Freegan

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1 jessie, 9/06/13 00:40

Ciao a tutti!
finalmente sono di nuovo online :)

Bene, ultimamente mi sono ritrovata a riflettere molto su certe scelte commerciali legate al vegan.
Vengo subito al nocciolo: parlo delle alternative vegan di alimenti non necessari al sostentamento.
Esempio, mio fratello (15enne, vegan pure lui, ma da inizio anno) ha comprato una versione veg della cioccolata bianca. Gli ingredienti sono totalmente vegetali, e per carità, meglio quella che una qualsiasi cosa fatta con derivati animali, ma mi domando che senso abbia comprare una cosa del genere?
Io personalmente non ho mai sentito la mancanza di determinati alimenti, molti non li mangiavo manco da onnivora, altri li ho dimenticati passando al vegetarianismo, per poi rimanere disgustata da altri e passare al veganismo. Quindi proprio non capisco questo rincorrere dietro a certi sapori.

Onestamente, quando entro in un negozio bio e/o vegan e vedo la riproduzione vegetale di tutti sti dolcetti (panna montata, crema di cioccolato spalmabile, etc etc...) rimango sempre più basita.

Ho iniziato a riflettere molto su determinate scelte che, sono basate alla fine solo sui nostri capricci culinari (io non sono senza colpe, adoro la cioccolata fondente, lo ammetto) e su quanto siano dei surplus, che alimentano un determinato consumismo, molto più accettabile di quello attualmente in corso, ma pur sempre un consumismo.

Con queste idee in testa stavo andando ad approciarmi ad un'alimentazione più orientata al raw (in quanto ho già smesso l'uso di seitan e simili) e all'autoproduzione di verdure.
Poi, la settimna scorsa, sono andata a vedere un corncerto in un centro sociale e sono tornata a casa con la borsa piena di opuscoli sulle diverse tematiche vegan, ma in particolare sul freegan, in particolare questi due opuscoli strainteressanti ( http://www.distr-azione.net/wp-content/uploads/2011/02/Scan10045.JPG e http://www.distr-azione.net/wp-content/uploads/2011/02/Scan10047.JPG) e mi si è aperto un mondo.

Ora mi piacerebbe sapere cosa ne pensate sul freegan e se qualcuno che gira di qua sa darmi delle dritte.
Conosco per sentito dire Food Not Bombs, ma sono alquanto ignorante in materia.
Più che altro ho compreso che molti freegan non siano perfettamente vegan, ecco, io questo proprio è un compromesso a cui non cederei, gli animali non si toccano, spreco o non spreco.

Voi che ne pensate?

2 Andrea, 9/06/13 00:45

Tra i due estremi ci sono infinite vie di mezzo.. tipo un'alimentazione basata su normali cereali, legumi, frutta e verdura comprate nel piccolo negozio (ancora meglio ai banchi dei contadini direttamente). Il costo è veramente irrisorio.

Le versioni vegetali di cibi non vegan di solito non le usiamo noi (se non all'inizio quando si è appena diventati vegan) ma gli onnivori salutisti, tanto che a volte quando queste ditte fanno cose poco etiche e protestiamo ci ridono dietro dicendo che se ne fregano di noi vegan: a quanto pare per molti produttori di alimenti vegan, noi vegan siamo una quota di mercato poco importante (per fortuna direi).

3 jessie, 9/06/13 00:55

Andrea ha scritto:
Tra i due estremi ci sono infinite vie di mezzo.. tipo un'alimentazione basata su normali cereali, legumi, frutta e verdura comprate nel piccolo negozio (ancora meglio ai banchi dei contadini direttamente). Il costo è veramente irrisorio.

giusto, effettivamente comprare direttamente dai contadini è economico e pure ecologico, è una cosa che già faccio, e spesso mi regalano tante verdure e frutti.

Le versioni vegetali di cibi non vegan di solito non le usiamo noi (se non all'inizio quando si è appena diventati vegan) ma gli onnivori salutisti, tanto che a volte quando queste ditte fanno cose poco etiche e protestiamo ci ridono dietro dicendo che se ne fregano di noi vegan: a quanto pare per molti produttori di alimenti vegan, noi vegan siamo una quota di mercato poco importante (per fortuna direi).

vero pure questa, infatti l'esempio della cioccolata bianca veg è un pò estremo, c'è pure da dire che mio fratello, che è vegan da pochi mesi, si fa subito illovire da ste cose, inparte perchè è piccolo e in parte perchè è all'inizio, mentre a me non importa assolutamente nulla di ste robe. penso sempre che sia meglio che la gente prenda del seitan più che una creatura vivente, ma mi ritrovo troppo spesso a storcere il naso.
sarà che per me la scelta vegan è una scelta etica e che gli animali vengono sempre prima di ogni altra storia salutistica e via discorrendo, rimane che rimango basita a quante inutilità vengano buttate sotto il nome vegan.
a volte mi sembra quasi che si stia perdendo il punto focale della questione.
sento parlare più di quanto siano buoni e carini i cupcake veg che di liberazione animale. :/

4 Andrea, 9/06/13 01:20

Il seitan comunque anche se non è certo indispensabile lo vedo come un cibo come il pane o la pasta. Sono i piatti pronti che costano un sacco, tipo cotolette surgelate ecc. che anche se ammetto mi piacciono mi sembrano uno spreco colossale,sia di risorse per produrli che di denaro per comprarli.

Pensandoci però ammetto che mi si potrebbe obiettare che anche la mia bottiglia di vino è uno spreco sotto tutti i punti di vista..

sento parlare più di quanto siano buoni e carini i cupcake veg che di liberazione animale. :/

Mi pare che ormai la maggior parte di chi si definisce vegan si limiti a mangiare come i vegan e non disdegni la gita al maneggio o uno strappo ogni tanto..

5 jessie, 9/06/13 02:12

Andrea ha scritto:
Il seitan comunque anche se non è certo indispensabile lo vedo come un cibo come il pane o la pasta. Sono i piatti pronti che costano un sacco, tipo cotolette surgelate ecc. che anche se ammetto mi piacciono mi sembrano uno spreco colossale,sia di risorse per produrli che di denaro per comprarli.

guarda, sono onesta, a me come sapore, il seitan piace davvero molto, e pure le cotolette di soia e alimenti simili, ma proprio come tu scrivi, mi sembrano un incredibile spreco, sia di risorse, che di produzione e di soldi.

alla fine, ci sta tantissimo l'autoproduzione di seitan, tofu e via discorrendo, ma però rimangono alimenti non necessari per campare, si possono spesso e volentieri evitare.

E' vero pure che certi alimenti confezioni danno una grossa mano a chi è alle prime armi, e quindi aiuta a capire a chi non ne è pratico che la cucina vegan è buona e salutare, quindi non mi sento manco di condannare il tutto.
Rimango perplessa su quegli alimenti che sono davvero l'extra.

6 fiordaliso09, 9/06/13 08:02

Il ragionamento è giusto e concordo, molti cibi sono sprechi e non solo di soldi, a livello personale è sicuramente da condividere, ma in un mondo in cui lottiamo perché si veda in una bistecca un animale e si capisca che la vita di un altro essere vivente è più importante della nostra gola, giacché ricordiamo che molti non diventano vegan perché non vogliono rinunciare a latte e salame, in un mondo così, credo sia un passo troppo lungo da proporre ai più. Io penso che sia possibile arrivare anche a quello per gradi, ma che non tutti ci potrebbero voler arrivare.

7 azraphel, 9/06/13 09:27

Mi spiegate solo perché?

8 danvegan, 9/06/13 09:42

Io credo dipenda dal singolo, se uno vuole consumare questi prodotti li consuma, se non vuole no. Questi prodotti li vedo utili all' inizio: ci sono persone che come me passano dal cibo spazzatura onnivoro al consumare cereali e legumi, ci sono persone che invece preferiscono sostituire i prodotti con equivalenti 100% vegetali.

Con loro finisce sempre alla stssa maniera, all' inizio sostituiscono la carne con seitan, hamburger di soia, cortolette vegetali, polpette vegetali; poi iniziano a mangiarne sempre di meno, andando di legumi, fino a quando ne consumano occasionalmente.

9 aBetterWorld, 9/06/13 10:17

Penso che quel tipo di alimenti vegan non necessari di cui parli rappresentino un mezzo per lasciare la dieta onnivora con minore sforzo e rinuncia. Poi alcuni abbandonano anche quelle "alternative vegan" ai classici piatti onnivori, altri invece continuano a preferirli.

Io, come te, sono convinto che abbandonare anche quei piatti sia meglio. Nella mia esperienza la migliore alimentazione è vegan quella proposta "di fatto" dalla macrobiotica italiana di Mario Pianesi. Dico "di fatto" perchè in teoria loro non sono vegani. Ritengono che uova e latte siano dannosissimi e quindi non li mangiano, mentre il pesce alcuni lo ammettono (chi fa la dieta stretta no). In teoria credo ammettano anche la selvaggina, ma in anni e anni di conoscenza non ho mai visto nè sentito di uno che ne avesse mangiata. Nei loro ristoranti c'è fisso il piatto unico che è assolutamente vegan (zuppa, 2 cereali, 1 verdura cotta, 1 verdura cruda, legume). Altra pecca del loro modo di vivere è il cuoio (per scarpe, etc.). Pesce e cuoio sono i due motivi sostanziali per cui non li ho "eletti" a modello di vita anche mio :)

Per il resto credo che sostituire l'hamburger di carne con quello di soia e non farsi un piatto di riso e lenticchie derivi tutto dalla cultura (come del resto anche essere carnivori oggi è solo culturale). E la cultura è una delle cose più difficili e lente da cambiare, soprattutto nelle persone più grandi (non a caso la maggioranza dei nuovi vegani è nella fascia di popolazione più giovane, a parte poche eccellenti eccezioni).

10 Andrea, 9/06/13 11:34

azraphel ha scritto:
Mi spiegate solo perché?

Per quanto riguarda i piatti pronti super-chic li evito perché costano un sacco e spesso sono uno spreco tra confezioni tipo scatole cinesi e viaggi da uno stato all'altro.

Seitan e tofu li uso senza problemi: li vedo come il pane, la pasta ecc. ecc. Quindi non dico siano ingredienti base come le verdure o legumi o cereali in chicco ma quasi. Certo non sono indispensabili, ma neppure la pasta lo è, se oggi mangio seitan non mangio pasta quindi non vedo differenza.

Invece quando vedo due striminzite cotolette di soia a 7-8 euro giro al largo: ci fai quattro pasti abbondanti per quella cifra. Molti invece credono che i vegan si nutrano prevalentemente di questi piatti.

11 danvegan, 9/06/13 12:19

Pero' dai non è sempre vero, io ho visto le kioene al supermercato a 2,99 a prezzo pieno e addirittura 1,69 se c'è la superofferta 40%.

Sicuramente esistono anche cotolette al bio da 7-8 ero, come esistono gelati da 8 euro e come esistono tante altre cose.

Quello che mi dispiace, è che poi per colpa di certi prodotti gli onnivori pensano che spendiamo piu' di loro.

Sarebbero capaci di confrontare una di queste cotolette del negozio biologico, fra i modi piu' costosi in cui possa mangiare un vegan, con una confezione di sofficini surgelati del discount, in oferta. Ce li hanno i numeri per fare un confronto simile.

12 Marina, 9/06/13 14:17

jessie ha scritto:
Ciao a tutti!
finalmente sono di nuovo online :)

Bene, ultimamente mi sono ritrovata a riflettere molto su certe scelte commerciali legate al vegan.
Vengo subito al nocciolo: parlo delle alternative vegan di alimenti non necessari al sostentamento.
Esempio, mio fratello (15enne, vegan pure lui, ma da inizio anno) ha comprato una versione veg della cioccolata bianca. Gli ingredienti sono totalmente vegetali, e per carità, meglio quella che una qualsiasi cosa fatta con derivati animali, ma mi domando che senso abbia comprare una cosa del genere?

Perché non dovrebbe avere senso?
Cos'è, se uno diventa vegan non deve più mangiare la cioccolata?
E perché quella fondente dovrebbe andare bene, mentre se invece è fatta col latte di soia no?
Non capisco il senso.
Se uno diventa vegan deve solo comprare cose che servono a non morire di fame e ogni altra cosa non la deve comprare? Questo può farlo anche un onnivoro, allora, dove sta il nesso con la scelta vegan?

Io personalmente non ho mai sentito la mancanza di determinati alimenti, molti non li mangiavo manco da onnivora,

Vedi che dunque non c'è nessun legame col veganismo?
Non li mangiavi prima e non li mangi adesso.
Se uno li mangiava prima, perché da vegan non li deve più mangiare?

Onestamente, quando entro in un negozio bio e/o vegan e vedo la riproduzione vegetale di tutti sti dolcetti (panna montata, crema di cioccolato spalmabile, etc etc...) rimango sempre più basita.

Io rimango basita che tu rimanga basita, invece....
Perché un onniovoro può mangiare la crema di cioccolato spalmabile e un vegan no?

Ho iniziato a riflettere molto su determinate scelte che, sono basate alla fine solo sui nostri capricci culinari (io non sono senza colpe, adoro la cioccolata fondente, lo ammetto) e su quanto siano dei surplus, che alimentano un determinato consumismo, molto più accettabile di quello attualmente in corso, ma pur sempre un consumismo.

Ma non c'entra nulla col veganismo.
E non è che uno una volta al mese si mangia una tavoletta di cioccolata (io la mangerò ogni 2 mesi se è tanto) allora è consumista. Vegan o non vegan che sia.
Gridare al consumismo perché uno non compra solo gli ingredienti base necessari per non morire di fame mi sembra davvero fuori luogo, ancora più fuori luogo legarlo al veganismo.

Il consumismo è ben altro, e più che sul mangiare si esplicita negli altri settori dei beni di consumo. C'è gente che compra roba inutile come se non ci fosse un domani, e spesso senza poterselo permettere.
Quello sì è consumismo.
Non il comprarsi una tavoletta di cioccolata, dai...

Con queste idee in testa stavo andando ad approciarmi ad un'alimentazione più orientata al raw (in quanto ho già smesso l'uso di seitan e simili) e all'autoproduzione di verdure.
Poi, la settimna scorsa, sono andata a vedere un corncerto in un centro sociale e sono tornata a casa con la borsa piena di opuscoli sulle diverse tematiche vegan, ma in particolare sul freegan, in particolare questi due opuscoli strainteressanti ( http://www.distr-azione.net/wp-content/uploads/2011/02/Scan10045.JPG e http://www.distr-azione.net/wp-content/uploads/2011/02/Scan10047.JPG) e mi si è aperto un mondo.

Per quanto ne so, i cosiddetti "freegans" non sono affatto vegan, mangiano anche cibi animali, hanno preso in presto questo suffisso "gan" senza averne il diritto, visto che ne hanno snaturato il senso.
E mi stanno abbastanza sulle scatole per questo motivo.

13 Marina, 9/06/13 14:36

C'è anche da aggiungere che qualsiasi cosa vegan ha comunque un impatto ambientale molto minore rispetto alla corrispondente onnivora, e che dal punto di vista del consumo di risorse si "spende" molto meno.

Detto questo, è ovvio che gli "sfizi" è giusto che siano solo tali, nell'alimentazione vegan così come in quella onnivora, anche perché non ha davvero senso basare la nostra alimentazione di tutti i giorni su snack e piatti pronti.

Sappiamo bene che l'alimentazione più sana e meno costosa, che è l'alimentazione normale di tutti i vegan, si basa su verdura, frutta, cereali, legumi, noci e semi. Si possono preparare a partire da questi così tanti piatti che c'è davvero l'imbarazzo della scelta.

Per quanto riguarda la soia, è un legum come gli altri, quindi usarlo nelle sue varie forme - latte, tofu, ecc. - arricchisce la disponibilità di ingredienti base.

Aggiungerci qualche volta dei biscotti, o del cioccolato o della panna o delle merendine confezionate non è davvero una tragedia e soprattutto non è in alcun modo legato alla scelta vegan.

14 fiordaliso09, 9/06/13 15:43

Sì è un discorso che anche secondo me é separato dalla scelta vegan anche se di certo è un discorso che non puoi fare.però ad un carnivoro, la produzione di carne, latte e uova è il festival dello spreco di risorse, capirai per 2 biscottini come cambia!
Vero è che di molti cibi elaborati non ne abbiamo bisogno, sicuramente si spreca più energia nel fare del cioccolato che l'equivalente in peso di lenticchie, però il cibo è anche anche piacere...detto ciò comprendo il principio del ridurre al minimo gli sprechi, del resto in tempi più cupi di cibi lavorati non per niente se ne vedevano pochi.

15 Marina, 9/06/13 15:58

fiordaliso09 ha scritto:
Sì è un discorso che anche secondo me é separato dalla scelta vegan anche se di certo è un discorso che non puoi fare.però ad un carnivoro, la produzione di carne, latte e uova è il festival dello spreco di risorse, capirai per 2 biscottini come cambia!

Sì, questi è certamente vero, come dicevo ogni cosa vegan spreca talmente tante meno risorse della cosrripondente onnivora che il paragone non regge.

Vero è che di molti cibi elaborati non ne abbiamo bisogno, sicuramente si spreca più energia nel fare del cioccolato che l'equivalente in peso di lenticchie, però il cibo è anche anche piacere...detto ciò comprendo il principio del ridurre al minimo gli sprechi, del resto in tempi più cupi di cibi lavorati non per niente se ne vedevano pochi.

Ok, ma una cosa è dire di preferire i cibi meno elaborati, per tutta una serie di motivi, altra cosa è legare questo alla scelta vegan e far passare l'idea che se diventi vegan sia una contraddizione in termini mangiare della ciocccolata o qualsiasi cibo che non sia preparato in casa da ingredienti grezzi.
Questa cosa non esiste proprio.
Cioè, il dire "che senso ha comprare un prodotto non essenziale, se sei vegan?" è per me assurdo.
Anzi, è proprio il contrario: dato che sono vegan e quindi impatto un sacco di meno, anche se mi compro qualcosa di non essenziale me lo posso permettere molto di più di un onnivoro.
Poi io per prima non lo faccio, è rarissimo che compri schifezze varie, ma mi infastidisce che si dica che perché uno è vegan allora non si deve comprare niente che non sia essenziale alla sopravvivenza.

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