[Prosegue da vhemt] Figli veg ; pagina 4

Gli utenti registrati possono scrivere una risposta

Pagina 4 di 7

46 fiordaliso09, 2/04/12 09:21

Da madre posso dirvi che mio figlio è molto amato in classe stando a quanto mi dicono le insegnanti, non mi pare viva dentro di sè alcun conflitto, è vegan e deciso ad esserlo. Uno dei suoi compagni seguendo le sue orme è diventato vegetariano e quasi vegan (non mangia formaggi)e a scuola ha lo stesso menu di mio figlio. Mi pare di aver capito che tutti i bambini sugli animali la pensano come lui, la differenza la fa, come si è detto, la famiglia, che a questa età sceglie per il proprio figlio e lo influenza, come del resto ho fatto pure io. Finora nessuno lo ha mai preso in giro, al massimo gli sono state poste delle domande per curiosità, chi non ha saputo dare risposte alle domande non è mai stato lui (gli altri bambini sono molto carenti in quanto ad informazioni sulla produzione del cibo di origine animale). Devo dire che ho avuto l'impressione che le insegnanti abbiano timore di affrontare l'argomento con la classe, forse per paura che qualche genitore si faccia sentire, mio figlio mi ha detto che all'insegnante non fa piacere sentirlo parlare di alimentazione vegan coi compagni. Detto questo, il problema alimentazione si pone solo alle elementari e alla materna, alle medie i pasti si fanno a casa e credo che alla materna possa bastare sapere che il menu rispetta la scelta vegan, alle elementari credo fermamente che un bambino abbia invece gli strumenti necessari a far valere la propria scelta: mio figlio ha rifiutato la carne spontaneamente in prima elementare, da quando poi ha fatto la scelta vegan non ha più mangiato nemmeno un dolce non vegan sebbene siano capitate ocacsioni nelle quali gli sia stato offerto anche con insistenza (mannaggia a loro!) dalle insegnanti.

47 luca_z, 2/04/12 12:18

Sì Antonella, è così: vivesse sulla propria pelle, sin da subito, cosa succede al di là del recinto (teca di vetro, scrissi prima) in un ambiente che ho sempre pensato fosse come quello raccontato da Fiordaliso.
Ho provato a spiegarlo più volte, con scarsissimi risultati. Inutile tediarvi ancora.
Fiordaliso, complimenti per l'insegnamento che hai dato a tuo figlio, se fossi il padre sarei fiero di lui.

48 fiordaliso09, 2/04/12 13:04

luca_z ha scritto:
Sì Antonella, è così: vivesse sulla propria pelle, sin da subito, cosa succede al di là del recinto (teca di vetro, scrissi prima) in un ambiente che ho sempre pensato fosse come quello raccontato da Fiordaliso.

Credo che sia giusto così, almeno per il mondo in cui viviamo oggi.

Fiordaliso, complimenti per l'insegnamento che hai dato a tuo figlio, se fossi il padre sarei fiero di lui.

Non penso di aver particolari meriti, tranne forse quello di aver sempre e solo detto la verità a mio figlio.

49 Andrea, 2/04/12 14:27

luca_z ha scritto:
in un ambiente che ho sempre pensato fosse
come quello raccontato da Fiordaliso.

Ma guarda che è stato detto più e più volte che nessuno mette in dubbio che per un bambino sia possibilissimo stare bene in una scuola in cui è l'unico vegan.

Il punto è che se in un ipotetico futuro un genitore potrà scegliere tra due scuole, una con insegnanti e compagni che ammazzano animali e una in cui non lo fanno, e decide di mandarlo alla seconda, perché deve essere tacciato di estremismo, di voler far vivere suo figlio come in una setta ecc. ecc.? Hai perfino chiesto se faremmo lo stesso con bambini di colore o musulmani (!) come se essere vegan o meno fosse come seguire una diversa religione o avere un diverso colore della pelle e non uccidere esseri senzienti.

Ho provato a spiegarlo più volte, con scarsissimi risultati. Inutile tediarvi ancora.

Più che altro non hai ancora risposto alla domanda fondamentale, la ripeto per l'ultima volta: perché se nel Sud Africa dell'Apartheid scelgo una scuola con insegnati e compagni che non vivono basandosi sul concetto di superiorità di razza va bene mentre se scelgo una scuola con insegnati e compagni che non vivono basandosi sul concetto si superiorità di specie sono uno che vuole la segregazione, le sette, ecc. ecc.?

Perché alla fine nessuno ha mai criticato chi in un ipotetico scenario in cui si possa scegliere tra le due scuole opti per quella di carnivori, siamo stati criticati noi che sceglieremmo quella vegan.

50 fiordaliso09, 2/04/12 14:41

Andrea ha scritto:
Il punto è che se in un ipotetico futuro un genitore potrà scegliere tra due scuole, una con insegnanti e compagni che ammazzano animali e una in cui non lo fanno, e decide di mandarlo alla seconda, perché deve essere tacciato di estremismo, di voler far vivere suo figlio come in una setta ecc. ecc.?

Anch'io sceglierei questa scuola!

51 fiordaliso09, 2/04/12 14:49

E' vero che mio figlio a scuola non ha problemi coi compagni, tuttavia credo che anche a lui, come a me, piacerebbe trovarsi con compagni che la pensano allo stesso modo, perciò se esistessero queste due scuole credo che sarebbe lui a chiedermi di mandarlo in quella vegan.

52 luca_z, 3/04/12 00:02

Andrea ha scritto:
luca_z ha scritto:
in un ambiente che ho sempre pensato fosse
come quello raccontato da Fiordaliso.

Ma guarda che è stato detto più e più volte che nessuno mette in dubbio che per un bambino sia possibilissimo stare bene in una scuola in cui è l'unico vegan.

Il punto è che se in un ipotetico futuro un genitore potrà scegliere tra due scuole, una con insegnanti e compagni che ammazzano animali e una in cui non lo fanno, e decide di mandarlo alla seconda, perché deve essere tacciato di estremismo, di voler far vivere suo figlio come in una setta ecc. ecc.? Hai perfino chiesto se faremmo lo stesso con bambini di colore o musulmani (!) come se essere vegan o meno fosse come seguire una diversa religione o avere un diverso colore della pelle e non uccidere esseri senzienti.

L'affermazione si ricollegava a quanto detto da puppyweb (che auspica la dissociazione dei bambini vegan da quelli onnivori) in un altro thread che io ho interpretato come una netta separazione dalla realtà in cui vivo.
Il parallelo col bambino di diversa religione o etnia era solamente in funzione dei "rischi" che lo stesso potrebbe correre in una classe italiana.
Non ravvisando un pericolo per il bambino e certo che la realtà vegana non potrà che crescere e migliorare negli anni a venire, ho scritto che anche tra cent'anni, per me, sarà così.

Ho provato a spiegarlo più volte, con scarsissimi risultati. > Inutile tediarvi ancora.

Più che altro non hai ancora risposto alla domanda fondamentale, la ripeto per l'ultima volta: perché se nel Sud Africa dell'Apartheid scelgo una scuola con insegnati e compagni che non vivono basandosi sul concetto di superiorità di razza va bene mentre se scelgo una scuola con insegnati e compagni che non vivono basandosi sul concetto si superiorità di specie sono uno che vuole la segregazione, le sette, ecc. ecc.?

Quello che ho scritto io è che sceglierei senza problemi per mio figlio vegan una classe onnivora perchè, a differenza del problema apartheid, non ci sarebbe un pericolo di tipo fisico per lui. Ho sempre scritto che mi riferisco alla scuola tipo italiana dove, come confermato da Fiordaliso, c'è addirittura un interesse per il bambino vegan e non una considerazione dispregiativa dello stesso. Mio figlio sarebbe visto come un essere inferiore all'interno della scuola materna "Sbirulino"? No. A posto! Vai a scuola e vivi con orgoglio la tua diversità.
E' in termini di pericolo effettivo corso dal bambino che non capisco il parallelo col Sud Africa dell'apartheid.
Non so se ho risposto alla tua domanda, probabilmente continuo a non capirne la funzione.

Perché alla fine nessuno ha mai criticato chi in un ipotetico scenario in cui si possa scegliere tra le due scuole opti per quella di carnivori, siamo stati criticati noi che sceglieremmo quella vegan.

Francamente, tranne puppyweb, non mi sembra di aver criticato nessuno per una scelta che considero personale. Ripeto: tutto nasce dalla volontà espressa da puppyweb di separare i bambini, reiterata, tra l'altro, più tardi (Permetteresti almeno una sporadica frequentazione tra le due entità? si,ma in ambiente domestico,non in una scuola.)

53 Andrea, 3/04/12 11:03

luca_z ha scritto:
Il parallelo col bambino di diversa religione o etnia era solamente in funzione dei "rischi" che lo stesso potrebbe correre in una classe italiana.

Scusa, ma quante volte ti devo ripetere che nessuno parla di "rischi"? Come ha detto Fiordaliso e come è ovvio non c'è nessun problema per un bambino vegan ad andare a scuola con gli altri, ci mancherebbe altro.

Ma la scuola dovrebbe formare una persona quindi mi pare anche normale cercare un ambiente più sano possibile.

Quello che ho scritto io è che sceglierei senza problemi per mio figlio vegan una classe onnivora perchè, a differenza del problema apartheid, non ci sarebbe un pericolo di tipo fisico per lui.

Non hai capito il mio esempio.

Vivi in Sud Africa al tempo dall'apartheid. Tuo figlio *BIANCO* vuoi mandarlo in una scuola con insegnanti che hanno degli schiavi e che insegnano che i neri sono una razza inferiore, e con compagni che a casa sono abituati dalla nascita a vedere le persone di colore usate come schiavi e cresciuti in base al principio che i bianchi sono una razza superiore e possono disporre dei neri? O preferiresti una classe in cui gli insegnanti insegnano che siamo tutti uguali e i bambini sono stati cresciuti in base allo stesso principio?

Non corre NESSUN PERICOLO FISICO in nessuno dei due casi ovviamente, non verrà preso in giro in nessuno dei due casi. Si parla solo ed esclusivamente di crescere nell'ambiente migliore: razzista o non razzista? Nel nostro caso specista o non specista? Per me è meglio crescere, quando c'è la scelta, in un ambiente non razzista e non specista. Ora la scelta non c'è quindi i bambini vanno normalmente a scuola senza avere alcun problema.

Ho sempre scritto che mi riferisco alla
scuola tipo italiana dove, come confermato da Fiordaliso, c'è addirittura un interesse per il bambino vegan e non una considerazione dispregiativa dello stesso.

Ma questo è chiaro, nessuno lo ha mai messo in dubbio.

Mio figlio
sarebbe visto come un essere inferiore all'interno della scuola materna "Sbirulino"?

Anche questo non solo non è mai stato detto ma è stato fatto notare più e più volte che nessuno lo ha mai neppure lontanamente ipotizzato. Stai discutendo inventandoti totalmente le posizioni della controparte. E' chiaro che se fai credere che per noi il problema è un rischio per il bambino sembrerà sempre che hai ragione tu.

54 Lia78, 3/04/12 11:41

Mi sembra di capire che stiano emergendo due concezioni differenti della scuola: una che debba in qualche modo servire da "palestra" per imparare a sostenere le proprie idee anche in un contesto in cui ci possono essere delle pressioni in senso contrario o in cui semplicemente ci sono persone che la pensano in modo differente, e una in cui la scuola dovrebbe aiutare i genitori ad educare i figli secondo certi valori di massima condivisi (in questo caso, l'antispecismo).
Io rimango della mia opinione che, potendo scegliere (e conscia che comunque al momento è una pura speculazione) preferei la scuola vegan, fondata sui valori dell'antispecismo. Non è che non vorrei che frequentasse o avesse degli amichetti onnivori, però la scuola ha una valenza per me particolare. Inoltre, dovrebbe essere secondo me un ambiente il più sereno possibile (già avere a che fare con gli altri bambini/ragazzini può essere un tale incubo!)

55 verdetartarugo, 3/04/12 15:25

fiordaliso09 ha scritto:
E' vero che mio figlio a scuola non ha problemi coi compagni, tuttavia credo che anche a lui, come a me, piacerebbe trovarsi con compagni che la pensano allo stesso modo, perciò se esistessero queste due scuole credo che sarebbe lui a chiedermi di mandarlo in quella vegan.

Hai ragione, soprattutto per un bambino, però come facciamo poi a veganizzare se ce ne stiamo per conto nostro? Io l'ho presa come una specie di missione, mischiarmi agli altri e rompere amorevolmente le scatole ai mangiamorte, con garbo e astuzia. Qualche risultato si ottiene, soprattutto tra quelli del tipo "ma credevo che le mucche da latte fossero una razza a parte!"
Povere anime innocenti e ignoranti;)

56 Guest, 3/04/12 15:35

No..non si parla di palestra.. la scuola sarebbe una palestra che insegna a farsi rispettare e a rispettare le proprie idee quando si parla del fatto che a me piace il colore rosa e se mi vesto di rosa nessuno ha il diritto di rompermi i co****.. Mentre stiamo parlando di un ambiente in cui non è che non si viene rispettati, ma non si rispettano gli animali (ci sono scuole in cui viene insegnato l'amore per gli animali "coltivando" pesci e andando nelle fattorie.. in tutte le scuole viene insegnato che "la carne" è importante e magari viene accennato che i bambini di un altra religione non mangiano alcuni tipi di "carne"; che cosa dovrebbe imparare un bambino...a dire all'insegnante: No maestra, la carne in realtà è un pezzo di animale che ha tutto il diritto di vivere..per me non è una cosa da mangiare quindi non la disegno nell'insieme delle cose da mangiare.....oppure: No maestra, non mangio gli animali.. lei pensa che sia importante per il ferro? Guardi che il ferro si trova abbondantemente nei vegetali...).

Io non sto parlando di palestra..perché anche in una classe di bambini vegan ci sarà lo stronzo che ti prende in giro perché sei basso o perché non sei veloce nel calcolo... quindi non è questione di farsi le ossa... è semplicemente che un bambino in una classe di onnivori sarà costretto a farsi forza e fare informazione quando dovrebbe essere il contrario!)..

Come ripetuto più volte non si sta parlando del fatto che un bambino vegan non sappia vivere in una classe di onnivori, tutt'altro. Semplicemente sarebbe più bello se un bambino non fosse costretto a spiegare all'insegnante da dove cacchio si può prendere il calcio augurandole tanta osteoporosi!

57 Guest, 3/04/12 15:38

verdetartarugo ha scritto:
Hai ragione, soprattutto per un bambino, però come facciamo poi a veganizzare se ce ne stiamo per conto nostro? Io l'ho presa come una specie di missione, mischiarmi agli altri e rompere amorevolmente le scatole ai mangiamorte, con garbo e astuzia...

Ok..semmai un bambino diventa vegan grazie un altro bambino di 5 anni ben venga...

Comunque è la parola isolamento che non riesco a comprendere.. forse lo capirò un giorno..

58 verdetartarugo, 3/04/12 15:47

Guest ha scritto:
Ok..semmai un bambino diventa vegan grazie un altro bambino di 5 anni ben venga...

Non credo...sono i genitori che devono mischiarsi ovviamente.
Comunque è la parola isolamento che non riesco a comprendere.. forse lo capirò un giorno..

Concordo in pieno


59 Andrea, 3/04/12 16:04

verdetartarugo ha scritto:
Non credo...sono i genitori che devono mischiarsi ovviamente.

Eh appunto, è quello che dicevamo.. per un bambino sceglierei la scuola che dia una migliore formazione. Per il resto sono pienamente d'accordo sul fatto che non ci si debba isolare (che è uno dei motivi per cui sono contrario alle comuni vegan ecc. ecc.)

60 luca_z, 3/04/12 17:18

Andrea ha scritto:
luca_z ha scritto:
Il parallelo col bambino di diversa religione o etnia era > solamente in funzione dei "rischi" che lo stesso potrebbe > correre in una classe italiana.

Scusa, ma quante volte ti devo ripetere che nessuno parla di "rischi"? Come ha detto Fiordaliso e come è ovvio non c'è nessun problema per un bambino vegan ad andare a scuola con gli altri, ci mancherebbe altro.

Andrea, tu lecitamente domandi, io cordialmente rispondo. Se tu mi scrivi "hai tirato in mezzo anche l'etnia", io ti spiego per quale motivo l'ho fatto. Ti assicuro che non sei l'unico ad essere stanco di questo botta e risposta di cui, mi pare, si sia già capito tutto.

Ma la scuola dovrebbe formare una persona quindi mi pare anche normale cercare un ambiente più sano possibile.

Mi pare corretto e, ognuno a suo modo, ricercherà questo tipo di ambiente.

Quello che ho scritto io è che sceglierei senza problemi per > mio figlio vegan una classe onnivora perchè, a differenza > del problema apartheid, non ci sarebbe un pericolo di tipo > fisico per lui.

Non hai capito il mio esempio.

Vivi in Sud Africa al tempo dall'apartheid. Tuo figlio *BIANCO* vuoi mandarlo in una scuola con insegnanti che hanno degli schiavi e che insegnano che i neri sono una razza inferiore, e con compagni che a casa sono abituati dalla nascita a vedere le persone di colore usate come schiavi e cresciuti in base al principio che i bianchi sono una razza superiore e possono disporre dei neri? O preferiresti una classe in cui gli insegnanti insegnano che siamo tutti uguali e i bambini sono stati cresciuti in base allo stesso principio?

Non corre NESSUN PERICOLO FISICO in nessuno dei due casi ovviamente, non verrà preso in giro in nessuno dei due casi. Si parla solo ed esclusivamente di crescere nell'ambiente migliore: razzista o non razzista? Nel nostro caso specista o non specista? Per me è meglio crescere, quando c'è la scelta, in un ambiente non razzista e non specista. Ora la scelta non c'è quindi i bambini vanno normalmente a scuola senza avere alcun problema.

Non ci capiamo... Mi è difficile accettare il parallelo, l'esempio. Comunque, che farei? Non lo so. Non correrebbe alcun rischio? La razza non sarebbe una materia scolastica, come ad esempio non lo è l'educazione alimentare in una scuola italiana e quindi non sarebbe penalizzato neanche in questo senso? Lo porterei nella scuola razzista, lo andrei a prendere all'uscita e presiederei alle riunioni di classe. Almeno come testimonianza della nostra realtà nel loro ambito di m.
Sì, penso che farei questo. Ho anche chiaro il fatto che tu faresti il contrario.

Ho sempre scritto che mi riferisco alla
scuola tipo italiana dove, come confermato da Fiordaliso, > c'è addirittura un interesse per il bambino vegan e non una > considerazione dispregiativa dello stesso.

Ma questo è chiaro, nessuno lo ha mai messo in dubbio.

Mio figlio
sarebbe visto come un essere inferiore all'interno della > scuola materna "Sbirulino"?

Anche questo non solo non è mai stato detto ma è stato fatto notare più e più volte che nessuno lo ha mai neppure lontanamente ipotizzato. Stai discutendo inventandoti totalmente le posizioni della controparte. E' chiaro che se fai credere che per noi il problema è un rischio per il bambino sembrerà sempre che hai ragione tu.

Ma io immagino che tutti quelli che leggono hanno capacità di discernimento e non ho alcun interesse a suggerirmi come fonte o come il protagonista buono della storia. Io parlo per me ("Sbirulino" lo propongo io, non dico che lo abbia fatto tu - descrive la mia tesi, non scredita la tua), indico la mia posizione e, come scritto in precedenza, non ho ancora denigrato nessuno.
Facciamo un passo avanti... Le posizioni di ciascuno mi sembrano chiare: nessuno dei due considera il metodo dell'altro sbagliato, entrambi consideriamo il proprio preferibile all'altro. Io vedo la scuola come una "palestra" (cit. Lia), tu, come molti altri, preferireste ad un'ambiente decisamente non ottimale uno più salutare ed antispecista.

Pagina 4 di 7

"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi