vorrei lanciare un'antica moda

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1 pamela, 25/06/16 15:39

Fin dalla mia infanzia, millenni fa, ho visto i miei innumerevoli parenti, gli amici e i fidanzati più o meno ufficiali, fare "la scarpetta", cioè raccogliere il sugo o l'olio rimasto nel piatto con piccoli pezzi di pane e ovviamente mangiarlo. Questa pratica, però è in uso solo in famiglia, nelle case, mai al ristorante o in occasioni mondane, in quanto bocciata severamente dal galateo.
Ultimamente leggevo dell'azione distruttiva dell'olio sul mare: basta pochissimo olio per distruggere molti metri cubi di mare. Purtroppo non ricordo i dati esatti.
Potremmo evitare che il l'olio residuo dei nostri piatti finisca nel mare, ripulendoli con della carta prima di lavarli, ma non possiamo in nessun modo controllare che questo venga fatto nei ristoranti.
Propongo di riportare in auge l'antica tradizione scarpettara, testimonianza di saggezza popolare e disinvoltamente praticarla ovunque, anche nelle situazioni più formali, eventualmente spiegandone agli astanti la necessità.

2 fasguvh, 26/06/16 19:52

tempo fa avevo fatto un micro sondaggio in famiglia su come smaltissero l'olio piu' evidente (non residuo da scarpetta, intendo quello esausto da frittura)

disarmante che nessuno facesse altro che scaricarlo nel lavandino o nel wc

3 Liulai, 27/06/16 09:45

Io non sono cosí sicura che la maggioranza delle persone sappia che l'olio usato vada smaltito a parte. Io ad esempio prima di leggere questo post non ci avevo mai pensato all'olio che resta attaccato ai piatti, ma sapevo solo che l'olio usato per le friggitrici si puó smaltire a parte. Comunque se considerate tutto l'olio che usiamo per cucinare e che resta attaccato a pentole, piatti e posate, ripulire tutto con la carta porterebbe anche a un bello spreco di carta, no?

4 Martin, 28/06/16 11:23

a rescindere delle scelte Vegan, faccio da sempre e in qualsiasi circostanza (sticazzi del galateo) la scarpetta
adorabile!

5 pamela, 28/06/16 19:27

Liulai, la carta che spreco io finirebbe nel compost, uso quella tipica del pane. Io il pane non lo compro, ma il fruttivendolo del mercato la usa per incartare frutta e verdura. Anche altri negozi la usano, oggi l'ho avuta dal ferramenta. Quella carta a casa mia finirebbe alternativamente nel compost, insieme a cartone e carta non stampata e tovaglioli usati. Per riscattarmi dallo spreco di carta che potrebbe essere riciclata, mi impegno a seminare le migliaia di semi in mio possesso di ogni genere, da ortaggi a decorativi e alberi (comprese le palme che esitavo a seminare a causa della malattia delle palme che gira), magari a scaglioni, altrimenti c'è da impazzire. Si potrebbe anche fare del guerrilla gardening, ma io mi astengo per limiti di età. Mi piace anche comprare per quasi nulla delle piante alte pochi centimetri, sapendo che diventeranno gigantesche e sorvegliarne la crescita. Da un po' tengo d'occhio un piccolo fico d'india senza spine, dei ficus e continuo a piantare avocado. Insomma cerco di contribuire al verdeggiare del pianeta, che mi perdonerà un piccolo spreco di carta. Non saprei invece come compensare la distruzione del mare e i danni ai suoi legittimi abitanti.
Se distruggi un albero, puoi piantare un altro albero, ma se distruggi una parte del mare che fai?

6 Puzzola, 26/08/16 12:31

La scarpetta è il top, la quintessenza degli aromi del piatto concentrata in gocce di pura delizia da assaporare senza vergogna. Quando non ho pane o non lo sto mangiando in quel pasto, provvedo direttamente con la lingua se non sono in pubblico. Quindi mi aggrego con passione: riportiamo la scarpetta in auge in ogni dove, dal mare alle montagne, dal manzanarre al reno!!

Cos'hanno in comune queste persone? Ciascuno di loro sta salvando migliaia di animali.

Siamo tutti diversi, trova il modo adatto a TE per aiutare gli animali!