Biologia marina : consigli e sbocchi di lavoro

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1 Jessi_Pou, 6/01/14 20:01

Ciao a tutti,
Ho 22 anni e nessuna laurea.
C'è qualche laureato in bio. Marina?? Mi sto informando riguardo il corso universitario e vorrei qualche consiglio. In Italia ho letto che è una professione ancora non molto ricercata, ma non mi interessa, sn giovane e disponibile a spostarmi!
Ma, nello specifico, il lavoro del biologo qual' è ?? una continua ricerca, archiviazione dati, cose così? In particolare il bio.marino deve essere un esperto sub x fare immersioni e rilevamenti, giusto? .. Nn male!!
:)
Consigli a gògò pleaseee!

2 WildSoul, 12/01/14 16:12

Anche io sono molto interessato alla biologia in particolare per salvaguardare l'ecosistema, la biodiversità e anche per quanto concerne la salute.
In Italia è purtroppo vero che i laureati stanno senza lavoro e quelli che lavorano di più sono la manodopera con quinta elementare e terza media ma all'estero è tutto un altro mondo, infatti in molti paesi europei se hai un titolo di studio valido o una qualifica o specializzazione per un determinato settore non è poi così difficile lavorare. Purtroppo in Italia ci sono troppe cose che non vanno bene sopratutto a causa del governo che nemmeno abbiamo scelto noi. Ma questo è un altro discorso.
So che ci sono diverse specializzazioni in biologia, ma per il momento sto informandomi anch'io come te.
Prima di tutto occorre la motivazione e a quella sembra che ci siamo x)

3 Tritone, 12/01/14 23:05

ciao,
vi premetto che non sono biologo marino, all'epoca ho fatto la scelta più "terragnola" dell'indirizzo naturalistico-ecologico della facoltà di Scienze Biologiche. Qualunque scelta farete, l'importante è metterci passione, impegno e creatività, perché in quasi tutti i settori del mondo lavorativo ci sono difficoltà e problemi. C'è molto da studiare e, alla fine, ci saranno poche buone occasioni: ecco perché è importante, fin da ora, la passione e la capacità di proporre - nel settore della biologia marina che poi sceglierete - nuovi progetti, ricerche innovative, modelli alternativi.

In estrema sintesi, oggi la laurea magistrale in Biologia marina ha lo scopo di formare professionisti esperti nello studio delle caratteristiche biologiche dell'ambiente marino con particolare riferimento alla biodiversità (animale/vegetale), all'interazione tra organismi viventi ed ambiente, alla valutazione, gestione e all'incremento delle risorse biologiche, alle metodologie di valutazione d'impatto ambientale conseguente alle diverse attività antropiche ed ai sistemi di recupero degli ambienti marini degradati.
Si lavora sia in ufficio che in laboratorio e sul campo, ma dipende dal tipo di impiego e/o di progetto in cui vi troverete di volta in volta: ovviamente il lavoro di campo (in questo caso... sott'acqua) è quello più affascinante! Un brevetto da sub è più che utile, anzi... direi quasi indispensabile (tanto che le università organizzano e/o promuovono corsi extracurricolari gratuiti per prendere il brevetto di primo livello).

Tra gli sbocchi:
- ricercatore presso enti pubblici e privati a seguito di concorsi pubblici (in questi ambiti si lavora per lo più per progetti di ricerca, analisi di dati, campionamenti, ecc.). Università, CNR, Stazioni zoologiche marine, associazioni protezionistiche e centri di ricerca esteri sono i principali "datori" di lavoro.

- gestore ambientale presso enti istituzionali ed aree marine protette, sempre a seguito di concorsi pubblici (questo è più un lavoro d'ufficio, poiché bisogna tradurre in "carta" l'importanza delle risorse ambientali e della biodiversità marina, in modo da migliorare o riscrivere le principali normative nazionali ed internazionali volte alla tutela del territorio e del mare). In Italia purtroppo sono ancora pochissime le aree protette marine istituite e tutelate da Enti gestori.

- acquariologo presso strutture pubbliche o private (implica un'ottima conoscenza delle specie di interesse acquariologico);

- guida ambientale, anche in proprio (buona conoscenza di specie e habitat dei luoghi dove si esercita questa professione). Si può lavorare stagionalmente nelle aree costiere di maggior pregio marino, proponendo visite subacquee, snorkeling, ecc.

- biologo marino libero professionista (caratterizzazioni ambientali e valutazioni d’impatto ambientale; acquacoltura e tecniche di gestione specie marine; documentarista-fotografo marino; ecc).

Buona vita e un salutone :)

4 Marina, 12/01/14 23:45

Ovviamente da questa lista vanno depennati tutti i lavori che comportano sofferenza e morte agli animali, però ne rimangono un bel po' che invece possono andare bene!

5 Ilaveg, 13/01/14 10:15

Marina ha scritto:
Ovviamente da questa lista vanno depennati tutti i lavori che comportano sofferenza e morte agli animali, però ne rimangono un bel po' che invece possono andare bene!

Più le possibilità in santuari/centri di recupero ecc.. :)

6 Jessi_Pou, 22/01/14 22:20

Ilaveg ha scritto:
Marina ha scritto:
Ovviamente da questa lista vanno depennati tutti i lavori > che comportano sofferenza e morte agli animali, però ne > rimangono un bel po' che invece possono andare bene!

Più le possibilità in santuari/centri di recupero ecc.. :)

Ciao Ilaveg. Esatto penso che la cosa che più mi piacerebbe sarebbe lavorare presso un centro di recupero. In particolare sono molto interessata al recupero e salvaguardia delle tartarughe marine.
Mi sto informando presso delle associazioni e centri.

Qualcuno di voi sa o pensa che sia meglio una laurea in bio.marina o in scienze naturali?
Differenze di sbocchi?

7 Ilaveg, 23/01/14 10:04

Sugli sbocchi non saprei.... Ma ti consiglio di tenere d'occhio i centri di recupero di Lampedusa e Linosa se ti andrà di fare del volontariato/tirocinio. Il primo è gestito dal WWF e molto "turistico" infatti non mi è piaciuto molto, mentre il secondo è molto più piccolo e meno considerato ma secondo me più valido e poi Linosa è bellissima. Il centro è questo qui http://www.marineturtle.it/ Se vuoi più info scrivimi in privato!

8 Andrea, 23/01/14 10:30

Attenzione però, che spesso questi lavori sono tutto meno che etici. Per intenderci per il WWF è normale organizzare battute di pesca con le barche delle sue riserve marine e dare premi in denaro ai migliori pescatori: https://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=245

9 Ilaveg, 23/01/14 13:45

Infatti i centri del wwf li lascerei perdere, guarderei a qualcosa di più piccolo e mirato. Purtroppo però sono le organizzazioni più grandi ad avere le strutture più attrezzati (e più soldi)

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!