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46 DaniellaVeg91, 4/06/13 20:31
aBetterWorld ha scritto:
Comprendo la (prima di tutto mia) sofferenza nel dover prendere determinate decisioni, ma sento di dover ripetere ciò che ho già scritto. Affidare la pitonessa ad un ente che mette la sua specie sopra le altre, quindi comportando l'uccisione (tra l'altro in modo abbastanza doloroso sia fisicamente che psicologicamente) quantomeno di altre centinaia di esseri viventi (con un grado di sensibilità piscofisica, mi sento di dire, quantomeno pari a quello della pitonessa) non è una "soluzione" vegan (e quindi non è una soluzione saggia nè giusta).
47 Marina, 4/06/13 21:02
aBetterWorld ha scritto:Marina ha scritto:
Io non credo esista una soluzione "giusta", anche perché il > problema di fondo è che questi animali non dovrebbero > proprio stare nelle nostre case, ma solo in natura.
Se per giusta intendiamo priva di qualsiasi dolore, sono d'accordo con te.
In ogni caso, è diversa la situazione per gatti e cani, > perché i loro mangimi alla fin fine sono scarti della > macellazione per gli umani, roba che comunque andrebbe > buttata, non vengono uccisi animali appositamente, mentre > per i serpenti sì.
Questo non vuol dire che va bene dare da mangiare non vegan > a cani e gatti, perché comunque si danno soldi ai macellai e > si contribuisce al loro guadagno, però è ben diverso da > uccidere gli animali apposta.
Personalmente non ho tutti gli elementi per esprimere un giudizio su questa situazione. Esistono cani che non possono in nessun modo rinunciare alla carne per sopravvivere in maniera "adeguata"?
Non vorrei infine immettere altri elementi nella discussione (già abbastanza impegnativa), però sento di dover porre una domanda. Mettiamo vi trovaste in una situazione di natura largamente incontaminata e vi si ponesse di fronte una scena di caccia "naturale". Un leone che si avvicina ad un cucciolo di zebra nella savana, ad esempio. Avendo la possibilità di sottrarre il cucciolo di zebra alle grinfie del leone, lo fareste oppure riterreste che la "natura" debba fare "il suo corso"?
Io salverei il cucciolo di zebra.
A qualcuno potrà sembrare uno stupido "gioco filosofico", me ne dispiaccio perchè credo profondamente che non lo sia e che, anzi, ci troviamo di fronte a situazioni di questo genere (ovviamente manifeste con modalità differenti) più volte nella corso della nostra vita.
48 aBetterWorld, 4/06/13 21:59
DaniellaVeg91 ha scritto:
Innegabilmente vero.
Solo che al posto che fare l'eutanasia al serpente prenderei a bastonate chi l'ha fatto nascere in cattività, chi l'ha venduto e chi l'ha comprato.
E poi innegabilmente preferirei salvare centinaia di piccoli roditori (di solito sono loro le vittime) che un animale solo.
Però anche lì, che colpa ne ha? È un circolo vizioso.
Il punto è che questa situazione non dovrebbe proprio esistere, questi animali non dovrebbero stare qui.
Se fosse possibile un reinserimento nel suo habitat naturale sarebbe la cosa migliore, la natura farebbe il suo corso e amen.
Marina ha scritto:
Non parlo di cani, ma di gatti, e comunque ribadisco quanto detto sopra: che non va bene dar da mangiare non vegan nei casi in cui invece lo si possa fare.
Ovvio, ma sono due cose diverse.
Salvare il cucciolo vuol dire che, semplicemente, il leone non uccide quell'animale; ma ne ucciderà un altro.
Diverso è dire: ammazziamo il leone, così non uccide più nessuno.
Non dico sia stupido, ma rimane un gioco filosofico, perché immaginare un mondo senza predatori è solo fantasia.
Non è comunque quello il male del mondo: il male del mondo è la specie umana.
E su quella sì possiamo e dobbiamo intervenire, per quel che riusciamo.
49 Marina, 4/06/13 22:19
aBetterWorld ha scritto:
Sì, in effetti ho appositamente parlato di cani perchè so per loro essere più facile fare un'alimentazione vegan. Parlando di gatti però temo di dovermi porre un quesito "controcorrente", che ritengo essere giusto. Siamo sicuri che qualora non si possa dar loro un'alimentazione vegan, sia giusto "ordinare" a qualcun'altro di uccidere altri animali per far vivere loro? Non staremmo privilegiando la vita e la non-sofferenza del "nostro" animale domestico a scapito di "non nostri animali domestici", a cui siamo meno affezionati?
So che rischio di sembrare "cattivo" ponendomi questa domanda, soprattutto agli occhi di chi ha un gatto. Però il "problema" esiste (e far finta di non vederlo credo sia ben più "cattivo" di porsi la domanda). Il nostro animale domestico "vale" di più di un "non nostro animale domestico"?
Ovvio, ma sono due cose diverse.
Salvare il cucciolo vuol dire che, semplicemente, il leone > non uccide quell'animale; ma ne ucciderà un altro. > Diverso è dire: ammazziamo il leone, così non uccide più > nessuno.
Hai ragione, sono due cose diverse. Però mi sia consentito dissentire sul secondo capoverso. Poniamo che potessimo salvare tutte le prede del leone o quantomeno un numero tale da compromettere la sopravvivenza del leone. Lo faremmo o penseremmo che non sia giusto?
Io li salverei.
50 Marina, 4/06/13 22:43
Marina ha scritto:
Il fatto è che siccome questa è una cosa che nella realtà non avviene e non può avvenire, non mi sembra sensato porsi il problema, rimane filosofia pura.
Non dico che siccome è filosofia pura non sia il caso di parlarne, dico solo che personalmente non lo trovo di alcuna utilità, per me non porta a nulla.
51 Andrea, 4/06/13 23:29
aBetterWorld ha scritto:
Però mi sia consentito
dissentire sul secondo capoverso. Poniamo che potessimo salvare tutte le prede del leone o quantomeno un numero tale da compromettere la sopravvivenza del leone. Lo faremmo o penseremmo che non sia giusto?
Io li salverei.
Ps: gioco filosofico a parte, mi pare che nessuno abbia ancora proposta per la pitonessa una soluzione "migliore" di quella suggerita (con sofferenza) da me...
52 fiordaliso09, 5/06/13 11:25
53 Marina, 5/06/13 12:22
fiordaliso09 ha scritto:
E' un argomento delicato e sono d'accordo con Andrea e Marina che è meglio non dilungarsi, anch'io credo però che non sia bene interferire nei meccanismi naturali, per salvare la zebra forse condanneresti alla fame dei cuccioli di leone...insomma, dove la natura regna è meglio se riusciamo a restare con le mani in tasca...
54 aBetterWorld, 5/06/13 12:37
Marina ha scritto:
Come ho detto qualche messaggio fa, però, gli animali d'allevamento non vengono allevati e uccisi per nutrire gli animali da compagnia. Vengono allevati e uccisi per nutrire gli umani.
Gli scarti sono usati per i pet-food.
E' sbagliato lo stesso comprarli, perché si danno soldi ai macellai, come ho già detto sopra.
Ma non è che si uccidano animali apposta.
Sono due cose abbastanza diverse.
D'altra parte, gli animali domestici esistono perché noi umani abbiamo creato il problema.
In un ipotetico mondo ideale, gli animali domestici semplicemente non esisterebbero, esisterebbero solo quelli selvatici, che non hanno bisogno che noi li nutriamo. Quindi il problema non si porrebbe: non esisterebbero né i macelli per far mangiare carné agli umani, né animali domestici da nutrire.
Ripensandoci, mi correggo: è molto meglio invece non parlarne affatto, perché discorsi di questo genere servono solo a dare ulteriori giustificazioni ai carnivori (umani), che si sentono legittimati a mangiare carne appunto perché in natura esistono altri animali (realmente) carnivori e quindi si mettono sul loro stesso piano.
Essendo che invece occorre combattere per diminuire i danni che gli umani stan facendo, penso sia molto meglio tralasciare questo tipo di discorsi (che uno può anche fare in privato, così, per sfizio dialettico), che non aiutano ad andare in questa direzione, anzi.
Andrea ha scritto:
Anche se razionalmente potrebbe essere la soluzione che porta meno sofferenza, anche questo sarebbe un chiaro caso di specismo. Perché la povera pitonessa dovrebbe essere uccisa e non chiediamo lo stesso per tutte le persone non vegan che si conoscono? In fondo la pitonessa non ha scelta né consapevolezza di ciò che fa, mentre l'onnivoro (o vegetariano) consapevole è del tutto responsabile delle proprie azioni.
Però chiuderei qui il discorso, perché purtroppo questi argomenti vengono sistematicamente usati dagli onnivori per difendersi (lo so che è del tutto assurdo e illogico, ma per giustificare il consumo di cadaveri in putrefazione che accorciano la vita e distruggono la salute di argomentazioni intelligenti non ne hanno).
fiordaliso09 ha scritto:
diverso è il caso
di animali che vivono in ambienti ben poco naturali come la città, o animali che loro malgrado sono finiti a vivere con noi come quel serpente, lì secondo me dobbiamo riconoscerci una responsabilità. L'ideale sarebbe che nessuno acquistasse serpenti...e nessuno abbandonasse gatti o cani...
55 fiordaliso09, 5/06/13 13:14
Marina ha scritto:
In realta' sul singolo animale io sono d'accordo che se abbiamo la possibilita' di proteggerlo dall'uccisione sia giusta farlo, lo farebbero anche i suoi compagni di branco, genitori, ecc., se potessero, e poi e' uno dei pochi istinti sani che ancora abbiamo come umani, quello di sentirci spinti a difendere chi e' indifeso e in difficolta'.
56 Marina, 5/06/13 13:19
aBetterWorld ha scritto:
Comunque penso che se ci fosse sufficiente richiesta di "mercato" il problema sarebbe in qualche modo risolvibile con ricerca e produzione di mangime vegano per le esigenze di ogni gatto.
Ad ogni modo, andando sul pratico, invito a tenere presente il "problema" prima di scegliere se adottare (e soprattutto, se far riprodurre) un cane o un gatto.
57 aBetterWorld, 5/06/13 13:44
Marina ha scritto:
No no, per carita', non c'e' nulla da scegliere: cani e gatti NON vanno MAI fatti riprodurre, e' del tutto irresponsabile farli riprodurre, sarebbe come uccidere altri cani e gatti gia' in vita.
Vale quanto esposto in questa campagna, che vale sia per il "comprarli" che per il "farli riprodurre", non c'e' differenza. https://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=1135
Ciao!
Marina
58 Andrea, 5/06/13 14:49
aBetterWorld ha scritto:
Ad ogni modo, andando sul pratico, invito a tenere presente il "problema" prima di scegliere se adottare (e soprattutto, se far riprodurre) un cane o un gatto. Preciso anche che nel momento in cui si tratta di cani o gatti già al mondo (per esempio provenienti da canile o gattile) questa distinzione cade (in altre parole qualora fossimo chiamati a decidere se al mondo ci debbano essere più cani o più gatti domestici, teniamo presente il "problema").
Sono d'accordo. Trattasi di caso di specismo, ma ineluttabile. Non abbiamo creato noi (che stiamo discutendo) la situazione, eppure di fronte al "problema" siamo in qualche modo chiamati a fare il "male minore" e attivarci il più possibile perchè situazioni di questo genere non si ripetano (ad esempio scoraggiando conoscenti dal comprare animali di questo tipo e chiedendo che venga messo un divieto per legge). O no?
59 DaniellaVeg91, 5/06/13 15:09
Andrea ha scritto:
drastica: sopprimere il serpente. In questo caso dico che se di fronte al problema siamo chiamati a fare il male minore e se decidiamo che il male minor è uccidere il pitone, allora di fronte al problema di un umano non vegan dovremmo fare lo stesso.
60 aBetterWorld, 5/06/13 15:15
Andrea ha scritto:
Farli riprodurre è del tutto sbagliato, adottarli mi pare invece ottimo perché ci sono buone probabilità che possano diventare vegan cosa che al rifugio non accadrebbe. Quindi non solo si dà una casa a dei gatti ma si riduce il consumo di carne (nell'ipotesi ad esempio di 3 gatti di cui 2 vegan e uno intollerante).
Sì, certo, queste cose già le facciamo, essere vegan implica anche essere contrari a comprare o far riprodurre animali, ci mancherebbe altro. Si parlava però di una cosa ben più drastica: sopprimere il serpente. In questo caso dico che se di fronte al problema siamo chiamati a fare il male minore e se decidiamo che il male minor è uccidere il pitone, allora di fronte al problema di un umano non vegan dovremmo fare lo stesso.
"Mamma, raccontami ancora di quando le persone hanno smesso di uccidere gli animali per mangiarli."
La storia che studieranno le prossime generazioni la stiamo scrivendo noi adesso. Facciamo in modo che sia una storia migliore per tutti gli esseri viventi.