Cosa ne pensate della LIPU?
Gli utenti registrati possono scrivere una risposta
1
ElisaCI,
28/11/12 14:39
Io non sono iscritta a nessuna associazione animalista nazionale in quanto tutte incappano in controsensi e cose contro gli animali.
Della Lipu però non ho mai sentito nulla. Voi cosa ne sapete?
Ve lo chiedo perchè mi è arrivata la pubblicita' con una guida sugli Uccelli che mi farebbe parecchio gola, ma ordinadola si diventa soci Lipu per un anno.
2
vitto94,
28/11/12 17:18
ElisaCI ha scritto:
Io non sono iscritta a nessuna associazione animalista nazionale in quanto tutte incappano in controsensi e cose contro gli animali.
Della Lipu però non ho mai sentito nulla. Voi cosa ne sapete?
Ve lo chiedo perchè mi è arrivata la pubblicita' con una guida sugli Uccelli che mi farebbe parecchio gola, ma ordinadola si diventa soci Lipu per un anno.
Ciao Elisa!
Io due anni fa ho fatto uno stage alla Lipu di Pavia e mi sono trovata bene! Organizzavo feste per i bambini e passeggiate nel bosco. Alcuni pomeriggi venivano anche ragazzi delle medie per un progetto di sensibilizzazione all'ambiente, alla fine hanno fatto anche uno spettacolo teatrale. Ho conosciuto brave persone che si fanno il mazzo e che rispettano la natura, sia lavoratori che volontari. Pensavo appunto di tornare quest'estate visto che ho un po' di tempo libero. Spero di esserti stata d'aiuto :)
3
Andrea,
28/11/12 19:47
La LIPU non è un'associazione animalista, si occupano solo di certi uccelli. Di recente c'è stata una protesta per invitare tutte le sedi a curare i piccioni portati loro, visto che la maggior parte di esse rifiutano di accoglierli e curarli non essendo tra le specie di cui si occupano.
Poi spesso sono utili perché se possono occuparsi di un uccello hanno sicuramente l'esperienza per farlo.
Il libro comunque lo comprerei, poi puoi disdire l'adesione all'associazione al termine dell'anno pagato spiegando la motivazione.
4
verdetartarugo,
29/11/12 13:52
La Lipu, come quasi tutte le associazioni per la difesa di vari tipi di animali, NON è un associazione vegan, nel senso che non proteggaono e aiutano qualsiasi tipo di aniamle (o uccello), ma solo quelli di loro interesse, quindi gli uccelli rari o protetti.
Devi valutare la singola sede, gestita dai volontari che vi lavorano. Io in particolare ogni volta che ho avuto contatti con loro mi sono sentito rispondere la stessa cosa, cioè che gli uccelli cittadini o da cortile loro non li accolgono. Inoltre i menomati vengono soppressi o utilizzati per scopi che preferisco non ripetere. Certo che se porti loro un'aquila reale con un'ala spezzata faranno di tutto per salvarla, ma se li interpelli per un fagiano ferito ti rispondono picche. Non tutte le sedi agiscono allo stesso modo, come ho già detto, quindi se devi valutare l'ente in generale tieni presente queste cose, se invece volessi aiutare come volontaria, avvicinati ad un centro e studia bene la situazione prima di fare tessere varie.
Per il libro secondo me non ci sono problemi, basta che non sia compreso un extra per l'iscrizione, in questo caso valuta ciò che ti ho detto. Se la prima iscrizione è gratuita, il secondo anno basta non fare il versamento e tutto finisce lì.
Ciao,
Rugo
5
Carlovegan,
29/11/12 15:07
verdetartarugo ha scritto:
Io in particolare ogni volta che ho avuto contatti
con loro mi sono sentito rispondere la stessa cosa, cioè che gli uccelli cittadini o da cortile loro non li accolgono.
Vergognosi!
Inoltre i menomati vengono soppressi o utilizzati per scopi che preferisco non ripetere.
Questa cosa abominevole l'ho sentita anch'io, non ho parole
Certo che se porti loro
un'aquila reale con un'ala spezzata faranno di tutto per salvarla
e certo, così avranno un bell'articolo in prima pagina del giornale locale
ma se li interpelli per un fagiano ferito ti
rispondono picche.
:-(
Non tutte le sedi agiscono allo stesso
modo
anche qui da noi i piccioni non li cagano di striscio
6
verdetartarugo,
29/11/12 15:11
Carlo, lo so, è triste e squallido ma è così. E come se al wwf chiedessi di scegliere tra un panda e una volpe
8
Tritone,
29/11/12 17:16
Sono stato per alcuni anni socio Lipu e volontario di un piccolo gruppo attivo locale tra il 1996 e il 2000.
Vi posso dire che molto dell'operato locale dipende dalla sensibilità dei volontari, dal loro livello di formazione (spesso nelle sedi locali arrivano volontari del servizio civile che nulla sanno di ambiente e/o animali) e - soprattutto - dai mezzi a disposizione (leggasi anche risorse economiche).
A parziale discolpa di chi lavora - Lipu o altre associazioni ambientaliste - come "appassionato volontario" nei centri di recupero, posso dire che non si riesce ad arrivare a rispondere in modo positivo a tutte le innumerevoli richieste, data la mole delle attività (...spesso non si riesce nemmeno a svolgere l'ordinario!). Eticamente non si dovrebbe dir di no a nessuna richiesta d'aiuto... ma poi ci si scontra con la dura nuda e cruda realtà quotidiana, tra mancanza di volontari e fondi ridotti allo zero!
Questo non ci esime dal criticare l'operato anche della Lipu: più volte ho scritto ai responsabili nazionali per diverse problematiche (ad esempio: invece di spendere soldi per certe iniziative "di visibilità" e di marketing, potevano investirli per potenziare i centri di recupero...), e non sempre ho ottenuto risposte esaustive.
Tanto per dirvi a che punti sono ridotti i centri di recupero ufficiali, quelli che dovrebbero essere istituiti per legge: mi arrivano ancora con una certa frequenza delle chiamate sul telefono di casa (nonostante abbia cambiato residenza e numero un paio di volte) per andare a soccorrere volatili in difficoltà come volontario della Lipu, nonostante non sia più attivista "ufficiale" nè socio da 11 anni... e sapete da quali persone/strutture hanno avuto il mio numero? Dagli stessi centri di recupero!
Ovvviamente sono ben felice di prestare soccorso ad ogni chiamata :) ma questo può far riflettere sul fatto che, in Italia, siamo veramente messi male - nonostante sia un obbligo di legge - per il recupero della fauna selvatica in difficoltà!
Per il libro, se non sei sicura del "pacchetto" volume+iscrizione puoi sempre valutare l'acquisto di una pubbliczione simile: ce ne sono a bizzeffe e non mancano le buone occasioni (ottima qualità testo/prezzo).
Un salutone
9
Six,
29/11/12 21:59
Io sono volontaria in un centro Lipu e come già detto da altri le cose cambiano da sede a sede...quindi io parlo solo per esperienza del centro dove vado io.
Qui vengono accolti tutti gli animali selvatici e vengono accolti anche piccioni e il veterinario responsabile li cura e li opera quando necessario.
Vengono accolti anche ricci, scoiattoli, pipistrelli, volpi, tassi, etc...
Vorrei dire due parole riguardo ai "menomati".. non so in altre sedi, ma qui non vengono utilizzati per nessuno scopo strano! Prima di essere volontaria qui giravano voci sul fatto che dessero i piccioni in pasto ai rapaci.. ma posso assicurare che erano solo voci infondate che giravano non so per quale motivo! Anche se la Lipu può essere una associazione non animalista al 100% le persone che lavorano come volontari nei centri non sono dei mostri, lo fanno per passione e per amore degli animali e mai farebbero una cosa del genere!! Poi ci sono le eccezioni per carità.. ma almeno da me non succede niente di tutto questo!
Per quanto riguarda l'eutanasia: il discorso qui è più complesso..
Vi prego di leggere quello che ho scritto pensando che anche io come tutti voi amo gli animali, non farei mai del male a nessuno di loro e piuttosto darei la mia vita per loro. Che se ci fosse anche solo un modo per fare le cose diverse sarei la prima a impormi per farle fare.
L'eutanasia viene fatta. Sia per animali chiaramente sofferenti e per i quali non c'è niente da fare , sia per quegli animali che non possono più essere rimessi in libertà (in genere sono quegli uccelli che hanno ali spezzate in modo tale da non poter più riprendere a volare o a cui è stata amputata un'ala da un'auto, un cacciatore, etc..). Il secondo caso putroppo è brutto e contro tutto quello che pensiamo e i primi tempi faticavo davvero ad abituarmi all'idea. Però stando lì ho imparato a capire le motivazioni e spero di riuscire con le parole ad esprimere quello che ho capito e che forse sto imparando a condividere:
primo: alcuni animali selvatici odiano (ma lo odiano davvero tanto) la presenza umana e qualsiasi contatto o vicinanza con noi per loro è uno stress immenso. A volte solo prendendoli in mano per fargli le medicazioni iniziano a boccheggiare e faticano a respirare, per il forte stress. Sono animali nati liberi, nati per volare e per stare lontano dall'uomo e lontano dal caos. Alcuni animali irrecuperabili che ho visto (che stanno in voliere) fanno una pena tremenda, si causano traumatismi e autolesioni per lo stress, per la cattività, litigano tra di loro e a volte si uccidono. Quando qualcuno entra per dar loro da mangiare volano e a volte sbattono contro le reti per la paura. Ho visto un'aquila senza un'ala passare le sue giornate ad arrampicarsi su un trespolo per provare a volare ma per poi ricadere a terra e riarrampicarsi di nuovo e ricadere..così per giorni interi e per il resto della sua vita. Non dico che sia sempre questo il caso, ma davvero vogliamo tenere in vita animali in queste condizioni? Gli animali selvatici non sono assolutamente come i cani e i gatti.. non si abituano alle persone e non si abituano allo stare rinchiusi in gabbia.
secondo: al centro dove sono volontaria arrivano ogni anno circa 4.000 animali. Facciamo che 1.000 di questi siano irrecuperabili. Se così fosse ogni anno ci sarebbero 1.000 animali da mantenere o da dare in adozione (ma chi prenderebbe in adozione un falco, un gabbiano, un airone?? non è una cosa semplice.. e per poi tenerlo dove, in una gabbia in casa?). In pochi anni il centro di recupero avrebbe un sacco di animali da mantenere e gran parte dei soldi che servono per portare avanti il centro andrebbero per il mantenimento di questi animali, a scapito di cure mediche/macchinari veterinari e almeno un paio di persone pagate che possano garantire al centro di andare avanti (volontari ce ne sono pochi e almeno un veterinario esperto disponibile almeno mezza giornata ci deve essere) e quindi a scapito di animali che potrebbero tornare in libertà a riprodursi.
Mantenere un uccello non costa tanto.. mantenerne mille si! In più ci vorrebbe molto spazio, perchè non possiamo mettere dei passeri insieme a delle poiane (rapaci) o una volpe assieme a delle anatre, per fare alcuni esempi. Insomma, nel giro di pochi anni il centri di recupero diventerebbe un centro di animali menomati e dovrebbe chiudere.. a meno che non si trovi una fonte cospicua di finanziamento, cosa che sappiamo tutti essere estremamente difficile e complessa.
Spero con questo mio lunghissimo messaggio di avervi fatto comprendere il punto di vista di chi lavora in questi centri di recupero. Posso garantire che, almeno nel centro dove vado io, gli animali sottoposti ad eutanasia sono solo quelli sicuramente al 100% sofferenti o per i quali non c'è nient'altro da fare. Tutti quelli per cui è possibile trovare una alternativa non vengono soppressi: ad esempio alcune persone che portano piccioni dicono espressamente che se l'animale è irrecuperabile lo vogliono adottare loro, perchè hanno lo spazio. Idem per fagiani, oche, anatre o altri animali per i quali lo stare in gabbia o in voliere o anche in giardino non è fonte eccessiva di stress o altro. Per altri animali inoltre la legge vieta il possesso come animale domestico e questi non possono essere dati in adozione pena la denuncia e la potenziale chiusura del centro.
Insomma, spero di esservi stata d'aiuto, per farvi comprendere il punto di vista di chi è dentro a questi centri.
Per qualsiasi cosa sono qui disponibile a discutere :-)
10
Six,
29/11/12 22:06
Six ha scritto:
e quindi a
scapito di animali che potrebbero tornare in libertà a riprodursi.
scusate, intendevo dire "e riprodursi", altrimenti sembra che mi interessi solo la propagazione della specie ;-)
11
romeominou,
29/11/12 23:37
Io una volta portai un piccione ferito alla LIPU della città in cui vivevo. L'hanno curato e l'hanno rimesso in libertà. Questa e' stata l'unica mia esperienza con questa associazione
12
Marina,
30/11/12 00:16
Il problema è proprio la variabilità da una sede all'altra: in alcune aiutano tutti gli animali, in altre si rifiutano di aiutare certe specie e non accettano animali sofferenti di quelle specie né danno almeno indicazioni alle persone su cosa fare (almeno una visita e qualche consiglio, anche senza ricoverarli).
Era stata fatta una protesta alla sede nazionale chiedendo che dessero delle linee guida a tutte le sedi in modo che non succeddessero più queste cose, ma non ha purtroppo portato a nulla.
13
fiordaliso09,
30/11/12 08:13
In merito a quanto detto da Six riesco a comprendere con enorme tristezza che purtroppo, come spesso accade se ci sono di mezzo degli animali, si è costretti ad accettare dei compromessi, è già molto difficile sistemare animali domestici abbandonati e capisco che con un uccello selvatico sia praticamente impossibile. Capisco anche che alcune specie non riescano a rassegnarsi ad una vita di cattività, chi è nato per volare vuole usare le ali...E tuttavia tutto ciò è molto triste, soprattutto se si pensa che di solito la causa dei problemi degli uccelli selvatici ha al 90% a che fare con l'uomo.
14
vitto94,
30/11/12 18:29
Una volta quando facevo lo stage alla Lipu, una signora ci aveva portato un uccellino ferito. Le volontarie lo hanno preso e lo hanno curato, consigliando alla signora che cosa fare una volta tornata a casa
15
Cynthia,
1/12/12 06:30
Per esperienza diretta ed indiretta, non ne ho una buona opinione.