ricevo da Animalisti Italiani
ANIMALISTI ITALIANI
FERMIAMO L’ESECUZIONE DEGLI ORSI “ITALIANI”!
Gli Animalisti Italiani richiedono fermamente al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e al Ministro Bavarese all’Ambiente Werner Schnappauf di fermare i progetti di esecuzione degli orsi Italiani, “sconfinati” in territorio bavarese.
Riteniamo assolutamente inopportuno l’intervento previsto e, nel rispetto delle normative europee ed internazionali di tutela della specie, chiediamo che venga presa in considerazione la possibilità di cattura e reintroduzione degli Orsi in Italia in aree protette e destinate alla sopravvivenza e alla tutela della specie.
Aiutateci a fermare questa barbara ed inutile esecuzione inviando email e fax al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio:
Tel. 06/57221
Fax: 06/57298513
Email: pecoraro
--------------------------------------------------------------------------------
e all’Ambasciatore della Germania, Michael H. Gerdts
Tel.: +39 06 49213-1
Fax: +39 06 49213-301
Email: clicca qui
ufficio stampa
Tel.: +39 06 49213-205
Fax: +39 06 49213-219
Email: clicca qui
--------------------------------------------------------------------------------
Vi prego di far girare questo appello e di coordinarci insieme per un’azione sinergica al fine di fermare questa ingiustificata iniziativa che ripropone il problema della corretta relazione uomo-animale.
Sono certa che la collaborazione tra tutte le Associazioni, i gruppi e i singoli cittadini zoofili e animalisti, riuscirà a suggerire una soluzione alternativa a questo annunciato programma di esecuzione e salvare la vita agli orsi !!.
Vi ringrazio infinitamente per la vostra collaborazione, per ulteriori informazioni chiamare l’Associazione Animalisti Italiani allo 06-23232569 e scrivere a
info@animalisti.it.
Grazie di cuore,
Ilaria Ferri
Direttore Animalisti Italiani Onlus
www.animalisti.it--------------------------------------------------------------------------------
La notizia:
24 maggio 2006 - In Germania non si placa la polemica per il via libera dato dalle autorita' regionali della Baviera (sud) all'abbattimento dell'orso bruno giunto nel Land meridionale tedesco dal Trentino via Tirolo.
Il ministro bavarese dell'ambiente Werner Schnappauf (Csu) aveva annunciato che l'animale - che si aggira nei boschi
a ridosso del confine austriaco - puo' essere ucciso per via del pericolo che rappresenta per le persone. Il plantigrado ha infatti gia' ucciso numerose pecore e minacciato alcuni pollai e alveari.
Mentre il premier bavarese Edmund Stoiber (Csu) difende la decisione del suo ministro, politici di vario orientamento e le organizzazioni animaliste a ambientaliste hanno criticato la 'licenza di uccidere' impartita dalle autorita'.
C'e' chi poi tira in ballo addirittura la Chiesa
cattolica, sostenendo che l'orso - il primo in liberta' individuato in Germania negli ultimi 170 anni - sarebbe sotto la protezione di papa Benedetto XVI. Come ha fatto notare infatti oggi il portavoce dell'ordinariato di
Monaco di Baviera Winfried Roehmel, l'orso bruno e' nello stemma di papa Ratzinger, che come e' noto e' di origini bavaresi.
''Accogliendo l'orso nel suo stemma, il papa ha ribadito con grande autorita' il diritto di residenza dell'orso in Baviera'', ha fatto sapere Roehmel in un comunicato. L'Associazione tedesca per la difesa della natura ha attaccato in modo particolarmente duro l'autorizzazione all'uccisione dell'orso, parlando di un atteggiamento ''tipico tedesco''. In questo modo ci copriamo di
ridicolo in tutto il mondo'', ha detto il presidente
Hubert Weinzierl.
Gli esperti intanto non escludono che l'orso bruno - che
ha sconvolto la pace della Baviera meridionale - possa aver fatto gia' ritorno in territorio austriaco. (ANSA-
.:Fabio Vinella:.
Animalisti Italiani Onlus
[>]
news@animalisti.it[>]
www.animalisti.it--------------------------------------------------------------------------------