Consigli per lavoro vegan

Gli utenti registrati possono scrivere una risposta

1 Magopaolo, 9/03/19 12:29

Ciao a tutti, avrei bisogno di qualche opinione o consiglio.
Ho quasi 40 anni e sento la necessità di dare una svolta alla mia vita.
Il mio sogno, ed il mio obiettivo, è quello di poter cucinare vegan e salutista in rispetto dell'ambiente, degli animali e delle persone. Voglio trasferirmi e avviare un'attività che me lo permetta, ma i lati burocratici mi demoralizzano e soprattutto mi ci vorrebbero troppi soldi che non ho.
A fare tutto sarei io con in parte l'aiuto della mia compagna, che possibilità possiamo avere? Meglio spostarsi in centro o in periferia? Home restaurant o bed and breakfast? Oppure che altro? Se avete qualche suggerimento ve ne sarei grato.

2 Vale_2O17, 10/03/19 00:57

Ciao, secondo me dipende da quanta esperienza avete nella ristorazione.
Io non mi improvviserei mai in una impresa simile (gestire un locale), perché è molto faticoso e bisogna saperlo fare.
Se invece avete esperienza nell'ambiente è già un altro paio di maniche.
Burocrazia e capitale iniziale servono per qualunque tipo di attività, comunque prova a fare una indagine di mercato nella zona in cui vorreste aprire... Tipo controllare se ci sono già altri locali simili...

3 Andrea, 10/03/19 10:20

Concordo con i consigli precedenti e aggiungo un più generico: studiare un sacco.

Non basta saper cucinare bene o essere bravissimi informatici per far funzionare un'attività, occorrono le conoscenze di base per l'aspetto economico, per capire come definire il progetto (come si capisce se un ristorante di un certo tipo o un sevizio informatico troveranno il favore del pubblico o meno? Ci sono libri che aiutano a capirlo). Anche la scelta del nome cambia le probabilità di successo (e anche per questo aspetto ci sono libri che aiutano).

Quindi partirei dai concetti base. Ad esempio un sacco di ristoranti o negozi vegan hanno chiuso semplicemente perché dopo qualche mese chi li aveva aperti non aveva più soldi per pagare le spese quotidiane (affitto, una visita dal dentista, ecc. ecc.) Non avevano stimato quanto tempo ci vuole affinché una certa attività (sempre che funzioni non fallisca) riesca a passare da perdita ad attivo e poi a fornire il minimo per vivere.

E poi come stimare quanto può far guadagna una certa attività? Ad esempio una piccola pizzeria di fronte a casa mia aveva cambiato varie gestioni in pochi anni, poi uno è riuscito a farla funzionare. Semplicemente è stato il primo a capire che quella pizzeria in quel quartier non poteva dare 2 stipendi quindi si è rassegnato a fare tutto da solo. I precedenti proprietari avevano provato a viverci in 2 soci o proprietario + dipendente.

4 Apoo, 14/03/19 16:47

A parte il lato economico e burocratico, che esperienza avete nel settore? Quanti ANNI avete lavorato in posti simili a quello che volete aprire voi?

5 danvegan, 14/03/19 22:28

Anzitutto é bene sapere che un conto è cucinare per due, un conto per decine di persone tutti i giorni. Se senti che questa è la tua strada, quello che vuoi fare, anzitutto comincerei a fare dei corsi di cucina, di gestione aziendale e comincerei a portarmi avanti con i vari permessi. Investirei cioè su me stesso, per accrescere il più possibile le mie capacità. Poi comincerei a cucinare a casa di qualcuno, quindi aprirei un servizio di catering, dopodiché, in caso di successo, penserei ad aprire qualcosa di mio. Tieni presente che si tratta di un bell' impegno

"Papà, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."

La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.

Scrivi la storia con noi