http://veruccia.blogspot.com/2007/04/uova-di-pasqua.html Uova di pasqua
Sebbene la Pasqua non rappresenti per me nulla di particolare, sono solita regalare le uova di cioccolata alle persone a me care. Sono pur sempre un simbolo di rinascita, tema particolarmente sentito con l'avanzare della primavera: tutti ci scrolliamo di dosso il torpore dell'inverno, perciò quale miglior emblema dell'uovo,
fonte di vita, per simboleggiare il risveglio di ciascuno di noi?
Da quando sono vegan, compro sempre uova fondenti (spiacente per gli amanti del cioccolato al latte), e del commercio equo e solidale; purtroppo però la maggioranza delle sorprese contenute in queste uova è realizzata in pelle (almeno, io le ho sempre trovate così).
Sarebbe assurdo quindi regalarle ancora, finirei per tramutare le mie buone intenzioni in un danno peggiore... così quest'anno, ho avuto il colpo di genio: mi sono detta "le uova me le faccio da sola! Compro la cioccolata e le sorprese alla bottega e poi... a me la cucina!". Così zompetto verso il famoso "negozio di articoli per pasticceria" dove compro questo stampo per realizzare uova di cioccolata. In verità il mio è diverso, sono quattro mezze uova molto piccole (tipo ovetto kinder), con un "lato" piatto perché stiano ferme (evvai, eliminato anche il problema della base in plastica!!).
Compro la mia solita cioccolata fondente, torno a casa, e inizio gli esperimenti... Per non tirarla per le lunghe, vi dico soltanto che ho infilato una serie di clamorosi fallimenti! Poi ho trovato le istruzioni di coquinaria sulla fabbricazione delle uova di cioccolata ed ho capito di aver commesso molti errori. Mi studio da cima a fondo la pagina sul temperaggio, estraggo dal suo letargo il termometro del freezer (che per fortuna arriva a 50° sia sotto che sopra lo zero) e ricomincio tutto da capo.
Stampi pulitissimi e asciuttissimi, sciolgo e risciolgo il cioccolato, temperatura ottimale, verso, ruoto, capovolgo... stiamo a vedere... il cioccolato si rassoda, applico una leggera pressione sul fondo e... plof, le uova sgusciano dallo stampo nella loro magnificenza!
Ho le mie uova di cioccolataaaaaaaaaaa!!! Va bene, hanno i bordi frastagliati, qualche uovo è troppo sottile e si spacca, altre restano incollate nello stampo perchè per l'impazienza non avevo aspettato la temperatura giusta... ma tutto sommato procedo bene, fondo nuovamente il cioccolato spaccatosi e alla fine ottengo tutte le uova di cui ho bisogno.
Abbino ciascuna sorpresa al suo destinatario e qui viene il difficile: dove cavolo li vado a prendere quegli odiosi ovetti di plastica per metterci dentro le sorpresine? Fortuna vuole che passando in bottega Marianna mi ceda una trentina di queste capsule, avanzate da una partita di Ponchito completamente rotta. Una bella lavata e... tutto è pronto!
N.B.: Se non avete una Marianna della bottega corrompete i bambini del parco perchè vi diano le loro capsule dell'ovetto kinder.
Ovviamente ho qualche difficoltà a "saldare" le due metà dell'uovo, ma tutto sommato me la cavo abbastanza bene, riuscendo a dare all'insieme anche un aspetto piuttosto "professionale" con un accurato confezionamento.
Le mie uova non saranno splendide, soprattutto da "nude", ma sono molto soddisfatta del risultato!
Suggerimento: se anche le vostre uova "al naturale" sono
un po' brutte da vedere, decoratele con riccioli di cioccolato, cioccolato fuso modellato a righine, cioccolato fuso ricoperto di granella di nocciole... insomma mistificate e fate di necessità virtù!!