat ha scritto:
Credo che ogni gesto debba essere valutato a seconda della persona che lo compie. O no?

non sono assolutamente daccordo...sono importanti solo le conseguenze quando si tratta di vita o di morte. Per il "chi" in questione non ha nessuna importanza chi decide
per lui, gli importa COSA decide.

22 Pazzerellona, 4/04/06 22:27

Io spero di arrivare alla vecchiaia più inoffensiva di tua nonna, mat!

Al massimo preparerò ancora i miei pessimi biscottini vegan col rischio di avvelenare i nipoti, ma poco più di questo ! :D

23 Lucik, 4/04/06 23:41

Ma che fate??? Mi saltate i passaggi?! :-)
Prima bisognerebbe essere genitori... poi segue il resto :-)

24 bb, 5/04/06 10:24

grazie Lucik ora mi è chiarissimo...
a volte pero' è piu' facile fare 'finta' di nulla che cominciare discorsi spinosi con persone che comunque ignorerebbero il senso e magari passerebbero subito agli insulti...
non che sia corretto ma a volte magari non ho voglia di litigare
:)

25 devotchka, 6/04/06 16:25

mat ha scritto:
Credo che ogni gesto debba essere valutato a seconda della persona che lo compie. O no?
ciao,
mat

Mah, io mio nonno non lo perdonero' mai, ma non per le sue idee del cazzo, per il suo cuore di pietra, per aver fatto morire la sua cagna che non voleva accoppiarsi di parto, ,a perchè non ha avuto, per me che sono la nipote, un minimo di rispetto e un minimo di sensibilità.

26 liuk, 8/04/06 11:06

Già...i nonni...strani personaggi...amorevoli, sembrano essere i nostri angeli custodi (almeno per me) quando siamo piccoli e vediamo le cose da un punto visto diverso, poi cresci e allora cominci a conoscerli meglio, scopri che i nonni non nascono nonni ma persone come tutte le altre...nessuno dei miei quattro, oggi due, avrebbe potuto e può mai arrivare a capire una scelta come quella vegetariana...tra di loro c'è chi non riesci proprio a capire e a farti capire e chi, nonostante la distanza temporale e mentale, lo senti vicino e rispetta la tua scelta, pur non condivendola, perchè ti vuole comunque un bene dell'anima e di fronte a te non farebbe mai gesti che potrebbero in qualche modo scalfire la tua sensibilità.

Liuk

27 Haderian, 10/04/06 03:04

I miei parenti più vicini, (vale a dire dai 4 nonni in giù) sono finiti nell'inevitabile vortice del vegetarismo da me generato ad esclusione dei nonni paterni (di cui 1 ha tirato le quoia), di uno zio paterno, della prole della zia paterna e della famiglia della zia materna.
Inizialmente dopo aver tagliato i fili di sorella, madre, zia acquisita, cugina e zio materno, furono da me bandite pietanze cadaverike dai pranzi di famiglia, quelle squallide ricorrenze insignificanti dove si era soliti consumare animali.
Con l'aiuto della sorella neo attivista vegan paladina dei vegetali a tavola (e per necessità divenuta un ottima cuoca) e la materna forza vegetarizzante, dopo aver risukkiato anke cugino, padre (con fatica) e nonni materni (tiè)
è stato bandito ogni alimento di origine animale durante i pranzi di sciokke feste e ricorrenze, in cui prima di iniziare il pasto sono solito parlare apertamente dei danni provocati dal consumo e produzione di latte, latticini, uova, miele e cadaveri vari, tipo preghiera prima di iniziare il pasto, ringraziando me che permetto di mangiare alimenti immuni da prodotti animali :o)
Comunque non è stato per niente facile e non lo è tutt'ora come potete ben immaginare, ma sprono tutti quanti a diffondere le nostre scelte e conoscenze sempre e senza timori.

28 devotchka, 11/04/06 18:16

Haderian ha scritto:
I miei parenti più vicini, (vale a dire dai 4 nonni in giù) sono finiti nell'inevitabile vortice del vegetarismo da me generato ad esclusione dei nonni paterni (di cui 1 ha tirato le quoia), di uno zio paterno, della prole della zia paterna e della famiglia della zia materna.
Inizialmente dopo aver tagliato i fili di sorella, madre, zia acquisita, cugina e zio materno, furono da me bandite pietanze cadaverike dai pranzi di famiglia, quelle squallide ricorrenze insignificanti dove si era soliti consumare animali.
Con l'aiuto della sorella neo attivista vegan paladina dei vegetali a tavola (e per necessità divenuta un ottima cuoca) e la materna forza vegetarizzante, dopo aver risukkiato anke cugino, padre (con fatica) e nonni materni (tiè)
è stato bandito ogni alimento di origine animale durante i pranzi di sciokke feste e ricorrenze, in cui prima di iniziare il pasto sono solito parlare apertamente dei danni provocati dal consumo e produzione di latte, latticini, uova, miele e cadaveri vari, tipo preghiera prima di iniziare il pasto, ringraziando me che permetto di mangiare alimenti immuni da prodotti animali :o)
Comunque non è stato per niente facile e non lo è tutt'ora come potete ben immaginare, ma sprono tutti quanti a diffondere le nostre scelte e conoscenze sempre e senza timori.

MA CHE GRAN CULO!!!

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"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi